Rifiuti, oggi il corteo contro inceneritore e discarica (7050)

ROMA – Oggi il corteo contro l´ampliamento della discarica e contro il progetto di inceneritore ad Albano Laziale. Ad organizzarlo, i cittadini del Comitato No Inc, ma le adesioni sono arrivate anche dal Comune e da partiti politici, come Sel. La decisione di manifestare proprio oggi contro le decisioni regionali, dopo anni di battaglie, prima contro la giunta di centro sinistra, ora contro quella di centro destra, entrambe convinte della necessità dell´ennesimo inceneritore e dell´ennesima discarica del patron dei rifiuti Manlio Cerroni (quello parlava l´ex assessore all´ambiente in una nota puntata di report a proposito di code alla vaccinara, ricordate?) si deve ad una serie di ragioni. La prima è che il 27 ottobre è riconvocato il Tar Lazio per discutere della richiesta di sospensiva dell´AIA del VII invaso di Ronciglione, richiesta presentata dal comitato No Inc e ignorata da Cerroni che è partito con i lavori al primo lotto il 30 luglio scorso. La seconda è che potrebbe riunirsi a giorni anche il Consiglio di Stato, questa volta chiamato in causa da Cerroni che vorrebbe cancellare la sentenza del 28 ottobre dell´anno scorso con la quale il Tar ha accolto il ricorso dei No Inc e ha bloccato l´inceneritore. La terza è che mentre una delegazione del comitato era alla Asl per chiedere l´installazione di strumenti per la misurazione delle esalazioni da discarica, proprio dalla discarica, pozzo F, è uscito materiale schiomoso denso e compatto. Secondo i No Inc, l´impianto non ha i pozzi-spia e neppure le centraline di controllo previste. A tutto questo si aggiunte la situazione difficile delle falde. Dicono i no inc: “Dopo il prelievo ARPA del settembre 2010 che ha accertato cloroformio sei volte superiore al limite massimo nel pozzo D, lo stesso elemento tossico e cancerogeno è risultato presente nei pozzi A e B in quantità doppia rispetto al limite un mese dopo quel prelievo. Quest’ultima misurazione è stata effettuata dalla società ECO CONTROL per conto della stessa PONTINA AMBIENTE, ma non risulta essere stata comunicata agli enti competenti: Comune, ASL, ARPA”.
A rincarare la dose, infine, ci pensa il Sel di Albano che, in un comunicato stampa d´adesione al corteo, si scaglia contro Polverini e la maggioranza in Regione. “Ancora una volta la questione rifiuti ha tenuto banco a Roma e nel Lazio. La situazione non è affatto promettente e nelle settimane prossime potrebbero esserci sviluppi per nulla
positivi per le popolazioni e i cittadini. Con il voto di mercoledì si sono ignorate le proposte costruttive dell´opposizione e le legittime preoccupazioni dei cittadini e dei comitati riguardo alle “nuove discariche”, nonostante la regione stessa abbia definito non idoneo il sito di Quadro Alto con una VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) del 2009 sul progetto di una discarica presentato proprio dalla Colari dell´avv. Cerroni, che avrebbe una opzione sull´area.
Mercoledì nella seduta straordinaria del Consiglio regionale la maggioranza è stata oggetto di sberleffi da parte dell´imprenditore-magnate dei rifiuti, manifestando praticamente di non essere in grado di contrastare i condizionamenti dell´imprenditore.
Ecco, dopo tanto tempo dall´inizio della battaglia contro l´inceneritore di Albano (che ricordiamo ancora essere presente nel piano rifiuti della Regione Lazio), dobbiamo constatare che uniche soluzioni riconosciute per risolvere problema dei rifiuti nel Lazio siano discariche ed inceneritori.
Il documento approvato mercoledì dal consiglio regionale, che respinge sei mozioni dell´opposizione, impegna l´assessore alle attività Produttive e Politiche dei rifiuti P. Di Paolo (PDL), “ad adottare iniziative necessarie per l´approvazione in via definitiva del piano gestione dei rifiuti”, come richiesto dalla Commissione Europea, in sostanza non dice nulla !!
Ciò in realtà vuol dire che mentre da un lato all´assessore in questione è stato dato indirizzo di promuovere le azioni di diminuzione di impatto ambientale, in vista della chiusura di Malagrotta, in realtà si utilizza lo strumento commissariale per procedere all´apertura di altre due enormi buche (a Corcolle e Quadro Alto), che vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti e ampliate (vedi VII invaso di Roncigliano). Il tutto mentre il piano rifiuti è ancora fermo in discussione presso la Commissione Ambiente presieduta da R. Carlino (UDC), che dovrebbe arrivare in aula per approvazione definitiva “entro fine di quest´anno”.
Alla luce di questa situazione noi di SEL abbiamo la sensazione che ci si trovi di fronte ad un piano regionale orientato sostanzialmente verso i progetti del privato. Il rischio è che ancora una volta si cerchi di utilizzare lo stato di emergenza per consolidare un monopolio che da più di trent´anni gestisce i rifiuti nel Lazio.
Dopo aver avviato la cementificazione massiccia del Lazio, ora il centrodestra non contento, vuole anche sommergere la nostra regione di rifiuti. E´ l´ennesima prova del fallimento di Alemanno e della Polverini.
L´urgenza è quella di far funzionare l´impiantistica esistente per scongiurare ogni emergenza e procedere ad una pianificazione del sistema di gestione nell´ottica della riduzione, riuso e riciclo, vanno pianificati impianti intermedi, centri di compostaggio e isole ecologiche e non inceneritori e discariche. Ciò che serve in questo è un netto cambio di passo, una programmazione di rottura, in grado di invertire una volta per tutte il ciclo dei rifiuti. Bisogna ridare centralità e ruolo alla politica che deve scegliere tenendo conto e ascoltando le comunità locali e i territori.
I cittadini non possono essere costretti a pagare sulla propria pelle gli interessi dei soliti noti, grazie
alla complicità di questa amministrazione regionale.
Per questo SEL Albano Cecchina e Pavona è vicina e condivide l´iniziativa dei Coordinamenti cittadini, del Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio e del Coordinamento No Inc di Albano Laziale, partecipando in massa alla manifestazione di sabato 22 ottobre ad Albano e chiedendo alla presidente Polverini e all´assessore Di Paolo di incontrare i comitati e i cittadini che stanno dando vita a una protesta civile e democratica”.
IL CORTEO PARTE OGGI ALLE 15.30 DA PIAZZA MAZZINI ad ALBANO.


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