… ma tutto si può recuperare

Inchiesta multimediale della redazione di Daisynews dell’Istituto Margherita di Bari, coordinata da Valentina Simone.

L’inchiesta è presentata su power point visibile a questo link. La redazione avverte: “Le slide presentano collegamenti interni, sottofondo musicale e breve video integrato: perché funzioni occorre impostare la modalità Presentazione“. 

In questa pagina possiamo presentare solo la versione in pdf sfogliabile.

 

L’Urlo (della Pascoli)

Inchiesta multimediale in costante aggiornamento proposta dal gruppo gNe della scuola media G. Pascoli – Nivola di Assemini (Cagliari)

“Dal caos al cosmo. Il senso del nostro lavoro torna sempre qui. Mille idee, mille progetti, ognuno col suo tempo, ognuno con le proprie modalità, lavori puliti e altri un po’ sporchi. Complessità e semplicità, perché ognuno abbia un suo posto. Quando abbiamo cominciato questo progetto, sul cartaceo, il titolo “L’Urlo della Pascoli” rispecchiava la necessità di un momento liberatorio, espressivo. Oggi che il filo conduttore è un tema fondante come l’ambiente e i modi della comunicazione si sono moltiplicati, siamo allo stesso punto, in corsa contro il tempo per dare al caos almeno un po’ della bellezza del cosmo“.

Roberta Mascia e Bernardina Troncia

QUI L’INCHIESTA

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Cambiamenti climatici alla TV dei Ragazzi

di Giuseppe Bellotti, Vittoria Bertozzo, Filippo Bon, Susanna Bozzetto, Giada Corrà, Eleonora Facin, Tommaso Favero, Monica Ferlazzo, Jacopo Fiorese, Sara Maria Fortunati, Alexandar Ivkovic, Francesco Lanzi, Brando Marzetto, Enresto Mocellin, Mattia Mocellin, Awa Passarini, Jacopo Signori, Riccardo Tirrito e Leonardo Turbian, della I e II Media, Fondazione Pirani Cremona di Bassano del Grappa (Vi), coordinati da Stefania Fabbro. Il tg è stato realizzato con la redazione della “Tv dei ragazzi” della Rete Veneta Nordest.tv La Veneta Notizie 24 – Bassabo TV – Treviso TV – Padova TV – Club TV

 

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I mezzi elettrici per salvare il pianeta

di Marco Fagiani e Graziano Irazza, della III B, Scuola media statale Tino Buazzelli, I.C. Frascati I, Frascati (Roma)

Per combattere l’inquinamento sempre più soffocante nelle grandi città, le amministrazioni comunali puntano sempre di più sui mezzi pubblici elettrici per far muovere i cittadini, perché meno inquinanti di quelli a motore. Ci sono tanti tipi di veicoli che utilizzano l’energia elettrica: dai più antichi ai più moderni.

Per le strade di metropoli come Roma o Milano si possono incontrare i tram, che sono tra i mezzi pubblici elettrici più vecchi, visti per la prima volta alla fine dell’ottocento, come pure i filobus, grossi autobus elettrici che prendono la corrente da fili elettrici aerei posti sopra la strada. A questi, negli ultimi anni si sono aggiunti i minibus elettrici, che funzionano a batteria, e non sono dunque vincolati da un percorso prestabilito come i filobus. Ultimamente sono comparse le auto elettriche del car sharing cioè auto che le persone possono affittare o condividere per muoversi in città.

Le amministrazioni comunali, da pochi anni, stanno puntando anche sulle bici elettriche, che si possono affittare o prendere in abbonamento sempre per i piccoli spostamenti cittadini. Anche a Frascati ci sono le bici elettriche.

Lasciando la superficie e scendendo sotto terra troviamo la metropolitana che sta diventando, nei grandi centri abitati, il mezzo pubblico per eccellenza, avendo la capacità di trasportare velocemente ogni giorno migliaia di persone, senza problemi di traffico, da un’estremità all’altra dell’area urbana.

Per i collegamenti tra una città e l’altra ha sempre avuto, e continua ad avere, un posto d’onore il treno che permette anche agli abitanti di Frascati, piccola cittadina dei Castelli Romani, con poche strade pianeggianti, di raggiungere rapidamente Roma.

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Le macchine elettriche

di Vincenzo Pigliapoco, Matteo Pullerà e Nicole Ranieri della II B, scuola media statale Tino Buazzelli, I.C. Frascati 1, Frascati (Roma)

Negli ultimi anni, la temperatura sta aumentando sempre di più, fenomeno con il nome di “surriscaldamento globale”. Gli effetti di esso sono ad esempio gli inverni caldi, quasi non nevica più nemmeno in montagna. La temperatura, nel 2052, salirà di ben 2 gradi Celsius, fino a compromettere la stessa esistenza della specie umana sulla Terra”: a rivelarlo è Jorgen Randers della Business School di Oslo.

Molte persone, soprattutto anziane, non possono più uscire di casa, durante l’estate, a causa dell’eccessivo calore. I ghiacciai si sciolgono, mentre in montagna la neve provoca valanghe che possono provocare la morte di sciatori. Un esempio degli effetti del surriscaldamento è quello dell’orologio di ghiaccio che si è sciolto e ha allagato Place du Pantheon a Parigi. Il 2015 è stato l’anno più caldo di sempre, con un aumento di temperatura di quasi 0,16 gradi.

La soluzione al problema è ridurre l’inquinamento, ma come si può fare? Gli scienziati hanno trovato delle risposte, già disponibili, e non troppo costose. Un metodo sarebbe acquistare macchine elettriche non inquinanti che trasformano l’energia elettrica in meccanica, e un altro sarebbe utilizzare solo fonti rinnovabili di energia. Tutto questo però deve partire da noi cercando, nel nostro piccolo, di ridurre le emissioni dannose per il clima, per esempio evitando di utilizzare in maniera scriteriata i riscaldamenti e gli impianti di condizionamento dell’aria.

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Frascati e i cambiamenti climatici, intervista con l’assessore Carboni

di Benedetta Sinti e Rebecca Prestifilippo, della II F, Scuola media Statale Tino Buazzelli, I.C. Frascati 1, Frascati (Roma)

Martedì 1 marzo scorso all’istituto Tino Buazzelli di Frascati si è svolta l’intervista all’Assessore per l’Ambiente del Comune Simone Carboni, per spiegare quali opzioni sta adottando l’Amministrazione per ridurre i cambiamenti climatici ambientali.

A Frascati ci sono delle iniziative per affrontare i cambiamenti climatici?

Frascati come tutte le realtà nazionali e internazionali si impegna per la diminuzione dei gas serra in particolare l’anidride carbonica che sta portando a cambiamenti climatici abbastanza sconvolgenti. Solo da qualche decennio vi è stata una nuova sensibilità. Per quanto riguarda Frascati stiamo operando, ovviamente sotto le normative europee, cercando di diminuire l’emissione di Co2; e lo facciamo mettendo i pannelli solari e cercando di incrementare i mezzi pubblici, lo facciamo anche con la gestione dei rifiuti e incentivando le politiche che promuovono il riciclaggio. Questo è quello che può fare il comune di Frascati non avendo grandi aziende.

Tra queste iniziative c’è la possibilità di piantare nuovi alberi?

La legge dice che quando viene abbattuto un albero ne deve essere piantato subito un altro. Abbiamo preso l’iniziativa che per ogni bambino nato a Frascati viene piantato un albero e gli viene assegnato il nome del neonato. Come comune singolo non abbiamo la possibilità di prevenire l’inquinamento.

Riferito alla scuola, se si regolizzassero i termosifoni non sarebbe meglio per rinnovare l’energia?

Per fare questo abbiamo pensato ad un progetto: quello che possiamo fare e stiamo facendo è avere delle caldaie “intelligenti” cioè un termostato che segna la temperatura e fa lavorare la caldaia di più o di meno; spegnerla non è possibile perché se noi lo facessimo poi ci vorrebbe molto tempo per riaccenderla.

L’assessore, dopo aver risposto alle nostre domande ci ha fatto lui un quesito:

Secondo voi, invece, come potete contribuire ai cambiamenti climatici?

E noi abbiamo risposto che bisognerebbe fare la raccolta differenziata anche nella scuola perché si possono riciclare molti oggetti ormai inutilizzabili.

Il sig. Carboni commenta la risposta:

“Effettivamente con la raccolta differenziata nelle scuole partiamo con un progetto che sensibilizza la coscienza dei ragazzi nel riciclaggio”.

Invece con le macchine, e quindi lo smog, che causa cambiamenti climatici anche gravi per l’ambiente, come si potrebbe fare?

Per le macchine si potrebbe tranquillamente usare il trasporto pubblico, preferibilmente ibrido o elettrico addirittura, inquina di meno. Oppure noi abbiamo le biciclette elettriche a pedalata assistita che si trovano nel plesso delle Scuderie Aldobrandini, che possono permettere tranquillamente di fare degli spostamenti senza faticare perché appunto hanno la pedalata assistita.

Sempre riguardo alle macchine elettriche, ma se ci sarà un aumento di persone che portano la macchina elettrica il Comune di Frascati provvederà a mettere distributori di elettricità?

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Il Cambiamento climatico

di Valeria Migliorelli e Karol Rebecca Chianese, della I A, Scuola Madia Statale Tino Buazzelli, Istituto comprensivo Frascati 1 (Roma)

Le emissioni di gas serra stanno aumentando più rapidamente del previsto, più di quanto si potesse supporre solo pochi anni fa. Il riscaldamento globale avrà effetti catastrofici come l’innalzamento del livello del mare, l’incremento delle ondate di calore e dei periodi di intensa siccità, delle alluvioni, l’aumento per numero e intensità delle tempeste e degli uragani. Questi fenomeni avranno un impatto su milioni di persone, con effetti ancora maggiori su chi vive nelle zone più povere del mondo, danneggeranno i raccolti, minacciando animali, piante ed anche esseri umani.

L’attenzione maggiore è puntata sulla temperatura terrestre. Le misurazioni esistono solo da 132 anni, quelle passato più lontano sono ricostruite attraverso le osservazioni di sedimenti, pollini, conchiglie fossili, anelli degli alberi, coralli. I risultati di queste osservazioni sono riportate nel quarto rapporto di IPCC (il quinto è stato reso noto tra settembre 2013 e marzo 2014), che mostra come nel ventesimo secolo si è verificato un riscaldamento climatico medio di 0,74°C negli ultimi 100 anni (1906-2005).

Il rapporto conclude che il riscaldamento non è stato costante negli anni. Gran parte dell’aumento è concentrato negli ultimi 50 anni, con un trend di riscaldamento di 0,65°C (0,13°C per decennio), mentre era di soli 0,09°C, nei primi 50 anni del secolo (1906-1956). Dato ancora più preoccupante, tra il 1995 e il 2006, ben 11 anni sono stati fra i più caldi mai registrati da quando è nata la meteorologia moderna (dal 1850).
Per evitare l’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera è possibile intervenire su diversi campi, utilizzando anche diversi materiali green. I principali sono: veicoli elettrici, calcestruzzo-green, i bio-carburanti, le energie rinnovabili alternative, i grattacieli eco-sostenibili, piccole case e condomini con alta efficienza energetica .

Insomma le idee non mancano per affrontare la riduzione dell’abbattimento dell’anidride carbonica in atmosfera. Alcuni sono pronti per essere applicati, mentre altre si trovano ancora in fase sperimentale. Quello che conta è la volontà delle persone, dal singolo cittadino alle istituzioni.

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