L’acqua magica (1792)

Racconto breve di Gaetano Sansaro, I media H, I.C. Gallicano nel Lazio (Rm)

C’era una volta in Africa un piccolo villaggio composto da tre famiglie:i Dubaku ,gli Ndeye e gli Akan che erano in competizione per procurarsi l’acqua.

Un giorno Tanak,un membro della famiglia  Dubaku, uscì dal villaggio per trovare dell’acqua  ma si perse in una fossa; quando provò ad uscire Tanak  trovò involontariamente un liquido di un colore che variava dall’oro al blu. Ad un tratto il liquido cominciò a parlare dicendo:-Io mi chiamo Akua  sono la musa dell’acqua chiunque mi libera potrà esprimere un desiderio-.

Tanak felice disse :-Io voglio avere dell’acqua per la mia famiglia e per le altre persone bisognose-.

Akua esaudì il desiderio e i Dubaku  ebbero acqua a volontà ,ma le altre famiglie complottavano contro di loro: gli Ndeye e gli Akan non sapevano che l’acqua sarebbe stata data anche a loro.

Mentre i Dubaku dormivano, le altre famiglie  rubarono  l’acqua e il giorno seguente

Tanak scoprendo il furto  attaccò la casa del capogruppo degli Ndeye e successivamente attaccò anche gli Akan.

La presenza dell’acqua attirò persone di popoli vicini facendo allargare il villaggio  fino a farlo diventare una città di nome AKUA in onore della musa.




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