Adusia, i nòstoi

Racconto di Aureliana La Pusata, 17 anni, di Barrafranca (Enna). Per il Premio nazionale Giornalisti Nell’Erba 2015 (gNe9), Aureliana propone un nuovo racconto che fa seguito al magnifico Heliouge dello scorso anno. Oltre al racconto, un breve video.Si tratta di una sorta di “Trailer” che funge da introduzione visiva, ripercorrendo i fatti che precedono il momento in cui ha inizio la narrazione testuale.

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Il mare

Simone Di Blasio, 18 anni, del Liceo Scientifico “F. Enriques”, di Ostia, cullato dalle onde si è abbandonato in una ricerca oltre i confini del mare…

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E cosa c’è di più ingannevole dell’orizzonte delineato dal contatto tra il cielo e il mare? Qual è quella linea sottile che separa il confine dall’ “oltre”?

Come si suppone, il mare è il più grande enigma posto da Dio all’uomo:  la prova ultima, a tratti facile, ma pur sempre la più grande fonte di “cupiditas” dell’uomo.

Sono ormai millenni in cui l’uomo considera il mare come principale rivale del proprio limite, e ciò è più che evidente notando il modo in cui antichi cantastorie, poeti, menestrelli, oratori, fino ad arrivare a scrittori più contemporanei, descrivono il mare come una sorta di seconda personalità dell’animo umano.

È come se fosse un alter-ego da sconfiggere brutalmente, per poter trovare la pace interiore, cercando di utilizzare ogni propria energia fisica come scopo ultimo il proprio obiettivo prefissato.