Eco-energia, l’Europa punta sul mare (3645)

Sfruttare la forza del mare per produrre energia? Ormai è realtà.  In Europa una serie di progetti pilota già operativi indicano la strada per sfruttarela forza delle maree, delle correnti, delle onde. E proprio dalle onde arriva il maggior potenziale energetico delle acque europee: entro il 2050 il mare potrebbe fornire il 15% dell’energia impiegata sul continente.

La Road Map Europea dell’Energia Oceanica 2010-2050, pubblicata dall’Associazione Europea dell’Energia Oceanica, traccia un quadro della situazione di un settore che potrebbe seguire come evoluzione quello dell’eolico offshore. Secondo le proiezioni dello studio, politiche adeguate di sostegno, con aiuti allo lo sviluppo del settore e l’eliminazione degli ostacoli tecnici e pratici, potrebbero portare ad un’impennata nella produzione di energia marina dal 2020 al 2050.

La potenzialita’ e’ di passare da 3,6 GW, previsti nel 2020, a 188 GW nel 2050 con installazioni lungo le coste dell’Oceano Atlantico del Mare del Nord e del Mediterraneo. Un tale sviluppo permettera’ di soddisfare il 15% del consumo energetico europeo, pari ad un valore di 15 miliardi di euro l’anno. Interessanti le ricadute sul fronte occupazione: l’evoluzione del settore dell’energia marina potrebbe garantire, tra quarant’anni, 470 mila nuovi posti di lavoro. L’Associazione Europea dell’Energia Oceanica sollecita la creazione di una Piattaforma strategica e di una Iniziativa Europea Industriale per focalizzare sforzi e impegni di industrie, organismi pubblici e privati e sviluppatori tecnologici. Il mercato, sostiene l’Associazione, è ormai maturo. Si deve ora passare alle installazioni dimostrative ai progetti precommerciali e po alla commercializzazione.

Intanto alcuni paesi hanno già scommesso sull’energia del mare. Nei suoi obiettivi nazionali  la Gran Bretagna ha previsto di produrre dalla potenza marina 2 GW di energia Nel 2020. L’Irlanda programma di poter contare su 0,5 GW, la Francia su 0,8 GW, il Portogallo su 0,3. La Spagna ha come obiettivo lo 0,1 GW di energia marina nel 2010 e, a partire dal 2015, altri 0,5 GW. Dallo studio non risulta  in previsione alcuna produzione di energiamarina nel nostro paese (fonte: ANSA).



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