L’eco allevamento di un baby-imprenditore (6902)
di Martina Cavallaro
I giovani sono il futuro. Matteo ha 15 anni. Mentre molti pensano che i ragazzi della sua età passino il pomeriggio a giocare ai videogiochi o fissi davanti allo schermo del computer, lui aiuta il suo vicino nella cura dei cavalli: il suo amore per questi animali lo accompagna fin da piccolo e questa passione traspare ogni volta che parla del suo progetto. Il suo sogno nel cassetto è infatti quello di avere, un giorno, un allevamento tutto suo. Non un allevamento qualunque, ma uno ideato da lui e per lui.
Non ha lasciato nulla al caso: la scelta dei materiali, la disposizione degli ambienti, il loro riscaldamento sono tutti frutto di una scelta ragionata. Oltre alla spazio calcolato per il maneggio, ben 2 ettari sono destinati all’allestimento di un campo fotovoltaico da cui ricavare parte dell’energia necessaria per far funzionare gli impianti della struttura; altra ancora verrà ricavata invece dai pannelli posizionati sui tetti delle stalle, meticolosamente disegnate anch’esse e rigorosamente rivolte verso sud.
Ciò che Matteo Morigi di Ravennai tiene infatti a precisare è che neanche un briciolo di combustibile fossile verrà bruciato e che tutto il suo allevamentofunzionerà solo ad energia pulita. Il suo concetto di sostenibilità non si ferma però al solo utilizzo di energia rinnovabile ma anche, e soprattutto, al risparmio e a alla buona gestione: tutta l’energia prodotta in più verrà infatti convogliata in degli accumulatori e rivenduta all’ENEL; inoltre il nostro piccolo allevatore ha notato che la canna palustre che cresce nelle sue zone, quelle del ravennate, è un ottimo isolante che tiene caldo d’inverno e mantiene fresco d’estate; in questo modo si riuscirebbero a climatizzare ambienti che, come le stalle, richiedono una temperatura costante.
Il suo progetto di allevamento sostenibile lo ha portato a vincere il soggiorno alla DreamerSchool della Fondazione Color Your Life, la scorsa estate. E’ lì che lo abbiamo incontrato, noi Giornalisti Nell’Erba. Non ha lasciato nulla al caso, il giovanissimo selezionato da William Salice, l’inventore dell’Ovetto Kinder che ha fondato l’associazione la cui mission è quella di accompagnare i giovani di talento nel cammino della loro vita.
Molti potrebbero dire che queste sono le utopie di un ragazzino; ma Matteo sembra avere le idee chiare e ha già i suoi piani per il futuro: “Sarebbe bello entrare nella facoltà dell’Università di Ferrara di veterinaria, uscire con un buon punteggio e poi costruire questo progetto”. Nel frattempo continua a fare pratica accudendo i cavalli del suo vicino, presenziando a fiere e manifestazioni zootecniche e studiando, come ogni suo coetaneo, magari facendo merenda ogni tanto con il miele che produce da solo con le sue api.
Martina Cavallaro
(coordinatrice gNe Lombardia)
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