Auto elettriche, perché sceglierle? I progetti del CNR- ITAE (6890)

di Andrea Sorrentino

Come ormai dovrebbe essere noto a molti il trasporto su gomme contribuisce al circa 70% del totale di emissioni di anidride carbonica. Mentre le auto elettriche ridurrebbero le emissioni e già questo potrebbe essere un valido motivo per sceglierle, ma non è l’unico. Infatti ci sono anche sostanziali motivi economici e politici, come il fatto che piacciano sempre di più ai consumatori e di questo anche i grandi costruttori di automobili se ne stanno accorgendo. Per capire maggiormente questo fenomeno in crescita, che in Europa- a differenza degli altri continenti- avviene solo da quattro o cinque anni, basta solo vedere l’aumento delle pubblicità televisive a riguardo. Tuttavia c’è la necessità di trovare un escamotage per rendere il prodotto delle auto elettriche ancora più commerciale. “Non solo va cambiata la tecnologia dell’auto, ma anche la mentalità di chi la guida” a sostenerlo è l’Ingegnere Vincenzo Antonucci responsabile del gruppo di ricerca Sistemi per le Tecnologie Energetiche- SYS- dell’ Istituto Tecnologie Avanzate per l’Energia(ITAE)del Consiglio Nazionale delle Ricerche(CNR).

Per una corretta scelta del veicolo ci sono tre parametri determinanti: a) le emissioni, b) l’economia del carburante, il quale se presenta un costo eccessivo non porta molti benefici o vantaggi, infine l’economia dell’auto.

In un’auto elettrica si possono aggiungere, visto che ha elettricità a bordo, ulteriori applicazioni e tecnologie. E questo rappresenta un altro vantaggio non indifferente per sceglierle.

I progetti del CNR presentano un motore a idrogeno con celle a combustibile, le quali sono un meccanismo elettrochimico che permette di avere elettricità da elementi semplici e presenti in natura, senza l’utilizzo di combustione. Attualmente il CNR preferisce l’utilizzo di batterie a ZEBRA (acronimo inglese Zero Emission Battery Research Activities). Esse, oltre ad essere un importante vanto italiano, non soffrono né le alte temperature né quelle basse. L’ITAE , dedicato a Nicola Giordano che ne è stato il promotore, è stato fondato nel 1980. Il compito di questo centro è “sviluppare e promuovere tecnologie e processi energetici innovativi a basso impatto ambientale, mediante l’uso di sorgenti energetiche di natura fossile e rinnovabile” e in particolare quello del gruppo SYS è quello di sviluppare “sistemi basati su celle a combustibile, batterie e supercapacitori per la generazione di corrente nel settore stazionario e mobile”. Il responsabile di questo gruppo di ricerca ci ha rilasciato un’intervista.

Ingegner Antonucci, cosa si può fare per aumentare l’autonomia delle auto elettriche?

Si stanno facendo miglioramenti per cercare di ricaricare le batterie e bisogna continuare a lavorare sul tipo di batteria.

Il problema dei distributori?

E’ un falso problema, perché basta avere un apparecchio per applicare l’elettrolisi e l’idrolisi

Nella sua relazione ha accennato all’importanza del bike e car sharing e che cosa pensa degli eco-scooter?

Ne sono estremamente innamorato. Come CNR abbiamo realizzato bici elettriche che hanno un’importanza enorme sull’aria delle città e vengono soprattutto utilizzate nelle realtà più piccole. Stiamo lavorando a delle bici a celle combustibile che sono adatte per tutti.

A Roma, però, non è molto presente il bike sharing anche per la conformazione geografica del luogo

Sono stato di recente a Montreal che ha un bike sharing molto importante. Si potrebbe risolvere il problema facendo bici elettriche e ci sarebbe un maggior utilizzo.

C’è gente che sta andando ad investire, ma noi applichiamo tecnologie estranee come ad esempio quelle giapponesi. E’ tutta una corsa ad inseguimento.


Andrea Sorrentino

17 anni, red. Centrale gne



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