Muroni (Legambiente): “Ecomafie, 21 reati al giorno contro l’agroalimentare”

Expo Milano, 6 maggio 2015 – Intervistata dall’inviata gNeLab Martina Cavallaro a Expo, Rossella Muroni, direttore di Legambiente, anticipa qualche dato del rapporto sulle Ecomafie in tema di agroalimentare.

Il progetto #gNeLab Expo, che vede un “presidio” di giovani giornalisti Nell’erba a caccia di notizie su sostenibilità, innovazione, greenicità nei sei mesi dell’Exposizione universale, è frutto della partnership con Carlsberg Italia – Birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia)

Giornata mondiale dell’Ambiente, ma l’Italia che dice?

Expo Milano, 5 maggio 2015 (dalla nostra inviata Martina Cavallaro) – 5 maggio, Giornata Mondiale dell’Ambiente. L’Italia istituzionale la festeggia ad Expo. Ci sono i ministri dell’agricoltura di mezzo mondo, per il forum mondiale, c’è FestAmbiente Expo, eventi ed eventi, dalla presentazione delle candidature per Forwards a sustainable expo (tra cui il Messico,l’Irlanda.. tra le aziende, Carlsberg Italia Birrificio Angelo Poretti…).
Durante il fine settimana, le iniziative si accavallano, c’è anche la Settimana europea dei rifiuti, con i suoi dati.
In questo servizio, una sintesi delle parole del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha scelto di venire a Expo proprio il 5 maggio.

Il progetto #gNeLab Expo, che vede un “presidio” di giovani giornalisti Nell’erba a caccia di notizie su sostenibilità, innovazione, greenicità nei sei mesi dell’Exposizione universale, è frutto della partnership con Carlsberg Italia – Birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia)

Ekocenter, un progetto Coca-Cola Company

Milano Expo 1 giugno 2015 – Intervista a Derk Hendriksen, General Manager di Ekocenter, un progetto su cui la Coca-Cola sta investendo molto anche se alcuni lo potrebbero chiamare “greenwashing”.
Ekocenter consiste in un chiosco che offre prodotti – come un bar – ma anche i più svariati servizi, da connessione internet a un impianto di purificazione dell’acqua. Installato in paesi poveri, l’obiettivo di Ekocenter è non solo quello di creare un business per la donna che lo gestisce, ma anche offrire servizi fondamentali per la comunità in cui vive e porsi come centro di sviluppo socio-economico della zona. (servizio dell’inviata Rachele Bevacqua)

Il progetto #gNeLab Expo, che vede un “presidio” di giovani giornalisti Nell’erba a caccia di notizie su sostenibilità, innovazione, greenicità nei sei mesi dell’Exposizione universale, è frutto della partnership con Carlsberg Italia – Birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia)

L’inviata intervistata

Milano Expo, 21 maggio 2015 – La nostra inviata #gNeLab Rachele Bevacqua viene intervistata da Unisound, la radio dell’Università degli Studi di Salerno.

Ecco cosa dice di Expo.

Il progetto #gNeLab Expo, che vede un “presidio” di giovani giornalisti Nell’erba a caccia di notizie su sostenibilità, innovazione, greenicità nei sei mesi dell’Exposizione universale, è frutto della partnership con Carlsberg Italia – Birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia)

Sostenibilità, quella sconosciuta…

Milano Expo, 21 maggio 2015 (dalla nostra inviata) – Ad Expo Milano 2015 si dovrebbe parlare proprio di sostenibilità, e anche la piazzetta del Birrificio Angelo Poretti, birra ufficiale di Padiglione Italia, è stata pensata proprio per insegnarla e raccontarla,ma sembra che i visitatori, per ora almeno, non sempre abbiano le idee chiare… Ecco perché è importante fare informazione corretta su questo tema (servizio dell’inviata Rachele Bevacqua)

Il progetto #gNeLab Expo, che vede un “presidio” di giovani giornalisti Nell’erba a caccia di notizie su sostenibilità, innovazione, greenicità nei sei mesi dell’Exposizione universale, è frutto della partnership con Carlsberg Italia – Birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia)

Il cluter del caffé

Expo Milano, 20 maggio 2015 (dalla nostra inviata) – Il cluster del caffè ad Expo Milano 2015 ospita quei paesi, produttori di caffè, che hanno scelto di non costruire un proprio padiglione. Un’idea molto interessante quella dei cluster tematici, ma di cosa si parla al suo interno?

Il progetto #gNeLab Expo, che vede un “presidio” di giovani giornalisti Nell’erba a caccia di notizie su sostenibilità, innovazione, greenicità nei sei mesi dell’Exposizione universale, è frutto della partnership con Carlsberg Italia – Birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia)

Acquaponica, antica magia che trasforma il tossico in fertilizzante, con risparmio d’acqua del 90%

Expo Milano, 17 maggio 2015 (dalla nostra inviata Rachele Bevacqua) – Una stanza circolare e buia, ruote nere che girano lentamente, illuminate da lattughe di un verde intenso, pesci silenziosi e sbiancati scivolano nell’acqua torba di un acquario tondo, le insalate girano lente ma incessanti, in 150 minuti completano 360° e ricominciano. Se l’atmosfera non fosse spezzata dagli stridii dei bambini e dai flash delle macchine fotografiche sembrerebbe un luogo di strane magie, invece è solo la “cantina” del Padiglione belga in Expo Milano 2015, dove l’ingegnere agrario Zahar Sperandii gestisce l’impianto di coltivazione acquaponica. Non ci siamo sbagliati, è proprio acquaponica, né idroponica né acquacoltura, ma un mix delle due. Un problema dell’acquacoltura, la coltivazione di pesci, crostacei o molluschi, è il fatto che gli escrementi degli animali sono ricchi di azoto organico, un componente altamente tossico per gli animali stessi. Un problema delle colture idroponiche è che richiedono grandi quantità d’acqua e di fertilizzanti (principalmente azoto inorganico, un fertilizzante naturale ma comunque aggiunto). C’è una soluzione: esistono in natura dei batteri, che possono anche essere artificialmente aggiunti, che nitrificano l’acqua, ovvero trasformano l’azoto organico degli escrementi in azoto inorganico, fungendo così da filtro naturale per l’acquario e da fertilizzante per le piante.

Le piante, posizionate su tutto il perimetro interno di una ruota, hanno le radici inserite in cubi inerti di spugna e al di sotto della ruota è collocato l’acquario con i pesci. Ogni due ore e mezzo la ruota compie un giro intero e i cubi di spugna vengono di volta in volta immersi nell’acqua, ricca di azoto inorganico.

“La coltura acquaponica non è particolarmente belga né innovativa, in Asia viene utilizzata da migliaia di anni, semplicemente mettono dei pesci nei campi di riso, o delle anatre, e questo evita che si debbano aggiungere grandi quantità di azoto inorganico” mi spiega Zahar Sperandii, “è un tipo di coltivazione molto sostenibile perché permette di risparmiare circa il 90% di acqua rispetto alla coltivazione in terra; l’acqua, infatti, è sempre la stessa e non ci sono perdite come in un campo. Anche sui componenti chimici c’è un grande risparmio, l’azoto infatti viene spesso aggiunto ai campi ma la terra assorbe ed è necessario utilizzarne l’80-90% in più rispetto a quanto invece necessario per le colture acquaponiche”.

Il padiglione belga ha scelto di presentare questa tecnica agricola in maniera un po’ spettacolare: al buio, con la coltivazione su ruota, utilizzando elettricità per luci a LED e per attivare la ruota. In realtà le colture acquaponiche possono funzionare in maniera ancora più sostenibile, l’elettricità può non essere necessaria se si utilizza la luce solare e si sviluppa la coltura in orizzontale, leggermente inclinata, per sfruttare la semplice forza di gravità per far circolare l’acqua. Le colture acquaponiche possono essere un’inestimabile risorsa in zone altamente urbanizzate che non hanno grandi disponibilità di terreni agricoli, in aree con scarse risorse idriche, in zone dove le caratteristiche del terreno non permettono la coltivazione. E per finire: addio terra nell’insalata!

Il progetto #gNeLab Expo, che vede un “presidio” di giovani giornalisti Nell’erba a caccia di notizie su sostenibilità, innovazione, greenicità nei sei mesi dell’Exposizione universale, è frutto della partnership con Carlsberg Italia – Birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia)

Friedl (NASA): “Monitoriamo i campi dai satelliti”

Expo Milano, 16 maggio 2015 (dalla nostra inviata Rachele Bevacqua) – La storia dell’uomo è cambiata quando 11.000 anni fa le popolazioni si sono stabilizzate ed hanno cominciato a coltivare la terra, i nuclei di popolazioni si sono sviluppati attorno ai cicli della natura, organizzando le colture in modo da avere sufficienti derrate per l’inverno, alternando le coltivazioni per dare tempo alla terra di ricostituirsi ed essere più nutritiva.

A distanza di 12 millenni non siamo poi così cambiati, ancora oggi abbiamo bisogno di nutrirci – più che mai, visti i 7 miliardi di individui che siamo arrivati a contare- e lo sfruttamento sempre più intensivo dei terreni agricoli ci ha portato a nuove sfide per l’alimentazione globale.

In tempi recenti – a partire dagli anni Settanta – abbiamo osservato i prezzi del mercato alimentare divenire sempre più volatili, e queste imprevedibili variazioni avere effetti imponenti sui consumatori – sempre quei 7 miliardi- e sulle migliaia di persone che si occupano della filiera, dalla coltivazione alla vendita dei prodotti finiti. L’aumento della popolazione ha portato necessariamente all’incremento e all’intensificazione delle coltivazioni e i cambiamenti climatici hanno fatto il resto. Il risultato è una notevole imprevedibilità delle carestie che a sua volta contribuisce a rendere i prezzi sempre più volatili, rendendo ancora più difficile assicurare un’alimentazione sicura e sufficiente per l’intera popolazione globale. La necessità di ridurre la volatilità dei prezzi e di gestire le carestie hanno reso fondamentale la previsione dell’andamento dei raccolti.

Non c’è posto più adatto di Expo Milano 2015 per parlare delle sfide del futuro nel campo agroalimentare ed è nel Padiglione degli Stati Uniti che incontriamo Lawrence Friedl, direttore del Programma di Scienze Applicate della NASA.

Supermercato del futuro

Expo Milano, 14 maggio 2015 (dalla nostra inviata) – Entriamo nel Future Food District di Coop, ad Expo Milano 2015. Ce lo racconta Mario, parte dello staff del Padiglione.

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Voto col portafogli

Expo Milano, 14 maggio 2015 (dalla nostra inviata) – Sembra che questi pensieri li facciano solo le ONG ma anche alcuni professori economisti si interrogano sulla bontà e sostenibilità del sistema capitalistico. Leonardo Becchetti, Professore all’Università di Roma Tor Vergata e Presidente del Comitato Scientifico di NEXT (Nuove Economie per Tutti) ci spiega come la mano invisibile di Adam Smith non può funzionare senza il contributo attivo di cittadini e imprese. Una nuova economia è possibile, vediamo come.

Il progetto #gNeLab Expo, che vede un “presidio” di giovani giornalisti Nell’erba a caccia di notizie su sostenibilità, innovazione, greenicità nei sei mesi dell’Exposizione universale, è frutto della partnership con Carlsberg Italia – Birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia)