Il pesce bottiglia

di Saverio Pio Casciaro, Domenico Milizia, Giorgio Durante e Domenico Pignataro, della II C Istituto Erodoto di Corigliano Calabro, coordinamento Vita Minisci

Del pesce spada, del pesce gatto, del pesce rosso, certo ne abbiamo sempre sentito parlare, ma di un pesce bottiglia il nome è inusuale  e particolare . Certo oggi non ci si meraviglia  più di niente , anche  il mondo animale è in continua evoluzione come del resto tutto ciò che ci circonda. A volte le cose  evolvono  in meglio ma a volte anche in peggio. Questa volta a trasformare la natura non è stata la scienza  o  l’  evoluzione  della  specie  ma noi  stessi come genere umano. A volte siamo testimoni   di  cose  cosi assurde  create  dalla  nostra  inciviltà. Un giorno   un  piccolo  pesciolino  appena  nato  si  imbatte  in  una   bottiglia  di  plastica  lasciata  dall’ incuria  di noi  esseri   incivili  e  finita  in  fondo  al  mare. Ignaro   ci  finisce  dentro  e  crescendo  non  riesce  più a  venirne  fuori  al  punto  che  prende la forma  del  contenitore   che  lo proteggeva   e  lo  conteneva   ed  è  cosi  che è   stato  trovato  nella rete   in cui  era  finito,  da  alcuni  pescatori  che  sbalorditi  lo  hanno   tirato  fuori  e  ne  hanno  dato   notizia. La  foto  è  diventata  virale  e  visualizzata   da  milioni  di  persone . La  notizia  è  passata  in tutti   i   telegiornali. A   volte  fatichiamo  a  comprendere  ciò   che  di  strano  avviene  in  natura  , una   natura che stiamo distruggendo   e  che  a  volte  si  ribella  e   non  ce  ne  rendiamo  conto.

Il gas mortale

di Viviana Cerbella, della III A dell’Istituto Erodoto di Corigliano C., coordinamento Vita Minisci

Ci è stato comunicato che, a causa dell’esplosione di un laboratorio in Pianura Padana, vi è stata una pericolosa fuga di gas tossico altamente pericoloso per gli esseri viventi. Sfortunatamente gli scienziati non hanno ancora trovato la soluzione per  bloccarne la diffusione. Il gas è letale, uccide tutti gli esseri viventi che lo respirano. Lo scienziato che ha lavorato a questo progetto ha detto che per fermarlo bisogna imprigionarlo con appositi macchinari inesistenti in Italia e che, pertanto, presto il gas si diffonderà e passato qualche tempo non si potrà più fermare. Ad essere più a rischio sono le città perché il gas, a contatto con l’aria inquinata, si diffonde ad una velocità così elevata da provocare una catastrofe. Stiamo cercando di diffondere la notizia per non lasciare la popolazione indifesa. Chiunque riceva questo messaggio è pregato di diffonderlo a tutti i suoi contatti. 

Lo scioglimento della calotta polare

di Matteo Pio Aversente, Giuseppe Zampino, Giuseppe Pio Luzzi, della III media A dell’Istituto Erodoto di Corigliano Calabro, coordinamento di Vita Minisci

Oggi,15 Febbraio 2019, è stata lanciata una notizia schiacciante per il mondo:”si è sciolta la Calotta Polare”. Una delle cause principali è stato il movimento sbagliato della terra Attorno al sole che ha provocato lo scioglimento di esso. Questo scioglimento ha causato l’estinzione di molti tipi di animali come Orsi Polari, Foche, Pinguini, Lemming,ecc. Ha causato molti problemi alla popolazione e all’ambiente. Molti scienziati dicono che fra un paio di anni avverrà la fine del mondo a causa dell’avvicinamento del sole alla terra. Un’altra conseguenza è quella dell’inquinamento dei mari che causerebbe guerre tra popoli per il nuovo oro nero: l’acqua. Tutti i presidenti del mondo hanno ideato dei marchingegni di tutti i tipi per cercare di scappare su un nuovo pianeta chiamato  “Sustencity”.

Chi avrà la meglio?

di Caterina Pettirossi, della 3E dell’Istituto Comprensivo Perugia 9, coordinamento Federico Panduri

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Tutti sotto l’ombrellone e il sole cocente di agosto desideriamo spesso dissetarci con un succo, un estratto o un frullato di frutta. Le differenze? L’estratto (o succo) è un concentrato di vitamine e sali minerali, dove la polpa viene separata dal succo attraverso uno specifico strumento, mentre il frullato è ottenuto con un mix di frutta e latte.
Ma perché bere un succo invece di mangiare un frutto fresco? Questa domanda ricorre spesso tra i nutrizionisti.
Sicuramente gli estratti di frutta e verdura sono ricchi di vitamine purché provengano d’agricoltura biologica o controllata, altrimenti oltre a frutta e verdura potremmo incontrare residui di pesticidi.
Solo che i succhi di frutta non sono salutari. Innanzi tutto eliminano la presenza di fibre, fondamentali per l’organismo in quanto necessarie a regolare il nostro intestino e ad aiutare la digestione. Un altro rischio importante in cui si incorre assumendo frequentemente succhi, è quello di eliminare gli zuccheri della frutta (fruttosio) e aggiungerne altri che non fanno parte dell’alimento, ma che servono solo per ridare il sapore al frutto. Questi zuccheri, con indice glicemico leggermente più alto, entrano velocemente all’interno del nostro organismo e stimolano l’ormone insulina, e tanto più l’assorbimento è veloce, tanto più torna il senso di fame. Infatti queste bevande hanno un basso potere saziante.
Le sostanze aggiunte ai succhi sono ritenute responsabili dell’aumento dei trigliceridi, e se si esagera si ottiene un accumulo di grasso. Questo è il motivo per cui, a seguito di un utilizzo eccessivo, potremmo notare un aumento del giro vita e una glicemia in salita. Pertanto, per coloro che soffrono di glicemia alta o diabete, questi estratti lavorati sono altamente sconsigliati.
È necessario sapere che per il nostro corpo è differente assumere un frutto o qualsiasi cibo per intero, piuttosto che una parte o un estratto. Il nostro organismo ha bisogno di tutte le sostanze che troviamo all’interno di ciò che mangiamo e separarli non è sempre una buona idea. Importante è soprattutto la masticazione, perché gran parte delle sostanze benefiche della verdura, ma anche della frutta, vengono assorbite dopo un processo di masticazione attraverso particolari enzimi salivari che effettuano la prima digestione rendendo l’alimento più facile da scomporre e digerire. Rispetto ad un frullato, un estratto va consumato entro poco tempo dalla preparazione in quanto si ossida molto più velocemente. Gli estratti inoltre, non sono sostitutivi di un pasto, in quanto provocano un aumento dello stress metabolico che per l’organismo può diventare troppo elevato e, se portato avanti nel tempo, provoca una carenza nutrizionale.
Quello che si crede un vantaggio di questi estratti è che risultano più digeribili: infatti impiegano soltanto quindici/trenta minuti per essere assorbiti, rispetto alle tre o quattro ore necessarie per digerire un cibo mangiato per intero. Ovviamente tutto questo dipende dall’assenza di fibre contenute nella polpa che l’estrattore separa dalla parte liquida.
Spesso negli estratti vengono mescolati sia frutta che verdura ma questi due alimenti richiedono diversi processi digestivi ad eccezione di carote e mele considerata l’unica combinazione possibile.
Recentemente, alcuni pediatri statunitensi hanno raccomandato di limitare il consumo dei succhi di frutta nei bambini in quanto non sono sostitutivi né dell’acqua, né della frutta, ma aumentano il consumo di calorie e il rischio di carie dentali. In conclusione si consiglia di raddoppiare le dosi di frutta e verdura interi, meglio se biologici e freschi.

In Calabria arriva il pericoloso Insecta citrus

di Giulia Corino, 13 anni, della III A dell’Istituto C. Erodoto di Corigliano Calabro, coordinamento di Vita Minisci

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E’ arrivato in Calabria dal Marocco,in seguito agli sbarchi clandestini, l’insetto più pericoloso al mondo che rischia di distruggere le piantagioni di clementine e arance calabresi. Il nome scientifico di questo insetto è “INSECTA CITRUS”ed è un pericolosissimo insetto che si nutre dei  pregiati agrumi e deposita all’interno dei frutti le sue uova. Le uova vivono all’interno dei frutti come parassiti determinando così la morte della pianta in brevissimo tempo. In Italia si sono già verificati casi del genere e ora se non si troverà a breve una definitiva soluzione le piantagioni di agrumi calabresi saranno presto distrutte. Gli scienziati sostengono che tutto ciò comporterà un disastro ad un intero ecosistema e un enorme danno economico per quelle zone che reggono la propria economia sulla raccolta di mandarini e arance.

Mai più fumo

di Francesco Pio Brunito, Antonio Errico, Luigi De Bartolo, della III media A dell’Istituto Erodoto di Corigliano Calabro, coordinamento di Vita Minisci

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Secondo gli ambientalisti il fumo è una delle cause maggiori di inquinamento dell’aria e per questo motivo si è deciso di bandire le sigarette. Gli scienziati  facendo vari test hanno scoperto che in un anno le sigarette inquinano il 5% dell’aria, oltre al fatto che danneggiano il nostro organismo determinando l’ insorgere di patologie che danneggiando soprattutto l’apparato respiratorio e il sistema nervoso, oltre a provocare dipendenza. Inoltre il fumo causa nelle donne danni al sistema riproduttivo ed è per questo che è pericolosissimo fumare durante la gravidanza. I decisori politici stanno decidendo di promulgare una legge che andrà in vigore intorno al 5 Maggio 2019 per limitare l’uso delle sigarette. Si prevede che quando questa legge andrà in vigore l’aria sarà almeno del 50% più pulita e la vita delle persone sarà migliore. I fumatori smettendo di fumare non solo non avranno più questa dipendenza ma sentiranno meglio gli odori e eviteranno di danneggiare il loro apparato respiratorio. Non ci saranno più morti legate al fumo, si svilupperanno molte meno malattie tra le quali i tumori, si preverrà l’invecchiamento precoce e i danni al cervello. Ne beneficeranno anche il sistema immunitario e il metabolismo. Il sonno migliorerà, soprattutto per le donne e diminuirà la frequenza di insonnia.

Stravolte le teorie attinenti l’inquinamento terrestre

di Velleda Ungaro, Angela Ginevra Coschignano, Roberta Miuccia Fusaro, Virginia Sosto, della II media C dell’Istituto Erodoto di Corigliano Calabro, coordinamento Vita Minisci

Per diverso tempo si è pensato che il buco dell’ozono causato dall’inquinamento terrestre fosse nocivo alla salute dell’uomo. Per questo molti scienziati hanno trascorso tutta la loro vita a cercarne una soluzione, oggi però si è scoperto grazie ai primi satelliti mandati nello spazio che questo è sempre esistito già dalle origini della Terra, infatti, fu un errore degli studiosi dire che il buco dell’ozono fosse nato in seguito all’inquinamento atmosferico. Oggi si è più che mai convinti che questo permette la fuoriuscita dei gas, dell’anidride carbonica e piccole particelle di polvere che sono nocive all’ambiente.

Un’altra errata convinzione è relativa al riscaldamento globale che secondo una vecchia teoria è la causa dell’aumento dei gas serra nell’atmosfera favoriti dall’emissione nocive connessa alla crescente attività industriale. Il riscaldamento globale esercita il suo influsso determinando lo scioglimento dei ghiacciai, l’estensione dei deserti subtropicali e l’aumento dei livelli del mare. La tesi sperimentata lo scorso Dicembre 2018 arrivò da un gruppo di scienziati che affermarono la scomparsa del riscaldamento globale dovuta alla fuoriuscita della Terra dall’orbita solare.

Notizia sconvolgente nel mondo dell’industria

di Miriam De Vico, 12 anni, della II C Istituto Erodoto, coordinamento Vita Minisci

I fumi dei fumaioli non inquinano più

Oggi, giorno 2 Febbraio 2019 il web è stato sommerso da notizie davvero sconvolgenti che inizialmente sono state segnalate come bufale, ma che dopo alcune ricerche approfondite degli esperti sono state confermate. La notizia in questione sarebbe stata lanciata da un’industria di rifiuti italiana la IESR (Industria Ecologica Smaltimento Rifiuti) la quale ha dichiarato di aver trovato un modo per smaltire i rifiuti senza inquinare l’ambiente e senza contribuire al buco dell’ozono creatosi nel 1980 a causa dell’inquinamento atmosferico. Questa industria avrebbe, infatti, capito, secondo alcuni studi, che differenziano i rifiuti in modo accurato (carta con carta, plastica con plastica, organico con organico e materiali indifferenziati divisi per specie) aggiunti  a materiali naturali, usati in quantità minime rispetto a come venivano utilizzate in passato: carbone e petrolio. si evita l’inquinamento dei fumi emessi nell’atmosfera ottenuti dalla combustione dei seguenti materiali aiutano a purificare l’aria e contribuiscono alla chiusura del buco dell’ozono grazie alle piccole quantità di elmetti naturali presenti nei fumi. La domanda che in questo momento tutti i cittadini si pongono è la seguente: perché questa industria è così sicura che il suo progetto funzioni? L’industria ha fatto sapere che per 10 anni siamo stati impegnati a studiare l’inquinamento e le sue forme per riuscire a trovare un modo per combattere l’inquinamento e vincere la battaglia che nessuno è mai riuscito ad affrontare”. L’amministratore dell’industria in seguito ha aggiunto:”il mio obbiettivo è quello di salvare il pianeta permettendo alle generazioni future di condurre una vita felice ma soprattutto senza pagare i danni fatti in passato dall’uomo. Io faccio tutto ciò anche per dare alla natura tutto ciò che l’uomo le ha tolto in tutti questi anni per vivere in armonia con essa ma soprattutto perché così facendo si possa vivere molto più a lungo perché molte persone a causa dell’inquinamento si ammalano e muoiono senza aver vissuto la propria vita come andrebbe vissuta”. L’industria 1 settimana dopo ha pubblicato su internet come questo progetto funzioni davvero attraverso i risultati della reazione del buco dell’ozono a questo progetto. Molti lettori leggendo i risultati sono rimasti scioccati: il buco dell’ozono si era ridotto del 10%. La IESR , inoltre, ha pubblicato i costi delle spese per realizzare questo progetto per migliorare la natura; questi sono inferiori rispetto ai costi delle spese per smaltire i rifiuti tossici che inquinano. La notizia è subito giunta al governo che vedendo i benefici naturali ed economici ha deciso di adottare questa tecnica in tutte le industrie d’Italia. L’amministratore ha in seguito ringraziato il governo per avere approvato il suo progetto e proponendo a quest’ultimo di visitare l’industria. Il governo ha accettato l’invito da parte dell’amministratore dell’industria con piacere. Dopo pochi giorni il governo si è recato all’industria rimanendo notevolmente sorpreso. Oggi 2 Febbraio 2020, a distanza di un anno, il buco dell’ozono è diminuito dell’80%. Visti i progressi il governo italiano ha proposto alla sede del governo europeo di adottare questo modo per smaltire i rifiuti in tutta Europa affinché si riesca a sconfiggere l’inquinamento. Il governo europeo ha accettato la proposta del governo Italiano e ha fatto si che tutte le industrie d’Europa adottassero questo sistema. Dopo 1 anno (2021) il buco dell’ozono si è ufficialmente chiuso in tutti i suoi strati e il mondo è finalmente riuscito a sconfiggere l’inquinamento facendo di questo un pianeta che ha restituito alla natura tutto ciò che le aveva tolto l’uomo in passato, facendo si che diventasse un pianeta bellissimo.