L’acqua e gli elefanti (1955)

Racconto breve, con introduzione, di Mattia Filardi, V primaria A, “Guglielmo Marconi” di Lauria (Pz)

L’acqua è un liquido inodore, ma è importantissima per l’uomo. Purtroppo ci sono nazioni del mondo che bevono “ acqua brutta” , cioè non potabile. Noi la sprechiamo e loro neanche ce l’hanno. Il petrolio è una sostanza molto pregiata e c’è n’è pochissima al mondo e l’acqua potrebbe diventare la stessa cosa. Si potrebbe anche combattere per questo , non bisogna sprecarla. Alle nazioni che sprecano questa utilissima sostanza ho voluto dedicargli questa storia: C’era una volta una famiglia di elefanti che vivevano vicino ad un fiume. Per loro l’acqua era una cosa qualsiasi: ci giocavano, creavano miscugli, la schizzavano sugli animali, facevano battaglie, e ci buttavano alcune sostanze nocive . Un giorno, però, andandola ad assaggiarla si resero conto che aveva un sapore strano . Loro erano i colpevoli e gli altri animali lo sapevano. I poveri elefanti erano a disagio e quel piccolo fiume era diventato una discarica: spazzatura, liquidi tossici, carta …

Loro dovevano salvarla e si misero subito al lavoro .

Ogni giorno morivano molti pesci e arrivavano tantissime proteste da tutti gli animali . Recintarono tutto e chiamarono l’Elefantindustria per avviare i lavori . Levarono tutte le sostanze brutte e aspirarono carte, metalli, pezzi di legno che si erano depositati sotto al fiume . Tutto ritornò alla normalità . La polizia di Elefantulopola  fece chiudere  le fabbriche così l’acqua non si poteva inquinare . Il mondo ritornò come prima . Loro capirono lo sbaglio che avevano fatto e dissero a tutto il mondo che l’acqua è una sostanza importantissima e non va sprecata .



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