Ricettario contadino e i suoi perché, realizzato dai ragazzi della seconda media G dell’Istituto Comprensivo di Via G. Messina di Roma, coordinamento Laura D’Angelo.


cod. concorrente 1502105947


Un persorso… essenziale… tra interviste, testimonianze, colori e fumetti delle classi Prime D e G della scuola media Albert Schweitzer dell’IC G. Messina di Roma, coordinamento di Laura D’Angelo, Silvia Mattia, Tito Mordanini e Pietro D’Erario.

cod. concorrente 1502105404


Un persorso… essenziale… tra interviste, testimonianze, colori e fumetti delle classi Prime D e G della scuola media Albert Schweitzer dell’IC G. Messina di Roma, coordinamento di Laura D’Angelo, Silvia Mattia, Tito Mordanini e Pietro D’Erario.

cod. concorente 1502105404


Inchiesta delle classi Quinte della Primaria Don Milani di Monte Porzio Catone (Rm), coordinamento di Barbara Forti.

 
Presentazione
di Barbara Forti
“MENO PER MENO FA PIU'”: UN’OCCASIONE PER “CONDIVIDERE”
Siamo investiti da una crisi “planetaria” che coinvolge tutti e tutto, anche la Scuola.
Essa ha un’anima (alunni, docenti, genitori…) che cresce, ma in un corpo (strutture, risorse etc.) bloccato: è sempre più difficile trovare spazi per la condivisione di idee, mentre il lavoro di gruppo a classi aperte è divenuto una modalità quasi impossibile da praticare, per la sproporzione numerica del rapporto docente/alunni (in genere 1/23).
Questo concorso, con il suo tema particolare, ha stimolato le energie migliori della Scuola, costituendo un’ottima occasione di riflessione e condivisione.
Ancora una volta abbiamo provato ad ottenere un suono armonico, pur partendo da più di 70 individualità, perché siamo convinti che:
“Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia” (D. Pennac 2008).

IL NOSTRO PRODOTTO
Presentiamo un lavoro in P.Point come sintesi di un lungo percorso, durato mesi e impostato in maniera multidisciplinare. Esso nasce da una necessaria (e difficile!) selezione del materiale prodotto, costituito da un’enorme quantità di disegni, foto, elaborati scritti, schemi, interviste etc. Vogliamo “trasferire” agli altri la nostra esperienza in maniera chiara e diretta, anche se, non lo neghiamo, essa è stata molto complessa.
Vi illustriamo le tappe.

IL PRIMO PASSO
Il tema di quest’anno, “Meno per meno fa più”, ha messo subito in crisi i ragazzi, che si chiedevano cosa volesse significare!
Dopo vari “collettivi”, siamo giunti ad una svolta.
La prima lettura del tema è stata quella “esistenziale”.
Per essere felici non abbiamo bisogno del superfluo: l’ottica del POSSIEDO-QUINDI-SONO è stata correttamente spostata sul classico PENSO-QUINDI-SONO.
I ragazzi sono consapevoli della necessità di mantenere il controllo del proprio pensiero.

continua. Qui sotto, l’intera presentazione

 

 

cod. concorrente: 1503083950, 1503083439, 1503082929


Le Giornaliste Audaci e Sprezzanti del Pericolo (GASP), nonché corrispondenti gNe da Labico, Beatrice Bucci,13 anni, Esmeralda Moretti, 12 anni, Jessica Donnicola, 13 anni, Simona Valenti, 13 anni, e Irene Berlenghi, 12 anni, incontrano il filosofo-economista Serge Latouche, padre del movimento della Decrescita Felice.

Cod. concorrente 1903201909



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Racconto di Francesco Toscani, 16 anni, di Como.

Il vuoto, finalmente. Niente grida, niente caos, niente musica. Solo un silenzio sovrumano che si staglia attorno a lui; un silenzio cosmico più assordante di un martello pneumatico, che grava sopra la Città come una montagna volante, che sovrasta l’uomo col suo enorme peso e lo trita con la sua titanica forza di gravità. Niente luci a parte quella soffusa e pigra del Sole che lascivo sprofonda nel mare lontano all’orizzonte; niente luci che non siano naturali, nessuna sostanza chimica va a fuoco irradiando fotoni dal suo cadavere, nessuna lampadina, insomma, nessuna luce intermittente o statica, nessuna immagine in movimento. Buio, o quantomeno penombra, e silenzio; la pace. Non c’è nessuno a parte lui, che fissa lo sterminato paesaggio urbano e si meraviglia di quanto si senta bene. Silenzio, penombra, pace…
Il vuoto, finalmente: ma l’uomo sa bene, benissimo, quanto poco durerà. Sa che a breve dovrà scendere e rituffarsi a corpo morto nel marasma di ritmi incalzanti, frasi brillanti, risate di scherno, dibattiti televisivi, discoteche, sballo, musica elettronica, suonar di clacson, fumo, luci al neon, corse in giro per la città, obbiettivi a breve termine, appalti, telefonate, fish and chips, supermercati, poste, autobus, campagna elettorale, Testimoni di Geova che suonano al campanello, Google News, imprecazioni, tunnel, fischi, derby, semifinali, finali, litigi, vestiti, riviste, reality, posta (tantissima posta), happy hours, superalcolici e telegiornali -nel marasma insomma che è la vita. Quand’è che è diventata così frenetica, la vita, questo l’uomo non lo sa. Continua … »


Video by Eric Barbizzi, 9 anni, di Ascoli Piceno.
“Less can be enough only if it’s enough for everybody: sustainable innovation and traditional techniques can help provide food for everybody”.

cod. concorrente 1702205601


Storia inventata ed illustrata dalla V primaria A dell’Istituto Comprensivo M. Bosco di via G. Messina di Roma, coordinamento Lucia Pozzi e Silvia Abbattista

cod. concorrente 1502110806


Giornale della redazione della IV primaria C dell’Istituto comprensivo M. Bosco di via G. Messina a Roma, coordinamento di Andreina Mascio.

 

cod. concorrente 1503171951


Foto di Alessandro Giovannielli, 10 anni, della V primaria B dell’IC di Fontanellato, Parma