Green signals: Se le piante potessero parlare, il caso di Brassica Juncea (7205)

Intervista di Arianna Scartazza, 9 anni, di Livorno

B: – Ahi, stai un po’ più attenta ragazza: con il tuo piedone mi hai rovinato le foglie più tenere!

A: – Ma…chi ha parlato?!

B: – Guarda in basso!

A: – Una pianta?! Che parla?!

B: – Certo che parlo! Anche noi piante sappiamo parlare, anche bene: abbiamo un’ottima parlantina, ma ci possono sentire solo le persone dall’animo gentile.

A:- Wow! Ma oltre a parlare, che altro potrà mai fare una pianta!?

B:- Eeeeh?!  Ma non sai che senza le piante tu non esisteresti neanche! Tutto il cibo di cui ti nutri e l’ossigeno che respiri derivano da noi! E non è tutto…..

A:- Davvero?!

B:- Certo! Per esempio io sono una pianta IPERACCUMULATRICE!

A:- Iper…che?!

B:- No iperché, I- PER-AC-CU-MU-LA-TRI-CE!!!

A:- Cioè?

B:- Ok, mi presento, io sono una pianta che, oltre a fare la fotosintesi, posso essere impiegata per la PHYTOREMEDIATION e…

A:- La fito… che?

B:- Ma allora è un vizio! Non fitoché ! PHY-TO-RE-ME-DIA-TION o se preferisci in italiano FITODEPURAZIONE! Una tecnica che prevede l’utilizzo di piante come me per depurare i terreni inquinati. Comunque il mio nome è Brassica juncea e sono una stretta parente del cavolo!

A:- Buono!

B:- Ma non ti fare strane idee: le piante iperaccumulatrici hanno una abilità speciale, quella di assorbire dal suolo ed accumulare nei loro organi anche metalli pesanti tossici in quantità fino a 500 volte maggiori rispetto alle altre! Ah! Ah! Ah! Ah! Ehm… scusami ragazzina, non mi sono potuta trattenere all’idea di diventare famosa in tutto il mondo!

A:- Cosa?!

B:- Certo! Devi sapere che su di me ci sono diversi studi scientifici per capire come potermi utilizzare per migliorare il pianeta, correggendo gli errori che voi esseri umani avete commesso.

A:- Ma noi esseri umani non abbiamo commesso nessun errore.

B:- Eeeeeeh!!! Voi esseri umani avete commesso un sacco di errori nocivi per voi stessi, per l’ambiente e per qualsiasi altro essere vivente!!! E uno degli errori che avete commesso è stato quello di buttare nel suolo dei metalli pesanti altamente pericolosi che io prelevo e tolgo.

A:- Ma mi sfugge ancora una cosa!

B:- Cosa mia giovane amica?

A:- Se questi metalli sono pesanti…beh, tu sei una piantina così piccola e delicata, come fai a sollevarli?!

B: – Ah! Ah! Ah! Ah! Di’, hai mai sentito parlare di piombo, mercurio, cromo…. il termine metallo pesante si riferisce a tutti quegli elementi chimici metallici che hanno una densità relativamente alta. Molti sono tossici per gli animali anche a basse concentrazioni. Io posso essere paragonata ad una pompa ad energia solare in grado di estrarre i metalli dal suolo attraverso le radici e di trasferirli nel fusto e nelle foglie dove vengono accumulati. Questa tecnica di depurazione in situ basata sull’utilizzo di piante come me viene chiamata dagli scienziati con il termine di fitoestrazione.

A:- Wow, ma… tu quali metalli pesanti puoi prelevare?

B:- Beh, io modestamente posso assorbire diversi metalli come il cadmio (Cd), il nikel (Ni), il piombo (Pb) ed il selenio (Se). Poi, cara amica, devi sapere che è stato dimostrato che molte piante della mia famiglia (le Brassicaceae o Crucifere) sono in grado di compiere lo stesso lavoro, ma io sono la più abile essendo in grado di abbassare il livello di questi elementi nel suolo circostante in qualche anno.

A:- E dimmi, quale tra questi metalli è il più pericoloso per l’uomo?

B:- Sono tutti potenzialmente nocivi, anche se il cadmio forse è il più pericoloso; ma quello per cui io potrei risultare più utile è il piombo, uno dei metalli pesanti maggiormente diffuso sulla Terra e molto tossico quando è in polvere fine; inoltre esso è saldamente trattenuto dai materiali del suolo e poche piante sono in grado di prelevarlo e accumularlo ad elevata concentrazione.

A:- Chi è il farabutto che ce l’ha messo?!

B:- Voglio essere sincera con te cara amica.…come ti ho già detto prima è stato l’uomo a introdurre il piombo nell’ambiente.

A:- Non guardare me! Io non ci ho buttato un bel niente!

B:- Beh, se devo essere ancora più sincera con te, non c’è nessun essere umano dei Paesi industrializzati che non è in parte responsabile di questo fenomeno, basti pensare che il piombo è stato ampiamente utilizzato in passato come additivo delle benzine ed attualmente è ancora uno dei metalli più utilizzati in numerose attività lavorative come fabbriche di munizioni ed esplosivi, di batterie e accumulatori per autotrazione, di  vernici e smalti, di vetri e ceramiche ecc. Quindi, ogni essere umano purtroppo contribuisce ad inquinare.

A:- Aaahh!! Mi dispiace veramente tanto piantina cara!!

B:– Lo so, anche se l’essere umano è spesso inconsapevole delle sue azioni, molti oggetti che utilizza contengono il piombo e altre sostanze pericolose che poi devono essere smaltite!

A:- Scusami piantina, ma come possiamo aiutarti nel tuo compito?

B:– Amica, gli scienziati ci hanno già pensato: hanno reso possibile incrementare la capacità di fitoestrazione tramite la somministrazione di sostanze chimiche, chiamate agenti chelanti, in grado di legare i metalli in modo da renderli più mobili nel suolo e facilitare il loro assorbimento da parte nostra; questa tecnica prende il nome di fitoestrazione assistita.

A:- Wow! Che bravi questi scienziati!! Senti piantina sei da sola a fare questo lavoro?

B:– Fortunatamente no! I ricercatori stanno scoprendo numerose mie amiche iperaccumulatrici che possono contribuire a depurare i suoli inquinati. Io, ad esempio, insieme ad alcune mie colleghe rientro come pianta fitodepurante anche nei programmi per la decontaminazione dei suoli circostanti la centrale nucleare di Cernobyl. Inoltre per compiere questo lavoro possono essere impiegate anche specie molto più famose di me, come il mais ed il girasole, che sopperiscono allo scarso accumulo con la loro elevata biomassa. Che facce toste: non sono neanche  iperaccumulatrici!!!!

A:- Oh, beh, tu ovviamente sei più bella, più brava… però non mi hai detto ancora una cosa, ma dopo che hai assorbito i metalli pesanti cosa ti succede?

B:- Beh…come dire… una cosa un po’ brutta, ma che mi rende fiera di essere stata al mondo!

A:- E cosa mia piccola amica?!

B:- Dopo che io ho assorbito i metalli pesanti vengo raccolta e… bruciata!

A:- CHE COOOOSA???!!!

B:- Al termine del trattamento la biomassa vegetale deve essere raccolta e smaltita per non disperdere nuovamente il metallo nell’ambiente, per fare questo devo essere essiccata ed incenerita a temperature inferiori a 600°C.

A:- Oh, che cosa brutta cara piantina, veramente!!

B:– Sai amica, ti devo dire una cosa, anche se sembra una fine triste, è la gioia che mi spinge ad andare avanti, che mi fa capire che la vita non è solo per noi stessi ma anche per gli altri; se anche io muoio me ne vado dal mondo felice perché con il mio sacrificio ho contribuito a renderlo migliore ed è una cosa che a questo punto è ancor più bella di vivere!!

A:- Cara piantina, io sono contenta di averti incontrata, grazie a te ho imparato cose nuove e ho capito quanto sei importante!!!

B:- Oh, beh amica mia, il sole sta calando, meglio che ne prenda gli ultimi raggi, e per te è l’ora di andare a casa: tua madre sarà preoccupata!!

A:- Hai ragione…un’altra volta. Cara piantina racconterò a tutti ciò che ho imparato da te!!

B:- Ciao, e abbi cura di te!!

Arianna Scartazza, 9 anni, di Livorno

 

Riferimenti Bibliografici

“Accumulo di metalli pesanti in piante superiori e prospettive di fito-decontaminazione ambientale”. Gambale F., Bregante M., Carpaneto A., Pastorino F., Cantù A.M., Biotec (1966) 6, 31-37.

“Caratteristiche agronomiche e possibilità di utilizzo di Brassica juncea (L.)”. Pinna M., Spagnolo S., Gamba U.  Czern (C.R.A.B. S.c.r.l.), pp. 47-54.

“Classificazione di vegetali provenienti da sistemi di fitodecontaminazione di suoli inquinati da piombo”. Martella L., Paganetto A., Gritti F., Magistrelli P., Bregante M., Gambale F. (Istituto di Biofisica CNR Genova), Talocchi N. (Regione Liguria, Dipartimento Tutela dell’Ambiente e Edilizia), Nelli L. (consulente ambientale), Acqua & Aria, pp. 79-54.

“Un sistema pilota per la fito-decontaminazione di suoli inquinati da piombo”. Bregante M., Pagamento A., Magistrelli P., Martella L., Gambale F., Sacchi G.A., Rivetta A., Cocucci M., ARS n. 82 Novembre/Dicembre 2001, pp. 41-44.

 

Ringraziamenti

Ringrazio il Dr. Franco Gambale (Direttore dell’Istituto di Biofisica del CNR di Genova) per i preziosi consigli e per le foto di Brassica juncea che mi ha gentilmente fornito.

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5 Comments

  1. Comment by Mattia Leonardi:

    Complimenti! Sei stata molto brava, la tua piantina è molto saggia e simpatica!

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