My future(9460)

martedì, marzo 26th, 2013 (9460)

Rivista specializzata in menopermenofapiù, realizzata interamente (e a mano) da Francesca Zanobbi, 14 anni, di Grottaferrata.


cod. concorrente 1503184801


recycle is the way(9458)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9458)

Video di Odo Paganelli, 16 anni, di Bologna, attualmente al Lycée Jean Monnet di Blanquefort – Bordeaux

cod. concorrente 2103141815


Menopermeno…(9455)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9455)

Video realizzato da Gianmarco Orlandi, 12 anni, Sara Di Rocco, 13 anni, Giulia Reale, 12 anni, Michele Blasco, 12 anni, Giulia Centioni, 13 anni, della II media A dell’Istituto E. Fermi Don Milani di Monte Porzio Catone, coordinamento della professoressa Roberta Gnagnarini

cod. concorrente 2001152736


Decrescere_crescere(9453)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9453)

Video di Chiara Candidi, 12 anni, Camilla Ciotti, Iljona Marku, Federico Terenzi, 12 anni, Rebecca Valletta, 12 anni, della II media A del E. Fermi Don Milani di Monte Porzio Catone (Rm), coordinamento della professoressa Roberta Gnagnarini

cod. concorrente 2002250845


Lontano dai porti… che bello sentire il rumore del mare e del vento(9451)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9451)

Intervista creativa con Mauro Pandimiglio, velista ed educatore di mare, realizzata dai bambini della I primaria C dell’Istituto Comprensivo Via G. Messina di Roma, coordinamento Paolo Aghemo e Carla Vergine

QUI la storia pubblicata su storybird

Qui sotto le illustrazioni ispirate dai racconti di Mauro

 

Lontano dai porti � bello sentire solo il rumore del vento e del mare – Created with WeVideo from Paolo Aghemo on Vimeo.

cod. concorrente 1502082942


I semi magici e Scivolalbero(9449)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9449)

Storia inventata ed illustrata, commentata e discussa dai bambini della I C della Primaria dell’Istituto comprensivo Via Giuseppe Messina di Roma, coordinati da Paolo Aghemo e Carla Vergine.

QUI il link alla storia pubblicata su storybird.

Qui sotto un po’ di illustrazioni dei semi magici.

 

Qui sotto invece una raccolta di illustrazioni  di “Frutta e verdura che mangiamo. Il cibo che ci piace”.


cod. concorrente 1502082942


Menopermenofapiù, in Puglia(9447)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9447)

Inchiesta/magazine  degli alunni della redazione Parola nostra dell’ I.C.- scuola secondaria- di Bovino. Il lavoro partendo da una riflessione generale sul sistema capitalistico e sulla cultura consumistica, e per contro sui temi dell’ essenzialità, dello sviluppo sostenibile, dell’ efficienza energetica, analizza il territorio di appartenenza come esempio di cultura ed economia del contadino.

 

cod. concorrente 1902185619


Anche nella vita meno per meno fa… più(9443)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9443)

Introduzione ed Articolo di Aureliana La Pusata, 15 anni, della V ginnasio A dell’Istituto Falcone di Barrafranca (Enna)

–        Io mi chiamo G

–        Io mi chiamo G

–        Non hai capito, sono io che mi chiamo G

–        No, sei tu che non hai capito, mi chiamo G anch’io

–        Ah. Il mio papà è molto importante.

–        Il mio papà, no.

–        Il mio papà è un imprenditore di una grande azienda agricola.

–        Anche il mio papà è un imprenditore, di una piccola azienda agricola che produce in Biologico.

–        La mattina il mio papà prende il suo Suv e in tre ore è in azienda.

–        La mattina il mio papà, esce di casa ed è già a lavoro. (altro…)


Tutto fa brodo(9441)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9441)

Inchiesta di Rebecca Vitelli, 18 anni, di Carpineto Romano,

L’Ultental, o Val d’Ultimo, è una valle, a pochi chilometri da Merano, lunga 40 km, nella zona occidentale dell’Alto Adige, che, come tutte le vallate tirolesi ha prati verdi, boschi fitti, alte montagne e soprattutto antichi masi, proprietà fondiarie connesse con l’allevamento del bestiame. Nel cuore di questo paradiso però, alla fine degli anni ’80, venne costruita una diga che spazzò via molti ettari di terreni agli abitanti e sommerse diverse case e alcuni tra i più bei masi, per un totale di 32 aziende. Ma da questa sciagura, come un fiore nel deserto, è sbocciato il progetto “Sopravvivere a misura d’uomo di Val d’Ultimo”, su idea di Waltraud Schwienbacher, la titolare del Maso delle Erbe Wegleit. Con la costruzione della diga ha perso 9 ettari di terreno coltivabile e circa 7 ettari di bosco, oltre a casa e fienile. Per avere nuove entrate Waltraud, il cui nome significa “colei che non teme di andare nella foresta”, accortasi che bisognava cambiare qualcosa, cominciò a coltivare erbe in estate, che ora sono il suo guadagno principale, e a lavorare la lana in inverno. Lana che, suo marito e il figlio tessono al telaio per circa 3 mesi e poi lei colora con radici, erbe e cortecce, creando così dei graziosi vestiti. A causa del lievitare dei prezzi, i contadini non potevano più vivere nei piccoli masi rimasti e, costretti a spostarsi, dovevano andare a lavorare fuori e, questa tradizione sarebbe in breve scomparsa. (altro…)


Perchè diventare vegetariani(9438)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9438)

Intervista con Margherita Hack, pubblicata su un periodico (testo di Cinzia Cinque), con la collaborazione di Carlo Maria Guerzoni, 12 anni, di Milano.

Mangiare verde è una scelta legata a ragioni di salute ma anche etiche. Perché comporta
il rispetto degli animali. e il loro diritto di non soffrire. Ce lo spiega una scienziata famosa
in un libro che scuote le coscienze. Comprese quelle dei carnivori convinti

Sono carnivora dall’età della ragione. Da quando cioè il desiderio di riconquistare la taglia 40-42 prima della maternità-killer-del-girovita mi ha fatto scoprire le potenzialità della bistecca in termini di praticità (la prepari velocemente a casa e la trovi, in versione più o meno pregiata, nel primo bar sotto l’ufficio), di utilità (i regimi proteici, dal punto di vista calorico, sono vincenti) e anche di gusto. Sì, perché, dopo un’infanzia da denutrizione (detestavo insieme alla fettina anche tutto il resto) e un’adolescenza e giovinezza “ipercarboidratica”, quando compensavo la voglia d’amore e l’ansia da prestazione universitaria con overdosi di pasta, pane e cioccolato, ho scoperto che la carne mi piace e non mi stufa: confesso che insieme all’insalata è il mio piatto preferito. O forse lo è stato. Perché da quando – al fatidico giro di boa dei 30 – ho reintrodotto ufficialmente entrecôte & co. nella mia piramide alimentare sono passati oltre 15 anni. Un’era geologica per quel che riguarda la società, sempre più sensibile a temi come il benessere individuale e collettivo, la sostenibilità, l’ecologia. Ma un’eternità anche dal punto di vista del mio personale vissuto: ho dovuto fare i conti con il cancro che ha colpito la mia famiglia. E che mi ha portato a pormi delle domande. Perciò, nella speranza di trovare anche delle risposte, ho scelto di indagare il tema del vegetarianesimo, intervistando Margherita Hack, astrofisica e divulgatrice scientifica, sugli scaffali con il suo Perché sono vegetariana (Ed. dell’Altana, e 12). 125 pagine da leggere tutto d’un fiato, che fanno luce su un argomento difficile e dibattuto, ben oltre il discorso alimentare, e ci spingono a riflettere sulle scelte dell’uomo. E sul futuro dell’intero pianeta.

Professoressa Hack, secondo il rapporto Eurispes 2011 in Italia i vegetariani sono circa 6 milioni, destinati ad aumentare.
Un fenomeno di moda o un’esigenza sempre più sentita? (altro…)