Possiamo sprecare parole e occasioni, ma non l’acqua (925)

Articolo di Angelica Lourdes Montone e Valentina Ricco, I media C, Ist. Luigi Guercio di S.Maria di Castellabate (Sa)

Gli allarmi lanciati dalle organizzazioni mondiali ci portano a riflettere sullo spreco dell’acqua nel mondo. Quando noi tiriamo lo sciacquone l’acqua dove va a finire? L’acqua è di tutti ma noi dove l’andiamo a procurare? Chi ce la porta a casa ?

Noi dobbiamo imparare ad usare l’acqua con intelligenza e a non sprecarla. Per ridurre lo spreco dobbiamo pensare alle politiche agricole su scale globali, ad esempio favorendo la coltivazione nelle  aree dove piove di più, e dove c’è minor necessità di irrigare, oppure favorendo alcune colture che hanno bisogno di poca acqua. Bisogna al più presto razionalizzare l’uso di questa risorsa, se non vogliamo avere un mondo arido. E se non vogliamo che il valore crescente dell’acqua, la sua qualità e la sua quantità, la avvicinino al petrolio.

La parola chiave deve essere razionalizzare l’acqua: in questo modo noi potremmo evitare conseguenze drammatiche per il pianeta. Se riflettiamo bene l’elemento della vita quotidiana è l’acqua. L’acqua ci è così familiare che spesso ci si dimentica la sua importanza ed originalità. Si deve alle sue proprietà fisiche e chimiche molto particolari, il suo ruolo fondamentale sia nella biosfera che nella litosfera, che modella continuamente. Senza l’acqua, la Terra non sarebbe altro che un astro morto, simile alla luna.

Benché sia apparentemente inesauribile, è tuttavia distribuita in modo molto diverso tra le regioni e secondo le epoche.  Fin dai tempi più remoti, l’uomo ha dovuto risolvere il problema dell’alimentazione in acqua, effettuando dei lavori idraulici quando le risorse di acqua erano insufficienti o troppo irregolari.

Il problema dell’acqua è, attualmente, lontano dall’essere risolto. Rappresenta ancora, sul piano delle risorse, la preoccupazione maggiore di numerosi stati, e non solo di quelli  nelle regioni più aride. Si ricercano continuamente nuove sorgenti di acqua potabile nella maggior parte dei paesi europei: la richiesta dell’industria si affianca a quelle dell’agricoltura, della consumazione domestica e della produzione di energia, al servizio di un’umanità in piena esplosione demografica. La disponibilità idrica più elevata è in America latina mentre quella più ridotta è nell’Africa del Nord e nel vicino Oriente.



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