Come d’incanto

A
Inquinamento del pianeta (Aldo Ciabatti)

 

di Elena Rita, 11 anni, dell’Istituto T. Gulluni di Colonna (Roma)

Nessuno sa come sarà il mondo un domani, con tutte le macchine, lo smog, le industrie e, soprattutto, l’inquinamento. Se vogliamo … tutto può cambiare!

C’era una volta un mondo diviso a metà.

L’emisfero dove vivevano i bambini era meraviglioso e la vegetazione cresceva rigogliosa.

L’altra metà – abitata dai grandi – era, invece, piena di smog, traffico, macchine ed industrie inquinanti. Qui gli adulti andavano “sempre di corsa”. Ogni cosa aveva un colore grigio e cupo, come la tristezza e la pesantezza di un macigno. La Terra era devastata dall’inquinamento e avvolta dall’anidride carbonica, perché si era accumulato così tanto gas nell’atmosfera da determinare un riscaldamento eccessivo del Pianeta. I grandi erano sempre più impegnati a combattere per sfruttare le risorse non rinnovabili, consumare prodotti spesso inutili e spendere soldi. L’inquinamento stava provocando lo scioglimento dei ghiacci, soffocando la Terra, avvelenando le sue acque e incenerendone i boschi.

Un giorno i bambini si riunirono in un bel prato verde, cercando un modo per salvare l’altra metà della terra. Ad un tratto apparve un vecchio saggio (solo i vecchi saggi avevano la possibilità di stare nel mondo dei piccoli) di nome Francesco che disse loro: “Non arrendetevi mai, piccoli bimbi, ma volate come gli uccelli sulle ali del mondo!”.

Il saggio condivideva la preoccupazione dei bambini. Francesco raccontò ai fanciulli che, molti anni prima, grandi e piccoli vivevano insieme sulla Terra e lui era solito giocare con Gea, una bimba meravigliosa e piena di entusiasmo. Lei, però, dopo qualche tempo dovette andare nel mondo degli adulti, ma qui prese una strada sbagliata. All’età di diciotto anni, infatti, tutti i bambini erano costretti a trasferirsi nel mondo dei grandi per imparare a lavorare, ma questo aveva gravi conseguenze sull’ambiente, perché alcuni settori produttivi rilasciavano nell’aria agenti chimici che modificavano le caratteristiche naturali dell’atmosfera terrestre.

Francesco, inoltre, spiegò ai bambini che desiderava ritrovare la sua amica d’infanzia, per vedere quanto fosse cambiata.

Il mattino seguente il vecchio saggio era in giardino, quando si ricordò che, quando era piccolo, suo padre gli aveva donato una scatola, sulla quale vi era un pulsante e la scritta “premere in caso di necessità” e così lui fece. All’inizio pensava fosse solo una sciocchezza e che non sarebbe accaduto nulla, ma dopo poco tutta la parte di mondo che apparteneva agli adulti divenne bella come quella dei bambini. La Terra ormai era perfetta, perché era stata riunificata!

Francesco si ritrovò, così, nel nuovo mondo, rincontrò la sua amica Gea e, insieme, crearono un parco naturale per proteggere tutte le specie animali e vegetali che l’uomo aveva danneggiato.

Molte volte è importante lasciarsi trasportare dalle emozioni e vivere come farebbe un bambino!

Nel mondo che – “come d’incanto” – Francesco aveva trasformato, tutto era fantastico: vi erano molti animali, compresi quelli prima in via di estinzione, ruscelli cristallini in cui immergersi tranquillamente, fiori ed alberi di ogni tipo. L’erba era verde e le foglie brillavano come smeraldi. Tutto era allegro e gli adulti si dedicavano soprattutto ai bambini e alla protezione della natura.

La Terra è un organismo vivente di grandissima complessità. I continenti e le montagne rappresentano il suo corpo, le acque e i fiumi la sua linfa vitale, i boschi con le sfumature verdi i suoi polmoni, il vento il suo respiro, i fiori i suoi odori e colori. Se una parte di questo corpo soffre, ogni creatura soffre, quindi dobbiamo imparare a rispettare, salvaguardare ed amare il nostro meraviglioso Pianeta.

B
Colosseo devastato dall’anidride carbonica L’arte deve riconquistare la sua centralità per dare un’immagine nuova e sostenibile al mondo; deve favorire lo sviluppo di energie creative, compensare l’alienazione dei prodotti industriali che aumentano i consumi e distruggono “il paradiso” in cui viviamo. Per questo motivo ho deciso di realizzare i miei dipinti con materiali di recupero. Tutti gli elementi vengono cementati su tavola e rifiniti con una mestica speciale composta da colori a tempera, cera d’api, cera di carnauba. Nell’ultima fase sono fissati ad encausto. Oggi vivono sul nostro pianeta miliardi d’individui separati tra loro. Li divide la lingua, la cultura, l’ideologia. Questo crea disordine, divisione, frammentazione sociale, economica ed ecologica. Grandi responsabilità sono del consumismo e dell’egoismo umano che non riescono a raggiungere l’unità di coscienza, d’informazione e d’uguaglianza. “Fortunatamente i Giovani di oggi saranno I Grandi di domani.” (Aldo Ciabatti)

 

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Manuale per il cittadino (im)perfetto

Manuale realizzato dal gruppo degli alunni dell’Istituto di Scuola Secondaria di I grado Margherita di Bari composto da Maria Loreta Berardi (12 anni), Enrico Cappitelli (10 anni), Arcangelo Contrusi (11 anni), Cosimo Contrusi (12 anni), Giovanni Danisi (12 anni), Luisa Driouech (13 anni), Flavio Falcone (14 anni), Marco Mazzone (13 anni), Fabrizio Nitti (12 anni), Adriana Petrera (12 anni), Elisabetta Sorge (12 anni), Greta Zonno (11 anni).

Docenti referenti: Antonella Daniela Agostinelli e Valentina Simone

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CHIIP!!! and Global Warming

di Greta Romualdi, 10 anni, di Moteroni d’Arbia (SI)

Almost every day an article or a story about Global Warming and climate change is written and published, but apparently everybody is still far from understanding the real entity of the problem and nearly nobody is taking action in order to improve the situation and reduce the impact of its life on climate changes.

CHIP!! and Global WarmingIn order to finish the primary years programme at my school, the International School of Siena, my class had to do a project and I choose Global Warming and Climate Change because among my class mates nobody knew about it and nobody cared. I did a lot of research, analysed graphs and charts and I made interviews and questionnaires to roughly 50 people including children and adults and found out that even if a lot of them are worried about this problem, just few are doing something to change the situation.

Climate Change and Global Warming is a gradual increase in the overall temperature of the Earth’s atmosphere generally attributed to the greenhouse effect caused by increased level of Carbon Dioxide, CFCs and other pollutants. Global Warming occurs because humans burn fossil fuels in order to create energy, but they do not think of what the causes will be, so they create Global Warming. And also humans cut down trees – that is called deforestation – but trees breathe Carbon Dioxide and with less trees Carbon Dioxide will unlikely reduce. So the main cause of Global Warming is Carbon Dioxide.

Because of this, Earth is getting hotter and hotter even if we can’t really see the difference. Since 1900 the world has warmed up by around 0.8°C. By the end of the 21st century Global Warming is likely to increase in the Earth’s temperature of around 2-5°C. There is a 75% chance of a 2-3° warming and a 50% chance of a 5° warming. Scientists think and agree that it is going to be a 3°C warming. Winters are getting shorter and mid seasons are disappearing.

When winters are shorter, birds lay eggs in spring earlier. As an example the North American tree swallow lays its eggs nine days earlier than it did 40 years ago. Studies in Europe and North America found out that some migratory birds arrive to their destination about 10 to 12 days earlier than before. All these changes could mean that there is not enough food for every animal.

Climate change affects a lot on migratory birds because they get confused when they have to migrate. So lots of birds arrive before than they used to do a long time ago and they eat all seeds that other birds should eat so that they get extinct because they do not have any more food.

But if the human being can move and adapt elsewhere, what will it happen to animals? Without mid seasons, migratory animals which have their life dependent on season changes, how will they do? Bird habits are changing and migratory ones are really confused, at least younger animal. Experts report that every year flights are anticipated and the main cause is exactly climate changes. Oldest birds keep on having the same habit reaching their destination as usual, younger birds anticipate by more than a month. We assist to a clear acceleration in biological rhythms and young birds reach the perfect shape to face their long journey one month in advance. We actually do not need scientists to discover and monitor this.

I am lucky because I live in a wonderful area in Tuscany, where there is no pollution, there is a lot of green and life is good.

But every year I used to see big storm of birds, group of ducks or herons periodically flying above my head, and today I see them only occasionally. Until two years ago a stork regularly came to my garden to stay for a while and to eat some of the red fishes in my fountain, but I do not see it anymore. Which is good for the red fishes living in the tub, but I begun wondering why. Sometimes it happens to me to see weird coloured birds through my windows. Looking at them closely they are little parrots! The first time I saw them I could not believe it, then I had to convince myself. One of them is so fond of bread crumbs I leave him every morning on my window sill that he became a friend of mine and I gave him the name Chip!

Also interviewing hunters in my area, they say that during the last 2/3 years it is very difficult to see woodcock (a type of bird), or if you see one it is in the wrong period of the year when hunting is forbidden. This is good to me because I do not like hunters killing animals, but it is very bad because it means something is really changing.

It is not just a matter of timing, some migratory birds are following different routes, and for some of them this is a disaster because they do not find the ideal conditions to reproduce or survive.

On top of these, extreme phenomena such drought or floods occur more frequently causing disasters for all animals, sometimes even killing some species as well reported by WWF.

So steps to reduce Global Warming and what we kids could do are:

·        Plant more trees like ask mum or dad if they can plant more little trees

·        Reduce, reuse and recycle

·        Use less hot water

·        Turn off electronic devices when not in use

·        Spread the awareness

·        If there is a school bus, it is better using it rather everyone taking its own car using less fossil fuels

I think they will work and all children should take action to make understand powerful men governing our countries that we are the future and this is our planet, with our animals, and we all do not want they will disappear and we prefer they can live healthy in harmony with human being for a better future.

For adults it is all an economic matter, but at 10 years old when I hear such things I wonder why they do not take care of children interest that will be adult in the future.

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Muoviamoci

di Alessandra Senatore, 10 anni, Marco Calogero, 10 anni, Raffaele Grandinetti, 10 anni, Vittoria Domini, 9 anni, Marianna Giarletta, 11 anni, Anna Chiara Senese, 10 anni, Giuseppe Alexandros Mazzarella, 10 anni, Ginevra Ferrara, 9 anni, Danylo Hordiy Mironov, 10 anni, Giovanna Paolillo, 9 anni, Caterina Pierro, 11 anni, Maria Stella Minieri, 10 anni, Francesco Lancellotti, 10 anni, della IV e V primaria VIII Circolo didattico Don Milani di Salerno, coordinati dalla docente Ida Del Forno.

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“Non esistono più le mezze stagioni”. No, non è più solo un modo di dire, ma un’espressione che indica un’amara realtà: il nostro clima sta cambiando. Gli scienziati affermano che la temperatura del nostro Pianeta sta pericolosamente aumentando provocando, tanto per dirne una, lo scioglimento dei ghiacciai e il pericoloso innalzamento del livello dei mari. Quando, come, dove e perché sta avvenendo ciò? E, soprattutto, chi sta contribuendo, con il proprio comportamento, a far accadere tutto questo?

Ci è stato insegnato che un vero articolo deve rispondere a queste domande… le cinque W, tanto per intenderci. Noi, i piccoli ma grintosi giornalisti di Infocare, cercheremo di farlo.

All’inizio c’era l’effetto serra, cioè un fenomeno naturale che permette all’atmosfera di trattenere l’energia del sole. Fin qui tutto bene. Ad un certo punto, però, e precisamente verso la metà del 1900, questo effetto serra è aumentato a causa dei numerosi gas che l’uomo ha scaricato e continua a scaricare nell’ambiente. Come? Basti pensare ai milioni di macchine che circolano per le strade , ai condizionatori accesi “a paletta” durante l’estate, ai camini delle case, alle ciminiere delle industrie, per capire quanti gas scarichiamo ogni giorno nell’aria. Il risultato è sotto i nostri occhi: la Terra si riscalda sempre di più, la siccità, le alluvioni, gli incendi, l’innalzamento dei mari sono una realtà e, se non corriamo immediatamente ai ripari, le conseguenze dei nostri comportamenti saranno disastrose.

Impariamo, una buona volta, a muoverci con i mezzi pubblici o magari cominciamo ad utilizzare la bici; usiamo elettrodomestici a basso consumo energetico; spegniamo le luci quando non serve tenerle accese; non sprechiamo acqua, rispettiamo l’ambiente… Insomma, non rimaniamo semplicemente a guardare, magari commuovendoci al pensiero di ciò che sta per accadere, ma impariamo a comportarci mostrando di amare il Pianeta in cui viviamo.

La redazione di “Infocare”

 

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#WarmPeopleSustainableDevelopment

di Benedetta Tedeschi, del III A, redazione La Siringa, liceo scientifico G. Alessi di Perugia

«Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale contraria», diceva Newton con il terzo principio della dinamica: questo è nell’ordine naturale delle cose.

L’azione umana più naturale a cui possiamo pensare è quella del respirare; respirando produciamo CO2: questo è nell’ordine naturale delle cose.

Tante altre azioni che compiamo, a dir poco più superflue e “artificiali” del respirare, comportano immissioni analoghe, anzi, ben più consistenti, destinate a stravolgere per sempre il mondo per come lo conosciamo: questo non è nell’ordine naturale delle cose.

 Emergenza ambientale globale: come risponde il mondo?

Parigi COP21 è stata un’esperienza internazionale ineludibile, foriera di assolute novità e di proposte trasversali che hanno portato ambiziosamente alla ribalta, tra gli altri, il tema dei cambiamenti climatici e del loro impatto sulla popolazione mondiale.

La conferenza è approdata ad un accordo globale sulla limitazione delle cause antropiche dei cambiamenti climatici e il testo ha registrato il consenso dei rappresentanti delle 196 parti partecipanti.

Quale l’obiettivo comune?

Limitare il riscaldamento globale a meno di 2 gradi Celsius (° C) rispetto ai livelli pre-industriali.

Il tema dei cambiamenti climatici è assai dibattuto a tutti i livelli della conoscenza: dalle scuola elementari dove mastre e maestri cercano di istruire all’ecologia, fino all’Università dove si studiano le cause e le concause, nonché gli effetti, di questi stravolgimenti ambientali, così determinanti per la vita dell’uomo.

Connessione uomo-cambiamento climatico: come affrontare l’argomento?

Intervisteremo il Professor Giovanni Maria Perfetto De Santis, Ordinario presso l’Università degli Studi di Perugia per l’insegnamento di Geografia Umana e discipline affini.

L’attività scientifica del Professor De Santis si è sviluppata attraverso l’analisi di molteplici questioni legate alla geografia, di cui ha evidenziato in particolare le relazioni che si instaurano nel rapporto uomo-ambiente.

univ perugia

Professor De Santis, prima di tutto, come spiegherebbe il concetto di “geografia umana” e come inserirebbe nella disciplina i cambiamenti climatici?

 La geografia umana si occupa della distribuzione dell’uomo nello spazio e tratta le relazioni tra quest’ultimo e l’ambiente: l’essere umano è un qualcosa che va definito, prima di tutto, scientificamente, per essere messo a sistema con gli altri fattori che concorrono con la vita sulla terra, altresì l’ambiente, va qualificato e, nella fattispecie lo chiameremo “motore dell’evoluzione”. Trattando del rapporto tra uomo e ambiente ci sono un’infinità di implicazioni: una di queste riguarda, appunto, la tutela del territorio e tutto ciò che ad esso è affine (clima, guerre, fattori accidentali di varia natura più o meno interdipendenti dall’attività umana).

Un esempio particolare di variazione climatica è l’effetto serra, come lo definirebbe, scientificamente? È un qualcosa che influisce negativamente sull’attività umana o no?