Le grandi aziende vogliono romperci il cellulare(11971)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11971)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Marco Zuaro – III C media Istituto Comprensivo Don Milani, Monte Porzio Catone

La durevolezza dei prodotti della nostra quotidianità è sempre minore.

 

 

Cos’è l’“obsolescenza programmata”? Questa parola così difficile ci dice in sostanza che le aziende realizzano dei prodotti che sono destinati sin dall’inizio a danneggiarsi e rompersi. Come dice Sergio Ferraris, direttore del giornale QualEnergia, “nella storia l’utilizzo degli oggetti prevede che essi si consumino, ed è l’essenza stessa degli oggetti. Ma che si consumino in maniera naturale…” (altro…)


L’inquinamento(11967)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11967)

WORKSHOP – Si fa resto a dire green

Giorgia Dell’Otto – IIA  I. C. Don Milani,  Monte Porzio Catone

L’inquinamento è l’introduzione di sostanze tossiche e nocive nell’ambiente. Nell’aria, per esempio, si possono trovare sostanze tossiche provenienti dalle industrie chimiche; nell’acqua possiamo trovare invece petrolio o detersivi e nella terra sono presenti plastica e detriti che faranno fatica a deteriorarsi per anni o che non riusciranno mai a farlo.

Ma perchè siamo arrivati a queste condizioni? E come possiamo migliorare? Si è arrivati a questi alti livelli di inquinamento perchè l’uomo non pensa abbastanza alle conseguenze delle proprie azioni sporcando l’ambiente con sostanze inquinanti, ma si può migliorare imparando a rispettarlo con un po di senso civico e educazione ambientale che purtroppo la maggior parte di noi non ha per disinteresse e mala informazione.

Ci potrebbe aiutare la diffusione della raccolta differenziata con cui potremmo dividere i rifiuti per genere e poi riciclandoli, quegli stessi rifiuti ci darebbero altri materiali utili. Un’altro modo per aiutare l’ambiente sarebbe quello di usare prodotti di natura biologica come quelli per l’igiene personale (bagno schiuma, shampoo,creme ecc..); mangiare cibi biologici (coltivati in terre non inquinate da discariche per esempio o altro e concimati con fertilizzanti naturali); indossare vestiti creati con fibre naturali (cotone,seta e lana). Secondo me l’uomo pensa ancora troppo poco alle condizioni dell’ambiente e non fa abbastanza ancora per bonificare i territori inquinati pensando così di avere un futuro migliore. “Noi siamo quello che mangiamo” ed è per questo che tante malattie sono aumentate negli ultimi tempi. Quindi aiutare ad avere un ambiente più pulito non può che essere un vantaggio per tutti.

cod. conc. 1604133959


Impatto ambientale, cos’è?(11963)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11963)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Marco Tabarri, Filippo Di Giulio, Christian Cerquetti, Mauro Ferru – I E scuola media Ist. Compr. Frascati via D’Azeglio

Che cos’è l’impatto ambientale? Sono effetti causati da un evento o da un’azione, svolti sull’ambiente; essi possono essere sia negativi sia positivi. L’impatto ambientale coinvolge quindi molti fattori come: l’uomo, la natura, la chimica, l’architettura, l’agricoltura o l’economia. Purtroppo sono tante le azioni a danno dell’ambiente, soprattutto da parte dell’uomo. Una delle cose che incide di più è sicuramente l’inquinamento. Esso è responsabile anche del fenomeno conosciuto come “buco nell’ozono”, che consiste nell’assottigliamento dello strato di ozono, un gas che è presente nella stratosfera e che protegge la Terra dalle radiazioni provenienti dal Sole. La conseguenza è il riscaldamento del pianeta e lo scioglimento dei ghiacciai, che modificano in modo determinante il clima. Un altro elemento a danno della terra è la deforestazione, cioè la progressiva riduzione delle zone verdi del pianeta, a causa della quale molte specie animali si stanno estinguendo e i terreni sono sempre più soggetti a frane e smottamenti. Anche il disboscamento influisce sul clima, basta pensare alla riduzione drastica delle foreste tropicali e alle conseguenze che questa ha portato e sta portando. Un impatto ambientale pesante. L’uso indiscriminato delle risorse primarie del pianeta ha un impatto esponenziale, così come, di conseguenza, i nostri consumi. Produciamo tanti rifiuti e stiamo trasformando il nostro pianeta in una enorme pattumiera. Ciascuno di noi deve rendersi conto di ciò e cercare di cambiare le proprie abitudini, a cominciare dalla raccolta differenziata. È importante il riciclo dei materiali che scartiamo, come plastica, vetro e carta, ma sopratutto la riduzione dei consumi e dei materiali, perché sono l’unico modo che abbiamo per risparmiare materie prime e ridurre almeno il nostro impatto ambientale.

Per poter controllare e prevenire i possibili danni sull’ambiente, nel 1969 negli Stati Uniti è nata la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). La VIA è nata negli anni sessanta con il nome di environmental impact assessment (E.I.A).

 

cod. conc. 1604133129

 

 


Il sole e i mirtilli(11959)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11959)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Daniel Bassi, Nicolò Forti, Valerio Pisaturo, Gabriele Saputo – II media C Istituto Comprensivo via D’Azeglio, Frascati

I pannelli solari organici: li abbiamo conosciuti all’Università di Tor Vergata.

Sono realizzati con materiali organici, ibridi organici, inorganici; servono ad accumulare energia e a distribuirla.

Vengono assemblati con una specie di gelatina, per colorarli si usano mirtilli, fragole, anche melanzane: più green di così…

I ricercatori propongono questi pannelli fotovoltaici organici alle imprese interessate, per uno sviluppo ecosostenibile.

Anche Frascati è interessata al progetto, rispettoso dell’ambiente e bello a vedersi.

cod. conc. 1604122655


Il mestiere dell’Ecodesigner(11955)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11955)

WORKSHOP – Si a presto a dire green

Edoardo  Di FrancoAndrea  De Simone, Sabrina  Valeri, Leonardo  Di Vito, Gaia  Torrisi – IE scuola media via D’Azeglio, Frascati

Chi è un eco designer e cosa fa esattamente? Insomma, chi c’è dietro questa parola un po’ misteriosa?

L’ecodesigner – ha spiegato Paolo Mondini (ecodesigner, appunto) al primo workshop di giornalismo ambientale del ciclo “Si fa presto a dire Green” organizzato da Giornalisti Nell’Erba all’Università di Roma Tor Vergata – è colui che si occupa di una produzione di arredo inserita un sistema di protezione dell’ambiente. Può essere un progettista, un ideatore, un disegnatore di oggetti a basso impatto ambientale. (altro…)


Greenicità(11952)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11952)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Francesca Mazzi – II media A I.C. Don Milani, Monte Porzio Catone

In questo articolo inizierò parlando di una rivoluzione dai risvolti inquinanti, per poi passare alle piante e a tutte le sostanze benefiche che si possono ricavare da esse; successivamente parlerò del significato di chimica e del significato del prodotto naturale; per poi concludere con l’intervista al giornalista scientifico Sergio Ferraris. (altro…)


Green Social Network: sono davvero così utili?(11948)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11948)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Danaè Lizzi, scuola media San Nilo di Grottaferrata

I siti green sono siti che si occupano dell’interesse comune sulla salvaguardia dell’ambiente e quindi sui cambiamenti climatici, sulle energie rinnovabili,sul riciclo creativo.

Essi sono un punto d’incontro per le persone che hanno uno stile di vita green e possono informare le persone interessate. Ci sono alcuni motori di ricerca che controllano le emissioni di CO2, delle community on-line per la ricarica dei veicoli elettrici e la condivisione di notizie eco-friendly, o ancora delle comunità per preservare la salute del pianeta.

I GREEN SOCIAL NETWORK sono una grande occasione per coinvolgere persone di ogni età al fine di promuovere l’urgenza delle tematiche green. Ne citiamo alcuni. (altro…)


Green… si fa per dire(11944)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11944)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Camilla Cannuccia, Lorenzo Carafa, Leonardo Guida Simon e Maria Chiara Taggi – I media E Istituto Comnprensivo via d’Azeglio, Frascati

Non bisogna sempre credere alle pubblicità, agli slogan e alle icone scritte sui prodotti o alle immagini trasmesse in TV. Ormai assistiamo ad un vero e proprio abuso delle parole come “green”, “ecologia” e “natura” e allo stesso modo siamo sommersi di immagini che riproducono ambienti naturali e incontaminati. Questo fenomeno non interessa tutto il pianeta, ma solo i paesi sviluppati occidentali, come gli Stati Uniti e l’Europa ed ha avuto sviluppo soprattutto negli ultimi anni. (altro…)


Green fai la “casa” giusta(11939)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11939)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Giacomo Risi, Stefano Talucci, Davide Omagbon, Andrea Frasca, Flavio Ricottini, Flavia Marcoccia – II C Scuola media, Frascati

Lo sapete com’è progettata una casa ecologica ?

Vi piacerebbe viverci ?

All’Università di Roma Tor Vergata con Giornalisti Nell’Erba, durante il workshop “green sin dall’inizio”, abbiamo capito che il primo problema sono i materiali.

Devono essere quelli giusti, che non inquinano l’ambiente. Ci può aiutare la bio archittetura che tutela la salute delle persone, rispetta l’ambiente, usa materiali naturali non inquinanti, utilizza tecniche di risparmio energetico.

Ci si può avvalere dell’energia di nuova generazione, ricavata dal sole e dai  mirtilli, come ci ha detto Monica Coppola, del progetto CHOSE, solare organico: questi frutti di bosco con le loro molecole organiche, le antocianine, provocano una reazione elettrochimica naturale, che permette la trasformazione dell’energia solare in energia elettrica. Come la fotosintesi, “maestra” della ricerca in questo campo.

Al polo solare organico, progetto dell’Università di Tor Vergata e della Regione Lazio, si studiano “panelli solari golosi di mirtilli ”: la casa diventa così un accumulatore di energia pulita.

cod. conc. 1604112932


Fitotecnologia per il pianeta(11934)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11934)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Laura Morgagni, 16 anni, Roma

Green sin dall’inizio è un concetto che dovrebbe applicarsi ovunque e comunque, per la sopravvivenza del pianeta e per quella dell’umanità. La professoressa Cinzia Forni, biologa ed esperta in biotecnologie all’Università di Roma Tor Vergata, ci ha dato qualche numero su cui riflettere: la popolazione globale, ha detto, continuerà a crescere ed è probabile che per la metà del secolo sarà di 9 miliardi di persone; sarà necessario produrre dal 70 al 100% di cibo in più. Ma il pianeta è già ora sfruttato molto di più di quanto possa dare. Bisogna cambiare qualche cosa, altrimenti si scateneranno guerre per l’acqua, per la terra, per l’energia, per il cibo. (altro…)