Districarsi tra green e greenwashing(11931)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11931)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Alessia Maria Lanari, II C medie  Istituto Comprensivo via D’Azeglio, Frascati

Fanno presto a dire “green”. Ma cosa si intende veramente con questo termine? Eh sì, perché alcune industrie usano questa parola (che in italiano vuol dire “verde”) solo per “farsi belle” agli occhi degli altri, anche quando di “green” non hanno proprio niente. All’Università di Roma Tor Vergata, per il primo workshop di Giornalisti Nell’Erba del ciclo Si Fa Presto a Dire Green, abbiamo capito che un’industria non è “green” per come si presenta agli occhi del consumatore, ma per il rispetto che ha realmente verso l’ambiente e che potrebbe influenzare anche il nostro modo di pensare e di ragionare.  (altro…)


Costruire sostenibile: “una sfera sconfinata”(11927)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11927)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green
Rosa Clementi, 17 anni, Roma

Costruire sostenibile è “una sfera sconfinata”, dice Mauro Spagnolo, direttore di Rinnovabili.it, al workshop “Green sin dall’inizio”, il primo degli incontri sulla “greenicità” organizzati da Giornalisti Nell’Erba all’Università di Roma Tor Vergata. La progettazione sostenibile in edilizia è una necessità, visto che l’europeo medio passa il 90% della sua esistenza in ambienti costruiti e che quindi la qualità della nostra vita è molto influenzata da quella degli edifici in cui abitiamo, lavoriamo, studiamo. Progettare costruzioni più verdi è un dovere soprattutto perché gli edifici partecipano attivamente e massicciamente al fenomeno del cambiamento climatico. In Europa l’edilizia è responsabile del 41% del consumo energetico e delle emissioni di CO2 globali. Anche in Italia si sta facendo strada la consapevolezza che nel rapporto tra edifici ed energia si gioca gran parte del futuro del pianeta e che quindi è importante progettare green, un po’ anche grazie alle direttive europee che ci hanno “imposto” di fare più attenzione a questi aspetti. Le soluzioni possibili sono tante, tali da consentire di pensare a una strategia di progettazione sostenibile a 360 gradi. SI va dalle soluzioni per il risparmio energetico al solare attivo (fotovoltaico e termico) e passivo (bioclimatica e tecniche costruttive per …..), all’uso delle biomasse di origine vegetale, ai materiali “attenti” come riciclati e legno, alle tecniche innovative come la cogenerazione e l’uso dell’idrogeno come vettore energetico che può consentire di utilizzare in un secondo momento l’energia prodotta dalle rinnovabili. Il risparmio energetico degli edifici sta insomma diventando un tema di discussione anche da parte di politici e amministratori. Restano da affrontare però due aspetti critici di cui i media parlano poco. Il primo: nel nostro paese manca ancora una politica unitaria e nazionale di riferimento e le regioni hanno cercato di supplire con iniziative autonome. Questo potrebbe portare alla situazione paradossale in cui potremmo avere, su questo stesso tema, 20 normative regionali diverse una dall’altra. L’altro aspetto critico è che, a fronte delle tante soluzioni possibili per l’efficientamento energetico degli edifici, mancano indicazioni certe su come integrarle in uno stesso edificio per ottenere risultati armonici col tessuto urbano circostante. Per Spagnolo “la grande scommessa del risparmio e dell’efficientazione energetica nell’edilizia può essere vinta”, ma occorre coltivare la capacità di integrare e far dialogare tra loro l’insieme delle tecnologie disponibili e delle metodiche progettuali “che costituiscono la sconfinata sfera del costruire sostenibile”.
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Belli i prodotti green, ma quanto costano?(11923)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11923)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green
Chiara De Luca e Gianmarco Lavorante, II media A – Istituto Comprensivo Don Milani, Monte Porzio Catone

“Che cos’è l’ecodesign? E chi se ne occupa? Per essere più informati su questo argomento abbiamo fatto un po’ di domande a Paolo Mondini, ingegnere dei materiali ed esperto in eco design e tecnologie per l’ambiente. Mondini, ci spiega cos’è l’eco-design? “L’eco design, detto anche design sostenibile, è la progettazione di oggetti realizzati con materiali che non inquinano, una progettazione che tiene conto di tutto il ciclo di vita di ciò che si progetta da un punto di vista della tutela dell’ambiente e delle persone. L’obiettivo dell’eco design è quello di costruire oggetti riducendo l’inquinamento nella produzione degli stessi. Ci vuole più o meno tempo per progettare qualcosa di green? “Dipende dai casi”. Costano di più i prodotti green o tutti gli altri? “Anche questo dipende dai casi. Può costare di più ma anche di meno, se ad esempio l’azienda produttrice risparmia lungo il percorso proprio grazie all’eco-progettazione. Il prezzo poi dipende anche dalla qualità, dalle materie prime di cui è fatto un prodotto, da tantissimi fattori. Ma è un luogo comune pensare che ciò che è green costi necessariamente di più” Ci può dire quali materiali sono più ecosostenibili? “Dipende dall’oggetto che si vuole costruire”. Dopo questa intervista possiamo dire che l’eco design fa bene alla nostra salute e alla natura.

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Architettura green e made in Italy(11920)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11920)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green
Raffaella Spizzichino, 25 anni, neolaureata in architettra a Roma, Valle Giulia

L’Italia per quanto riguarda l’architettura sostenibile non si tira indietro. Che siano case davvero piccole, immaginate come una tana da portare con sé, o grandi interventi che ospitano 65 imprese hi-tech, la parola d’ordine è greenicità. Renzo Piano, a Weil amRhein in Germania, si è voluto cimentare nella progettazione della casa minima, che nel 2013 è stata inaugurata con il nome Diogene. In soli 2,5 per 3 metri – ci spiegano dal suo studio RPBW di Genova-contiene tutto il necessario per essere utilizzata come riparo, adattabile alle esigenze e facilmente trasportabile. Si compone di tre ambienti: una stanza trasformabile per uso diurno e notturno, una piccola cucina ed un bagno. Quest’unità abitativa è energeticamente autosufficiente; pannelli solari e fotovoltaici la dotano di acqua calda ed elettricità, serbatoi raccolgono l’acqua piovana che viene filtrata e pompata all’interno per essere utilizzata in cucina e per la doccia, uno speciale tipo di sistema compost fa sì che la toilette non abbia bisogno di acqua. Mario Cucinella, invece, nel 2010 ha concluso il progetto del Polo Tecnologico di Navacchio a Pisa. Cinquemila metri quadri tra uffici e laboratori che consumano solamente 16 kg di anidride carbonica al metro quadro l’anno, circa il 55% in meno di un edificio tradizionale. Interpellato lo studio MCA di Bologna di Cucinella, scopriamo che la piazza tra i tre edifici, paralleli e poco ruotati rispetto all’asse est-ovest, è riparata da una copertura schermante, che alterna pannelli tondi fotovoltaici e frangisole che favoriscono la ventilazione naturale della corte interna, le acque piovane sono raccolte e riutilizzate. Gli spazi di lavoro sono organizzati con una struttura semplice e modulare, blocchi da 100 metri quadri aggregabili senza limite, orientati in maniera razionale per ottimizzare gli apporti termici estivi ed invernali. Tutto ciò fa sì che l’edificio sia collocato nella classe A, in quanto i fabbisogni energetici sono davvero sorprendenti per un intervento di queste dimensioni.
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Bijoux per la terra(11747)

giovedì, aprile 3rd, 2014 (11747)

Video di presentazione delle creazioni artigianali con materiale di riciclo delle classi I A, II A moda e I B Soc. San. dell’IPSS Morea De Lilla di Conversano (Bari)

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In alto mare: alla ricerca della speranza perduta.(12066)

giovedì, aprile 3rd, 2014 (12066)

di Martina Minniti, 17 anni, Prato

 

La ciurma stava annaspando, ogni singola mente era alla deriva; bisognava immergersi nella situazione e trovare un’intesa, l’intesa vincente.

Ogni giorno i marinai del reggimento “usa e getta” avevano bisogno di un’infinità di risorse. Il possesso e il consumo li rendeva sazi e felici, liberi da ogni turbamento. Risparmiare non era contemplato perché tutto pareva senza fine, così si erano abituati a vivere in un bagno di cianfrusaglie. Quando, in un momento di lucidità, scoprirono che il nostro vascello Terra è colmo di ricchezze limitate e che l’unico soccorso è inserire nel vocabolario quotidiano i verbi riciclare e rinnovare, uscirono dalla sala di comando e si diressero verso il ponte di prua. Il grigiore della tempesta stava trapassando anche nei loro animi e si resero conto che in quell’ambiente tetro mancava un colore: tutto ciò che occorreva era ritrovare la lucentezza del verde speranza. Con una semplice occhiata capirono che tutti insieme avrebbero dovuto cercare un cambiamento e solo con l’energia e il lavoro avrebbero potuto ribaltare la situazione.

Non è logicamente possibile uno sviluppo infinito con risorse finite; l’ambiente aveva bisogno di tutto l’amore dei suoi inquilini per rinvigorire. (altro…)


Un “equipaggio” per l’ospedale di Jenin(12063)

giovedì, aprile 3rd, 2014 (12063)

di Alice Attiani, 17 anni, Roma

La striscia di Gaza vive in uno stato di perenne carenza energetica. Sunshine4Palestine vuole installare un impianto fotovoltaico da 41kW sul tetto di un ospedale nella striscia di Gaza e un insieme di componenti di accumulazione energetica in grado di fornire energia sufficiente per 24 ore al giorno e per tutto l’anno, in modo da dare piena operatività all’Ospedale di Jenin che offre servizi sanitari a 200 mila persone. (altro…)


Energie alternative(11741)

giovedì, aprile 3rd, 2014 (11741)

Presentazione creativa dedicata alle energie alternative firmata dalle classi II G e II D dell’Istituto Comprensivo G. Messina di Roma. Insegnante referente Silvia Mattia.

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cod. conc. 0203181907


Crews for change di Parola Nostra(11737)

giovedì, aprile 3rd, 2014 (11737)

La redazione di Parola Nostra formata dagli alunni dell’Istituto Comprensivo di Bovino (Foggia) in occasione di GnE 2014 ha dato vita allo speciale “Crews for change“. Insegnante referente Annamaria Gesualdi.

 

versione con grafica:


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My Future 2014(11733)

giovedì, aprile 3rd, 2014 (11733)

Ecco, come di consueto, il giornale ricco di approfondimenti e news dal mondo, ad opera della direttrice Francesca Zanobbi (14 anni) da Grottaferrata (Roma).

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