IL MARE (1344)

Poesia di Gabriele Aldirighetti, V prim. Collodi di Albano Laziale (Rm)

Grande,

immenso,

sempre in movimento;

tra una sponda e un’altra,

danzando come ballerine

sotto stelle e lune sognanti,

soli e nuvole di ovatta

e sempre seguendo il

vento e i suoi umori

incostanti.

Ora a ritmo di tamburi,

ora a suoni di chitarre in festa,

tra falò scoppiettanti

e risa in quantità.

Esplorando e vegliando,

anime inquiete,

erranti tra nuove speranze

e antiche leggende

terre nuove e straniere

tra lingue e culture diverse,

ma uniche nella mia terra,

nella mia lingua,

nella mia cultura,

nella mia anima

nel mio mare.



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