Arte, terra, uomo, cosmo per “Ossidiana” alla CO2 di Roma (7014)

“L’ossessione per la percentuale oscura, mai del tutto indagabile dalle leggi scientifiche, si concentra in un nucleo di ossidiana, vetro lavico di colore nero, polo di attrazione magnetica di masse celesti e di pellegrinaggi umani”. Questa la prima frase della presentazione alla stampa della mostra “Ossidiana”, appunto, personale di Marco Morici e Ignazio Mortellaro alla CO2 di via Piave a Roma.

Il progetto espositivo, a cura e con testi di Cornelia Mattiacci, nasce con l’intenzione di proporre per la prima volta a Roma i due giovani artisti che lavorano insieme dal 2009 e che spesso si sono confrontati con sperimentazioni video e la bidimensionalità delle opere su carta. La mostra alla CO2 propone una selezione di lavori dei due artisti e un’installazione concepita e realizzata da entrambi appositamente per lo spazio. Il progetto ha inteso unire la materializzazione del lavoro ipsografico delle cartografie di Mortellaro all’indagine sull’uomo, sulla terra e sull’oscurità dell’universo di Morici.

Un mostro metallico che fluttua nel centro della galleria attende l’osservatore silenziosamente e si relaziona con un nucleo di ossidiana, minerale riconducibile alla materia appartenente alla crosta terrestre, all’organo umano ed all’oscuro territorio cosmico. Le schegge di ossidiana fin dal passato erano note per la loro estrema affilatura ed allo stesso tempo fragilità.

La relazione tra i lavori dei due artisti è innescata dalla dipendenza magnetica tra i due corpi: un mostro tridimensionale che vivifica il bestiario geografico di Ignazio Mortellaro, ed il minerale vulcanico, misterioso catalizzatore della poetica di Marco Morici.

“Motherland”, tema della X edizione del Festival Fotografia, si ricollega all’intento dei due artisti di indagare gli aspetti del como nella sua interezza in relazione con il mondo in cui viviamo attraverso i materiali che lo costituiscono.


“Non vedi ora, sebbene una forza esterna sospinga

Gli uomini e li sforzi a muoversi contro voglia e li trascini

Precipitosamente, c’è tuttavia nel nostro petto qualcosa

Che può ribellarsi e resistere”

(Lucrezio, De Rerum Natura, II, 277-80)

L’uomo come errore nell’ordine naturale, creazione della natura alla stregua deli animali, condivide nella sua natura lo stesso carbonio delle stelle, ma nel suo cuore porta con se tutta la nostalgia degli astri, sentendone un’oscura mancanza.

Nonostante l’essere umano venga trascinato da moti immensi e crudeli, una forza in lui non può fare a meno di trascendere il suo stesso limite, de-siderare l’eterno, tornare ad implodere in un minerale.

Da qui la volontà di moltiplicare e dilatare le percezioni e di fissare in un’immagine o in una mappa, il desiderio e l’illusione di dimenticare se stessi per occuparsi delle masse barioniche della terra e delle energie oscure dell’universo.

Marco Morici fotografa los trato superficiale che ricopre la crosta terrestre, il suolo nella sua componente minerale, liquida e gassosa, e ad esso sovrappone campi stellari.

Ignazio Mortellaro libera dalle asettiche carte territoriali i soggetti di un bestiario che giacevano mimetizzati tra le curve di livello a descrivere valli e crinali.

La galleria diventa allora una cassa di risonanza di questi moti.

Le ricerche individuali dei due artisti si incontrano nella realizzazione di una grande bestia di stringhe metalliche che fluttua nello spazio, domata dall’attrazione magnetica di un nucleo di ossidiana.

Ossidiana è il titolo di questa mostra ed è anche la meta reale e immaginaria a cui tendere il desiderio e il terrore dell’oscuro.

Un vetro vulcanico nero la cui formazione è dovuta al rapido traffreddamento delle lave di ossidiana erano gli amuleti egiziani in forma di scarabeo, le lame delle armi atzeche, le punte dei bisturi dei chirurghi.

Qui la pietra non vuole essere altro che se stessa, affidandosi alla personale fantasia di cui le si avvicina, di volerle attribuire o meno una carica suggestiva, di farne motore immobile delle bestie che le gravitano attorno.

Cornelia Mattiacci

Per vedere le foto al vernissage:  http://www.ilrefuso.com/arte-e-spettacolo/ossidiana-alla-co2-di-roma-arte-terra-universo

CO2 – via Piave, 66 Roma

Durata Mostra: dal 14 ottobre al 26 novembre

orari: lun/ven 11>19 | sab 16>19 | ingresso libero

info: +39.06.45471209 – info@co2gallery.com, www.co2gallery.com


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