Il mondo sconvolto (2479)

Poesia di A.Lisa Corvino e Ermonda Cenaj, III media C, Ist. Compr. Italo Calvino di Alliste (Le)

Ero una piccola goccia

In un oceano di nuvole

E dal mio mondo osservavo

Tutto ciò che accadeva sotto di me.

Quando ero piccolina e vivevo in un grande blu,

I miei genitori mi raccontavano

Com’era il mondo in superficie:

Mi dicevano che il mondo fuori

era pieno di coralli verdi,

fiumi cristallini…

Un giorno iniziai il mio viaggio…

Non so come mi ritrovai sospesa

in un’enorme massa d’aria:

finalmente vedevo il mondo

che tanto sognavo di conoscere…

Ma…

Quello che vidi mi sconvolse:

la terra sommersa da edifici;

I Fiumi, i laghi, il mio blu

Neri come il carbone;

Al posto dei paesaggi colorati

Centri commerciali e supermercati.

L’uomo, sventato e indifferente,

continuava a correre e ad affannarsi.

Povera me…

Quale triste destino mi aspettava

Quale grave ingiustizia sul mondo pesava..

Eppure sentivo, in lontananza,

il richiamo di un bimbo che mi invocava,

di una madre che mi pregava,

di un uomo che gemente mi aspettava.

Vedevo, in lontananza, uomini armati

pronti a fronteggiarsi

per non vedere i loro campi riarsi.

Di fronte al profitto,

a tutto indifferente,

A quella mano tesa

Cui non si dà niente,

Di fronte ad un bambino

Che sogna il “suo” futuro

Io mi domando:

Perché

Ho paura….



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