Green Code per l’Umbria (6822)

di Giulia Fontecchio

Le caratteristiche dell’ambiente in Umbria permettono una certa qualità di vita. Tutto è perfettibile.  Mercoledì 14 Settembre 2011 la Confcommercio ha organizzato una riunione/conferenza a Palazzo Donini (Regione Umbria Giunta Regionale) con gli Assessori Ambientali del Comune di Perugia, della Provincia e della Regione. Presenti in sala il Responsabile dei Giovani Imprenditori, Federcarni, Federmobili e un’impresa di produzione shoppers.

L’associazione – la Confcommercio – vuole diventare comunicatore ambientale e diffondere un ECO/GREEN CODE, chiedendo alle autorità del territorio di migliorare alcune norme e dare risposte immediate.  L’obiettivo della confederazione è quello di far parlare dell’ambiente attraverso piccole cose distribuite tra Terni e Perugia come due grossi piedi fatti con zolle d’erba, una vetrina, un cocktail, un dolce verde.  Hanno, inoltre, consegnato, per convincere il territorio a ridurre i rifiuti, «shoppers» a 300 aziende.

È da auspicare una collaborazione con l’Assesssore dell’Istruzione, Ente ideale per veicolare sensibilità culturali innovative.

Dal canto suo, l’associazione – attualmente in una posizione privilegiata – vuole con tutti i mezzi sensibilizzare la popolazione in quanto è sempre di più un «trait d’union» tra la comunità e il mondo produttivo e per conto di tale realtà chiede controlli concertati, fatti da persone competenti – suggerisce incentivi, norme semplificate e omogenee.

Di fatto, le differenze sulla tassa TIA (tassa igiene ambientale che oscilla da un Comune all’altro dal 6.99% all’1.53%), calcolata secondo il codice specifico afferma l’Assessore Ambientale del Comune, possono, secondo la Confcommercio, influenzare il mercato a tal punto da creare degli squilibri nella regione. Provocherebbe meno discrepanze diminuire a tutti la tassa della raccolta differenziata, produrre uno sgravio e snellire i procedimenti della raccolta rifiuti di competenza delle aziende.

L’Assessore del Comune di Perugia ha sottolineato come gli obiettivi siano dettati dalla UE e sia necessaria una collaborazione mutua per bilanciare i nuovi servizi e i suoi costi. L’Equilibrio comporterebbe il sempre maggiore non conferimento in discarica e la conseguente riduzione dei costi nell’arco di due anni.

Tutte le parti sentono, a livello nazionale, la mancanza di una regolamentazione. A livello regionale, sulla base della Tariffa puntuale della Comunità Europea, sono stati previsti, per gli utenti più virtuosi, degli sconti. Tali sconti – per il Presidente della Confcommercio – hanno, però, tempi di realizzazione troppo lunghi.

Nel Comune di Perugia le aziende hanno già avuto la riduzione del 70%. Intenzione dell’Ente è di arrivare, mettendo in primo piano il decoro urbano e ambientale, al 50% di media municipale. Chissà se rientra in questa politica del decoro urbano far lasciare per le strade del centro storico i sacchetti verdi gocciolanti.

Al tavolo era presente anche l’Assessore Ambientale alla Provincia, responsabile dei controlli. Egli ha insistito sul rispetto delle regole e sulla necessità di verificare più elementi incluse le caldaie (tramite bollino blu) e la sicurezza della città  piuttosto che chiudere i centri storici. Questa decisione incontra il favore del Presidente della Confcommercio che vede correlata la chiusura del centro con la diminuzione degli acquisti.

L’ANCI ha confermato l’importanza di attivare delle politiche attente alla salute dei cittadini per responsabilità e per non incorrere in sanzioni. L’Assessore ambientale alla Regione ha insistito sul far capire l’utilità e il dovere delle azioni, auspicando una maggiore convenienza economica. Ha sottolineato, inoltre, come un passo debba essere fatto anche da parte delle aziende che in alcuni casi non considerano l’eco un valore economico aggiunto, ma un semplice costo.

In qualità di attento spettatore ho trovato la conversazione gradevole e ho notato che tutte le parti abbiano rappresentato le proprie richieste e posizioni sottolineando i propri punti fermi con sottile vigore.

Giulia Fontecchio

(red. Umbria)

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