Je suis haute comme trois pommes, mais je suis hors du commun

Sono alta come un soldo di cacio ma sono OLTRE misura
Je suis haute comme trois pommes, mais je suis hors du commun

Chloe 3 anni e mezzo, nata a roma, vive in francia da qualche mese.
E’alta come un soldo di cacio, come si dice a roma, ma oltre le apparenze ci sa proprio fare con gli ingredienti in cucina. Eccola in un album per gne9

Chloe 3 ans et demi, nee a’ rome, vit en france depuis quelques mois. Elle est haute comme trois pommes mais ca n’empeche pas qu’elle se debrouille tres bien en cuisine. La voici dans un album pour gne9:

disdacalie: Il suffit d’un oeuf pour 100 gr de farine, un peu de sel et d’huile pour fairedespâtesauxoeufs
basta 1 uovo per 100gr di farina, un po di sale e olio per fare la pasta all’uovo
Il suffit d’un peu de farine, desoeufs, dulait, dubeurre, dusucreet un peu de sel pour faire de bonnes brioches pour le petit déjeunerdeschampions!
Basta un po di farina, delle uova, latte, burro, zucchero e un pizzico di sale per fare delle buonissime brioche per la colazione dei campioni!
Mi aiuta papà e mi fotografa mamma. Sono piccola ma sono la regina della cucina.
Poi, le uova, il latte e il burro vengono dalla fattoria vicino a casa!
Una fattoria riconosciuta con un suo marchio chiamato “Prodotto in fattoria”.
Mon papa m’aide et maman me prend en photo. Je suispetite mais je suis la reine de la cuisine.
En plus, lesoeufs, le laitet lebeurreviennent de la ferme qui se trouveprès de cheznous!
Une ferme labellisée “Produit à la ferme”

Buon appettito!
Bon appétit!

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Dal papiro… all’ebook

La classe 2°B primaria dell’Istituto Comprensivo via G. Messina di Roma (plesso M. Bosco), coordinata dalle insegnanti Teresa Cerza e Lucia Pozzi, concorre al Premio gNe con l’elaborato intitolato “Dal papiro… all’ebook”, che ripercorre la storia della lettura e della scrittura a partire dal supporto più antico fino all'”oltre” rappresentato dalle nuove tecnologie.

cod. 1512174456

Il sindaco di Parma: “Risorse non rifiuti”

Carlotta Furriolo, 11 anni, della VA del Convitto Nazionale Maria Luigia di Parma, classe coordinata da Salvatore Pizzo, ha intervistato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti sulla raccolta differenziata.

 

Fino ad ora si sono viste città  inondate da rifiuti prodotti da noi cittadini, ultimamente però siamo diventati un po’ più attenti a non sprecare e per nostra fortuna c’è la raccolta differenziata che è molto utile per l’uomo e per l’ambiente. Per saperne di più ne abbiamo parlato con  il  sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

Domanda: Signor Sindaco, cosa pensa della raccolta differenziata, e cosa l’ha spinta a prendere questa iniziativa?

Mola di Bari, un transistor monitora le “pattumelle” di ogni famiglia

Intervista all’assessore all’ambiente del comune di Mola di Bari, Michele Palazzo, e articolo sulla discarica Martucci, realizzati dalla redazione della I A indirizzo sociosanitario dell’ISS Morea de Lilla di Conversano (Bari), coordinata da Loredana Brunetti

Gli alunni della 1^A O. S.S. chiedono: “CHIUDIAMO LA DISCARICA MARTUCCI”

Il problema della discarica è partito circa 40 anni fa. Le informazioni di questo problema sono arrivate da persone che frequentavano la zona, a cominciare dagli agricoltori, ma soprattutto da un traffico accentuato di tir che passavano di lì, ma anche da delle confessioni di operatori che lavoravano all’interno della discarica.
Il 15 Gennaio 2015 c’è stata un’udienza preliminare dove si sarà deciso se questo deve essere riconosciuto come “disastro ambientale”.
Da esiti di uno studio epidemiologico condotto da alcuni medici di base nei territori di Mola Di Bari, Monopoli, Rutigliano, Turi, Castellana Grotte e Noci, provincia di Bari si nota un’incidenza discretamente più alta di individui con tumori all’apparato respiratorio nei comuni di Monopoli con 38,1%, Mola Di Bari con 34,2%, Rutigliano con 33,7% rispetto al dato nazionale che si attesta sul 31,2%. Anche per individui con tumori al sistema nervoso si sono notate discrepanze a Castellana Grotte con 18,5%, Turi 18,1%, Conversano con 14,4%, Noci con 13,9% e Monopoli con 12,6% rispetto al dato regionale che si attesta al 10%.

Storie di vita “oltre”

Storia di una famiglia di Genova, una famiglia “oltre”, ovvero di “tre persone che dimostrano con i fatti il loro Amore per il nostro pianeta”, della 2 E dell’I.C. Corradini di Roma coordinata da Maria Grazia Antonella.

La II E ha anche intervistato la Preside Maria De Biase dell’I.C. “Teodoro Gaza” di San Giovanni a Piro (Sa), la “preside terra terra” che ha vinto il Premio cittadino europeo.

La nostra ricerca di vite “oltre” ci ha portato a conoscere una persona veramente eccezionale. Talmente eccezionale che se ne sono accorti anche al Parlamento Europeo, assegnandole un premio come uno dei migliori Cittadini Europei. Lei è Maria De Biase, preside dell’Istituto comprensivo “Teodoro Gaza” di San Giovanni a Piro, in provincia di Salerno. Una scuola molto particolare, in cui i bambini coltivano da sé ciò che occorre per fare una genuina “ecomerenda”, in cui l’attenzione per l’ambiente è massima e si cerca di applicare alla lettera la regola delle 3 R (Riduci, Riusa e Ricicla). Ecco come si è raccontata a noi in un’intervista virtuale:

Com’è nata l’idea del progetto di “educazione alla ruralità”?
Sono nata e cresciuta a Marano di Napoli, un paese a nord di Napoli. Figlia di contadini, mi sono sempre occupata di scuola. Ho cominciato a fare l’insegnante appena diciottenne, oggi ne ho 55. Con gli anni mi sono occupata soprattutto di educazione alla legalità, anche insieme a Libera, l’associazione di don Ciotti. Diciamo che per oltre 20 anni ho lavorato sull’emergenza, sulle dinamiche mafiose, sul degrado, sull’inquinamento da rifiuti tossici che ha devastato la mia terra. Nel 2007 ho superato il concorso per dirigenti scolastici e mi sono trasferita in provincia di Salerno, nel Cilento. Avevo voglia di misurarmi con una pseudonormalità che mi era mancata. Volevo provare a capire cosa può realizzare una scuola in condizioni di normalità.

Quanto tempo ci è voluto per realizzare questo progetto?
Ho cominciato subito, appena arrivata nel Cilento, nel 2007. Da allora non ci siamo mai fermati.

Come hanno reagito genitori, alunni ed insegnanti a questa iniziativa?
In tanti hanno reagito male, almeno all’inizio. Erano perplessi, i docenti si sentivano “declassati”, ritenevano offensivo che volessi mandarli a zappare! Oggi sono in tanti a seguirmi, a condividere questa idea di scuola. Molti si sono formati, sono preparati e capaci. Tanti sono più avanti di me. Tanti genitori, quando abbiamo cominciato, si sono mostrati ostili e diffidenti. Oggi la comunità ci guarda con attenzione e molti adulti partecipano attivamente alle attività della scuola.