L’acqua è preziosa (2036)

Racconto di Alexiy Lysytsya, della V primaria A, G.Marconi di Lauria (Pz)

Un giorno Marco si svegliò come sempre, ma quando si doveva  fare la doccia, l’acqua non uscì; riprovò ad aprire il rubinetto, ma non uscì neanche una goccia. Andò dai genitori che si erano accorti della cosa, ma non sapevano cosa fare. Allora, andò dal sindaco, ma neanche lui sapeva cosa fare. Decise, quindi, di andare all’acquedotto che portava l’acqua alla città, ma era quasi vuoto. Marco voleva sapere perché non c’era acqua e così decise di andare dalla Fata dell’Acqua, ma purtroppo nessuno sapeva dov’era; deciso a non arrendersi partì il giorno dopo in cerca della fata. La mattina dopo, quando si svegliò e mentre stava per partire, incontrò una persona che aveva il volto coperto. Questa persona sconosciuta diede a Marco una mappa che indicava una zona mai vista o visitata. Marco sentiva che per trovare la Fata dell’Acqua doveva andare dove diceva la mappa. Quando arrivò nel punto indicato, rivide quella persona che si smascherò: era un elfo, che si presentò dicendogli che si chiamava Yaky. Fecero subito amicizia e anche Yaky confidò a Marco di voler trovare la Fata dell’Acqua, anche se il motivo era segreto. L’elfo sapeva dov’era la Fata: era nella Grotta Acquatica che, purtroppo, distava molto dal punto in cui si trovavano. Marco, però, aveva un’amica aquila che era velocissima ed era in debito con lui, quindi, la chiamò e si fecero portare nella Grotta più veloci del vento. Arrivati, entrarono e videro la Fata preoccupata perché il mondo sprecava troppa Acqua, mentre i paesi più poveri non sapevano neanche come farla diventare potabile. La Fata disse, anche, che se non si prendevano provvedimenti in tempo, si sarebbero scatenate guerre per “ l’Oro Blu”, cioè l’acqua. Marco chiese alla Fata se poteva aiutarla e lei accettò e disse che per salvare il mondo avrebbero dovuto recuperare il Cristallo D’Acqua Dolce, che si trovava al centro della Terra e metterlo nella Fontana Sacra. Nella grotta c’era anche il portale che conduceva al centro della Terra; lo usarono. Lì, però, era tutto buio, si vedeva solo una piccola luce blu in fondo alla grotta, la seguirono e videro un uomo enorme: era l’Enigmista. Questi disse che avrebbe dato loro il Cristallo solo se avessero risposto giustamente ad un enigma. L’enigma recitava così: Qual è la cosa che prima cammina a quattro zampe, poi a due e poi a tre? Marco rispose: L’uomo, perché prima è piccolo e gattona, poi cresce e cammina con le due gambe e da vecchio oltre alle gambe usa anche il bastone. L’Enigmista, in realtà, era la Sfinge che si annientò perché Marco aveva risposto giustamente. A quel punto Marco prese il Cristallo, lo mise nella Fontana Sacra. La Fata, a quel punto, premiò i due amici facendoli diventare i Salvatori dell’ Acqua e, così, tutti gli uomini impararono a rispettare l’Acqua e a non sprecarla.



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