Aureliana La Pusata, 16 anni, Barrafranca (Enna)

Il cantore si esibiva di fronte a mille occhi inespressivi di androidi senz’anima:

“Cantami, Musa, del mondo i colori
quando la stella splendeva di giallo,
canta del tempo in cui c’erano i fiori
per questo mondo di ferro e cristallo…”

Qualcuno tra il pubblico sorrise mostrando un ghigno di metallo e il cantore, in cuor suo, si rallegrò di non essere uno di loro. Si rallegrò di non essere tanto forte come quelle macchine che governavano il mondo, si rallegrò di non avere la prontezza di un calcolatore nell’elaborare dati. Si rallegrò, semplicemente, del suo essere uomo e un lampo d’orgoglio balenò nei suoi occhi vivi. Le parole uscivano dalle sue labbra con dolcezza e passione per una realtà avvolta dalla leggenda:

“… Canta, Memoria, la terra del Sole,
rammendaci il verde manto del mondo,
azzurro era il cielo, grigie le gole,
il mare blu, tempestoso e profondo.

Terra ch’è rossa, ch’è nera, ch’è d’oro
per la fucina di Efesto infuocata,
terra che porta nel cuore un tesoro
la cui esistenza da tempo è celata…”

Gli androidi tacevano, forse ascoltavano; il cantore li osservava smarrito, era finito lì per caso, o forse per merito, era stato un professore, e come tutti gli umani subordinato da tempo alle macchine.
Gran conoscitore di mitologia, il suo compito era ormai diventato quello di allietare le serate di quelle macchine così simili a lui:

“…non perle, rubini, smeraldi o diamanti,
ma molti preziosi ancor più importanti.”

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Le classi IA, IE e 3B dell’Istituto Comprensivo “Donatello” di Roma, danno il loro contributo alla salvaguardia dell’ambiente che ci circonda con Green News, bollettino d’informazione ambientale. Insegnante referente Lucia Viola.

 

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Valeria Balestrieri (30 anni) e Monia Noviello (24 anni) da Napoli, presentano la rivista NaturAlis, organo d’informazione e approfondimento di ARDEA, l’Associazione per la Ricerca e la Divulgazione dell’Educazione Ambientale

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Reportage fotografico del progetto dei contenitori per la differenziata classe per classe realizzati con materiale riciclato dall'”equipaggio” della IV G dell’Istituto Comprensivo di via G. Messina di Roma, insegnante referente Francesca Olivo

 

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di Gian Luca Atzori, 24 anni, e Maura Fancello, 24 anni, di Nuoro

http://www.propositivo.eu/

Siamo un gruppodi ragazzi tra i 20 e i 30 anni, sparsi per l’Italia e il mondo, studenti e lavoratori, realisti e sognatori. Da qualche anno a questa parte abbiamo dato vita ad un progetto che prende il nome di “ProPositivo”, oggi ospitato anche su ilfattoquotidiano.it. L’intento è quello di mettere in luce i numerosi esempi di pratiche virtuose presenti, accomunate tra loro da una visione della realtà propositiva e innovativa, sostenibile e resiliente.

Resilienza è un termine poco comune che ha diversi significati: In psicologia è considerata come “la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà”. “La capacità umana di affrontare le avversità della vita, superarle e uscirne rinforzato o, addirittura, trasformato”. In ecologia e in economia la resilienza è invece la capacità di un ecosistema o di un sistema economico di “mantenere il proprio funzionamento nonostante un cambiamento o uno shock subito dall’esterno”. L’attuale crisi finanziaria è quindi il periodo perfetto per reintrodurre questo fondamentale concetto nell’immaginario collettivo. Resilienza e sostenibilità vanno a braccetto, ma non vanno confuse. La sostenibilità è un modello, la resilienza è la capacità che lo anima. Essa non può essere imposta, dev’essere coltivata da chi la vive, dalle comunità e gli individui che la praticano. In definitiva la promozione di una società sostenibile senza lo sviluppo della resilienza è del tutto inutile.

Abbiamo a cuore di parlare di un mondo che funziona, mentre tutti ci gridano contro il contrario, e non perché non accettiamo la realtà, ma perché preferiamo ricercare soluzioni piuttosto che arrestarci alle critiche; preferiamo costruire il nostro paradiso piuttosto che demolire il nostro inferno. Continua … »


Video di Odo Paganelli, 18 anni, di Bologna

 

 

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di Rebecca Vitelli, 19 anni, di Carpineto Romano (Roma)

“Attacca il tuo carro ad una stella”

Ralfh Waldo Emerson

La comunità di San Patrignano, fondata nel 1978 da Vincenzo Muccioli, è forse uno degli esempi più concreti e consolidati di un eterogeneo equipaggio, impegnato in un viaggio, anche interiore, verso il cambiamento; che sia quello dei suoi ospiti o quello di un mondo che ci si sforza di far divenire di giorno in giorno più sostenibile. La comunità che, attualmente, accoglie circa 1300 persone, tra cui oltre 70 bambini, offre loro una casa; possibilità di studio; di esperienze lavorative e, soprattutto l’occasione di cambiare il corso della propria esistenza. San Patrignano, infatti ospita ragazzi e ragazze che nella vita sono incappati nel vortice della droga e della tossicodipendenza, li aiuta a rialzare la testa, a credere finalmente in se stessi ed a reinserirsi nella società. Il percorso, spesso alternativo al carcere, si svolge in maniera innovativa, prevede programmi individuali, strutturati sulle specifiche necessità dei singoli, uniti a quelli di gruppo, in cui ciascuno collabora nel settore in cui, secondo le sue passioni e le sue capacità, è stato inserito. La comunità diventa una sorta di grande famiglia, del cui equilibrio e miglioramento ciascuno è responsabile. Oltre che scuola di legalità e di vita, San Patrignano è anche scuola di sostenibilità, Continua … »


Una squadra “sostenibile”. Video realizzato per il Concorso Giornalisti nell’Erba 2014 dalla classe V C dell’I. C. Via G. Messina di Roma. Insegnante referente Andreina Mascio

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Racconto di Francesco Toscani, 17 anni, di Como.

L’aria intorno a me è piena di fremiti e di sussurri, come se la natura stesse cantando di nascosto, solo per me. La voce del vento mi mormora all’orecchio centinaia di esili melodie, e ciascuna melodia porta con sé un mistero, una promessa. Ma per me non ci sono più misteri, non ci sono più promesse. Io morirò.

I rumori, le melodie vengono dalle gole e dalle ali di uccelli, cicale, grilli, da un torrente che scorre lontano, dagli alberi che fremono accarezzati dal vento, dal passo pesante dei mammiferi che camminano tra i cespugli. Io non vedo né i mammiferi, né il torrente, né il vento (e come potrei), né gli uccelli. Sento solo le loro voci, le sento intorno a me. Stanno cantando per me, penso. No, non è vero. Tutto è indifferente. La natura continuerà a cantare finché ci sarà. A nessun sasso importa della mia fine, a nessuna farfalla, a nessuna stella. Tutto è indifferente e presto lo sarò anch’io, perché morirò.

Anche la morte è indifferente. Arriverà che io lo voglia o meno e farà di me il niente. O magari no, ci sarà una luce e un volto benevolo mi dirà ‘Benvenuto’ e campi aperti, campi in fiore mi si apriranno. Ah, ma chi ci crede? No, morirò, non sarò più niente.

Questo è doloroso. Continua … »


Racconto scritto a tante mani dai ragazzi della Quinta C dell’Istituto comprensivo Vitrioli Principe di Piemonte di Reggio Calabria per Giornalisti Nell’Erba 8 Equipaggi per il Cambiamento – C4C /Crew for change), insegnante referente Maria Spagnolo

È una parola sola, infilata in un discorso in cui l’orecchio capta veloce e rischia di sorvolare per la fretta di arrivare alla fine di questa incredibile e semplice storia… di bambini, come noi, che credono in un grande ideale… la COOPERAZIONE.

L’equipaggio del piccolo protagonista Matteo ha viaggiato, unito e solidale, verso il cambiamento per affermare, nella mutevole e confusa realtà in cui viviamo, la passione per la SOSTENIBILITÁ.

E tutto cominciò in una mattina d’estate in un condominio cittadino circondato da un giardino “asserragliato” da rifiuti ed erbacce e nel più totale stato di abbandono. Era appena finita la scuola. Matteo si alzò prima del solito,entrò in cucina e iniziò a preparare la colazione anche per i “mitici” amici del condominio con i quali condivideva, solitamente, gran parte delle ore libere. Con due di loro, Marco e Paolo, aveva frequentato la stessa scuola fin dall’infanzia e,dopo le vacanze estive, avrebbero iniziato il nuovo corso di studi alla scuola media. Continua … »