Non c’è vita senza acqua (929)

Articolo di Christian Marrone, Mario Coscia e Vincenzo Giuliano, I media C, Ist. Compr. Luigi Guercio S. Maria di Castellabate (Sa)

È assurdo pensare che mentre in alcuni paesi non c’è acqua e milioni di persone muoiono di sete, in altri questo bene prezioso non viene in alcun modo valorizzato e difeso. In Africa ogni abitante ha 1.000 metri cubi d’acqua, eppure la riserva  idrica potrebbe dissetare una popolazione intera se l’acqua venisse usata razionalmente. Nel mondo, 1 miliardo e 400 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Ecco che le organizzazioni governative e i capi di Stato sono chiamati ad operare in un’ottica di razionalizzazione di questa risorsa che tra un po’assumerà il valore del petrolio.

In Italia lo spreco d’acqua sta aumentando sempre di più a causa dell’incremento della popolazione. Lo spreco d’acqua è diventato critico: basti pensare che su 2.000.000 di abitanti 500.000 muoiono di sete. Nei paesi industrializzati, come ad esempio l’Italia, lo spreco di acqua avviene quando si lascia il rubinetto aperto. Alcune persone non si rendono conto che lo spreco d’acqua porterebbe all’estinzione di tante specie marine che l’uomo pesca e sfrutta, porterebbe anche all’estinzione della propria specie. Il futuro del’umanità dipende dalla disponibilità di acqua. Con questa considerazione ognuno di noi nella propria quotidianità può contribuire a non sprecare assolutamente l’acqua: un rubinetto che perde acqua e uno spreco sia a casa sia a scuola. E i nostri amministratori sono chiamati in causa quando si verifica un guasto nelle condutture idriche e non provvedendo tempestivamente ad aggiustarlo favoriscono uno spreco d’acqua immane. Penso di parlare a nome di tutti quando dico che questa di oggi non può essere vita con questo spreco perciò fermiamoci un attimo e pensiamo perché ci stiamo privando del nostro bene più caro?



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