Le onde elettromagnetiche(9679)

venerdì, maggio 3rd, 2013 (9679)

Inchiesta dei “redattori” della II C della scuola media Don Milani di Monte Porzio Catone (Rm), referente prof.ssa Giuditta Iantaffi

 


 

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Naturarispettiamola, il sito(9674)

martedì, aprile 30th, 2013 (9674)

Sito web di Claudia Cusimano, 11 anni, di Palermo.

  NATURA RISPETTIAMOLA

 

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Ho piantato un seme…(9669)

martedì, aprile 30th, 2013 (9669)

I due blog delle quarte della Primaria I.C. Giovanni XXIII di Terranuova Bracciolini (Arezzo), guidate dal docente di scienze Olivier Turquet.

  I SEGRETI DELLA NATURA della IV D

 

  TUTTO CON UN SEME della IV E

 

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Taranto-Brasile, da solo a remi: “il coraggio di cambiare”(9664)

lunedì, aprile 22nd, 2013 (9664)

Intervista di Bianca Attiani, 14 anni, e Caterina Stacchiola, 15 anni, di Roma,  a Giovanni Altavilla.

L´ho detto a me stesso, ad alta voce, per essere sicuro che la mia parte più razionale avesse sentito.
L´ho ribadito affinché il mio corpo accettasse la decisione e smettesse di tremare.
E poi ancora una volta, per farmi coraggio e riprendere a respirare.
È iniziata così la mia avventura attraverso l´Oceano Atlantico…
Una traversata in barca a remi da compiere in solitaria, senza scali e senza assistenza.
Partirò dal Salento e cercherò di approdare in Brasile.
Sopravviverò bevendo acqua di mare filtrata, nutrendomi di pesce e cibi liofilizzati.
Vivrò di albe da sogno, tramonti mozzafiato e cieli stellati che solo l´Oceano e le sue notti buie possono concedere.
Dovrò sopportare la solitudine, la fatica, le ferite alle mani e le piaghe.

Così scrive sul suo sito Giovanni Altavilla, salentino di 31 anni che ha trovato il “corraggio di scegliere di cambiare vita, d’inseguire la propria natura e i propri sogni, il coraggio di sbagliare”, e che sta per partire con una barca a remi di 7 metri per un viaggio di 10 mila km di mare da solo. Salperà da Taranto quest’estate ed ha un continente da raggiungere, l’America Latina.

Come ti è venuta l’idea di affrontare questo viaggio ? non hai paura? (altro…)


Una tonnellata di pannolini a bambino (in discarica)(9661)

lunedì, aprile 22nd, 2013 (9661)

Alle olimpiadi della matematica sostenibile, i ragazzi della 3B di Marano Lagunare si presentano con un’inchiesta speciale sul calcolo dell’impatto ambientale dei pannolini usa e getta rispetto all’uso dei lavabili. Una tonnellata è il peso dei pannolini usa e getta (in discarica) nei tre anni di uso medio di ogni bambino. Per una media di 13 nuovi nati nel comune di Marano Lagunare (UD), si spendono 1000€ collettivi in più solo per gestire lo smaltimento dei pannolini. Se invece si usassero i lavabili (25 bastano per un bambino fino allo “spannolinamento” e possono essere riusati per i fratellini e le sorelline, contro i 6000 procapite usa e getta), mamma e papà risparmierebbero circa 2000€.

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Il “modello astronauta” e l’utopia ecologica possibile(9614)

domenica, aprile 14th, 2013 (9614)

Da Berlino, l’articolo di Lorenzo De Donato, 22 anni, di Salerno.


Mare che insegna(9609)

giovedì, aprile 11th, 2013 (9609)

Articolo-intervista di Alice Attiani, 16 anni, di Roma.

Menopermenofapiù, l’economia del marinaio. All’inizio non capivo proprio il senso del tema di Giornalisti Nell’Erba 7. Ho pensato al mare, ed era lontano anni luce dai quaderni di matematica. Il mare è l’estate, la barca, il sole, i tuffi, la vela. Cosa c’entrano le equazioni con l’ambiente? Menopermenofapiù: sottrarre, togliere, eliminare è positivo. Il mare in effetti lo insegna: meno cose ci sono in barca, più la barca è sicura. Meno cose ci si porta dietro, più si capisce quali sono quelle essenziali. Ho chiesto aiuto al Contrammiraglio Andrea Fazioli, della Lega Navale Italiana. Ho colto l’occasione, poi, per affrondire con lui la questione.

Che c’entra la barca con Menopermenofapiù, secondo lei?

Anche dal punto di vista algebrico, dal prodotto di due entità negative scaturisce un risultato positivo, in maniera molto simile a ciò che avviene in barca, dove il rispetto per le regole e per gli altri ci aiuta a superare i difetti e le debolezze nostre e sopportare quelli altrui, dando come risultato un equipaggio efficiente ed affiatato e, di conseguenza, una barca che va…..

Quali sono le cose essenziali in una barca?

Su qualsiasi tipo di barca sono essenziali, o meglio fondamentali, il Comandante e l’equipaggio. Il Comandante può essere chiamato in molti modi (Skipper, timoniere, padrone, nocchiero….), ma resta sempre la figura centrale, quello cui fanno capo tutte le responsabilità ed il compito di guidare il proprio equipaggio. Questo deve essere addestrato, affiatato e rispettoso delle regole e delle gerarchie, a volte non scritte, che ci sono in barca.

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La voce del mare che brontola(9606)

martedì, aprile 9th, 2013 (9606)

Inchiesta speciale di Sofia Leonardi, 7 anni, di Livorno

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Reportage da Valle Felice: difendere la natura e la vita(9591)

martedì, aprile 2nd, 2013 (9591)

Articolo della IV primaria C dell’Istituto Principe di Piemonte – Vitrioli di Reggio Calabria, coordinati da Maria Spagnolo e Daniela Vincenza Iacopino

 


 

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Il 4-4-2 del cambiamento(9579)

martedì, aprile 2nd, 2013 (9579)

Articolo di Viola Poggetti, 22 anni, di Colle Val D’Elsa (Siena)

Nam simul ac species patefactast verna diei
et reserata viget genitabilis aura favoni,
aeriae primum volucris te, diva, tuumque
significant initum perculsae corda tua vi.

Non appena appare la vista di un giorno di primavera
e dischiusa si diffonde la brezza fondatrice di Favonio,
dapprima gli uccelli dell’aria annunciano te, o dea,
e il tuo arrivo, colpiti nel cuore dalla tua forza.

(De Rerum Natura, Libro I, Inno a Venere,Lucrezio)

Lucrezio descrive la natura come una forza, qualcosa di impossibile da placare, però quando mai un uomo si è arreso a ciò?
Ogni essere umano in ogni periodo storico ha sempre cercato di modellare, modificare o cambiare del tutto quello che ci ha dato la natura. (altro…)