La settimana europea per la riduzione dei rifiuti

Orlandi Matteo della V A del Convitto Nazionale di Parma propone un articolo sulla riduzione dei rifiuti, coordinato da Salvatore Pizzo.

Settimana europea per la riduzione dei rifiuti a Parma

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti quest’anno si terrà dal 22 al 30 novembre 2014, è un’iniziativa nata dalla Commissione Europea con l’obiettivo di sensibilizzare non solo le Istituzioni, ma tutti i consumatori sulle strategie di come prevenire i rifiuti negli Stati membri dell’Unione Europea. L’obiettivo è quello di coinvolgere più persone possibile in modo che tante siano le idee per ridurre i rifiuti sia a livello nazionale che locale. In particolare, il tema di questa edizione sarà la lotta allo spreco alimentare. A livello nazionale il Ministro dell’Ambiente Galletti dice: “L’obiettivo strategico per affrontare il problema dei rifiuti non è quello di trovare nuovi modi per smaltirli ma di evitare di produrli, riutilizzando tutte le materie prime, innescando processi produttivi come l’eco-design in cui già dalla progettazione si pensa al loro riciclaggio e al riutilizzo dei materiali”. A livello locale  Parma si è mobilitata su più fronti muovendo le Istituzioni,le organizzazioni e soprattutto le scuole. L’Associazione 6erre ha proposto proprio alle scuole di Parma sei parole chiave: Riduci, ripara, riusa, ricicla, ricerca e riprogetta.
Il primo appuntamento della associazione 6erre è stato il 22 Novembre 2014, sotto i portici dell’Ospedale Vecchio, con la prima Mostra del Riuso e diversi laboratori: “Scambiamoci i giochi”, “Riciclattoli”. L’assessore all’ambiente, Gabriele Folli ha spiegato che il Comune di Parma si è impegnato a raggiungere l’80% di raccolta differenziata nel 2015. La Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, che affronta temi legati al mondo della nutrizione  e dell’alimentazione, invece ha organizzato a Milano il 3 e 4 dicembre 2014 il 6° Forum Internazionale sul Cibo e la Nutrizione.
Qui si è redatto un Protocollo, cioè un accordo globale sull’Alimentazione e la Nutrizione da sottoscrivere a a Expo Milano 2015. Il Protocollo di Milano è un impegno ad agire per la prima volta uniti perché tutti i Paesi che prenderanno parte a Expo2015 attuino gli stessi obiettivi. Questi sono:l’abbattimento del 50% entro il 2020 di 1.3 miliardi di tonnellate di cibo sprecato nel mondo facendo aumentare la consapevolezza in tutta la catena alimentare partendo dall’agricoltura ; l’attuazione di riforme agrarie; la lotta all’obesità, quindi l’importanza sia dell’educazione alimentare sin da bambini sia il promuovere sani stili di vita.

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Oltre… la moda

La classe 5°G primaria dell’Istituto Comprensivo di via Giuseppe Messina di Roma, coordinata dalle insegnanti Francesca Olivo, Francesca Di Quinzio e Lucia Rizza, si è interrogata sul tema della moda etica e sostenibile, basata sul riuso di materiali dismessi e anche sul recupero della creatività e di un gusto meno massificato. Ecco la documentazione fotografica del loro lavoro, dall’idea alla sfilata finale.

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Le buone abitudini portano oltre…

Gregorio Bazzini, della classe V A del Convitto Nazionale Maria Luigia di Parma, coordinato da Salvatore Pizzo, ha realizzato quest’intervista per comprendere come migliorare le condizioni ambientali di alcune zone della sua città.

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Oggi a Parma, molte persone e ditte non fanno la raccolta differenziata e non solo non si degnano neanche di buttare la spazzatura negli appositi contenitori.
Ad esempio in una via di Parma in un grosso parcheggio vicino ad una famosa ditta di logistica, vengono buttati rifiuti a cielo aperto, creando discariche abusive.
Con l’andar del tempo, i rifiuti oltre che a causare un alto tasso di inquinamento, diventano anche molto tossici.

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Intervista a Maria Tedeschi abitante in Strada Canale Naviglio (Pizzolese)

DOMANDE
Domanda – ” Scusi lei cosa ne pensa della raccolta differenziata?” .
Maria – ” Penso che sia giusta, perché ai materiali che si riciclano con la raccolta differenziata, (plastica, carta ecc.) si può dare nuova vita, creare nuovi prodotti come: pail, giornali energia elettrica e molte altre cose” .
Domanda – “Invece cosa pensa dello spreco? ” .
Maria – “Penso che sia un comportamento sbagliato verso noi stessi e la natura, perchè s’ inquinano l’aria e la terra, perciò gli orti sono inquinati e producono ortaggi inquinati che noi poi mangeremo e potremmo contrarre malattie veramente gravi, pagando noi stessi dei nostri sbagli”.
Domanda – “L’ultima cosa, cosa ne pensa dell’inceneritore?”
Maria – “Credo che se usato con criterio e con i giusti controlli sulle emissioni, possa veramente essere utile allo smaltimento dei rifiuti, ma se questi controlli non saranno effettuati o se i rifiuti non verranno smaltiti adeguatamente, i danni saranno per noi veramente gravi per l’inquinamento atmosferico che ne deriverebbe”.

Oltre…una canzone

La classe 3° D Scuola secondaria di 1° grado dell’istituto comprensivo di via G. Messina (Cinecittà-Roma)  insegnante referente Mattia Silvia, partecipa con una canzone al concorso dal titolo “Oltre”

 

 

Qui sotto il testo della canzone OLTRE…

Oltre il mare c’è l’orizzonte

Oltre la Barcaccia non ci sono ronde

—Oltre la scuola c’è la vita

Oltrè la violenza / dolcezza infinita

OLTRE: PENSARE AL FUTURO GUARDANDO AL PASSATO

“Una favola a lieto fine. C’erano una volta una pecora Gentile e un maiale nero che vissero felici e contenti”, scrivono i redattori di Parola Nostra, ossia i giornalisti Nell’erba dell’I.C. di Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni (Fg) coordinati dalla docente Anna Maria Gesualdi, nella descrizione del video. E inoltre: “La canapa, una risorsa ecologica dai mille usi

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Oltre… la moda

La classe 5°G primaria dell’Istituto Comprensivo di via Giuseppe Messina di Roma, coordinata dalle insegnanti Francesca Olivo, Francesca Di Quinzio e Lucia Rizza, si è interrogata sul tema della moda etica e sostenibile, basata sul riuso di materiali dismessi e anche sul recupero della creatività e di un gusto meno massificato. Ecco la documentazione fotografica del loro lavoro, dall’idea alla sfilata finale.

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Generazioni a confronto sugli sprechi

Intervista di Leonardo Fedolfi della classe V A, del Convitto Nazionale Maria Luigia di Parma, coordinato da Salvatore Pizzo

Intervista ad una signora sugli sprechi ai nostri giorni e come venivano gestiti i rifiuti ai sui tempi.

Ai giorni nostri si fa un uso improprio di tante risorse naturali e nelle civiltà industriali vi è un grande spreco di cibo, così prezioso per la vita della terra. Il volume totale di buttato gettato ogni anno in tutto il nostro pianeta, è pari a 1,3 miliardi di tonnellate ed economicamente si sprecano circa 565 miliardi di euro, equivalente al PIL (prodotto interno lordo) di Svizzera e Turchia. Se tutto questo cibo e tutti questi soldi non venissero sprecati, la vita di tante persone e tantissimi bambini, sarebbe migliore. Non sono solo i paesi del Terzo Mondo che soffrono la fame, ma anche in Europa ed in Italia succede che ci siano persone che hanno fame e non abbiano da mangiare. E preoccupante è anche il degrado dell’ambiente derivato dalla produzione e dalla commercializzazione degli alimenti che non vengono utilizzati: spreco di carburante e inquinamento inutile del pianeta. Per smaltire i rifiuti e continuare a produrne inutilmente continuiamo ad inquinare sempre di più.

Parma, 25.11.2014
Intervista in via Carlo Marx

Intervistatore: Leonardo Fedolfi (A)
Intervistato: signora Marchiani (B)
La signora Marchiani è nata in un’altra generazione e ci può dare testimonianza della vita di altri tempi dove lo spreco era ridotto e si mangiava per vivere. Oggi alcune persone vivono per mangiare.

A) Buongiorno signora, posso farle alcune domande?
B) Certo, cosa vuoi sapere? Mi fa piacere esserti utile.

A) Per lei che cosa è lo spreco?
B) Lo spreco é una cosa che non dovrebbe esistere. I prodotti della terra, i manufatti devono essere utilizzati fino in fondo e riutilizzati quando possibile.

A) Faccia un esempio.
B) Non si consuma il cibo, con gli avanzi si possono fare dei piatti gustosi, come il riso saltato, la torta di pane, le polpette, e tante altre pietanze che sono anche migliori dell’originale. Poi non si lascia il rubinetto aperto tutto il tempo quando ti lavi i denti o non stai usando l’acqua, si fa la raccolta differenziata e prima di scartare qualsiasi cosa, si dovrebbe cercare di ripararla, ad esempio ti procuri uno strappo nella felpa, lo rammendi, se ti si rompe una mensola, l’aggiusti.

A) E il petrolio?
B) Esatto, non bisogna utilizzare l’auto quando non è necessario, anche tenere il riscaldamento troppo alto è un grande spreco, inutile e costoso ed è anche dannoso per la salute. Quindi, se ti comporti correttamente risparmi denaro, ci guadagni in salute e non impoverisci e non inquini il pianeta.

A) Come si smaltivano i rifiuti quando lei era piccola?
B) Quando io ero piccola esistevano le concimaie: lo sai cosa sono?

A) No, non lo so. Cosa sono?
B) Una volta non c’erano tanti prodotti alimentari industriali. Gli scarti della cucina erano tutti organici e ogni casa aveva il suo spazio per il compostaggio domestico, dove i rifiuti venivano depositati quotidianamente e venivano trasformati in ottimo concime da microrganismi, batteri, muffe lombrichi e tanti altri esseri trasformatori.

A) Grazie signora Marchiani, mi è stata molto utile.

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Il mare

Simone Di Blasio, 18 anni, del Liceo Scientifico “F. Enriques”, di Ostia, cullato dalle onde si è abbandonato in una ricerca oltre i confini del mare…

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E cosa c’è di più ingannevole dell’orizzonte delineato dal contatto tra il cielo e il mare? Qual è quella linea sottile che separa il confine dall’ “oltre”?

Come si suppone, il mare è il più grande enigma posto da Dio all’uomo:  la prova ultima, a tratti facile, ma pur sempre la più grande fonte di “cupiditas” dell’uomo.

Sono ormai millenni in cui l’uomo considera il mare come principale rivale del proprio limite, e ciò è più che evidente notando il modo in cui antichi cantastorie, poeti, menestrelli, oratori, fino ad arrivare a scrittori più contemporanei, descrivono il mare come una sorta di seconda personalità dell’animo umano.

È come se fosse un alter-ego da sconfiggere brutalmente, per poter trovare la pace interiore, cercando di utilizzare ogni propria energia fisica come scopo ultimo il proprio obiettivo prefissato.