Sorella Acqua (1930)

Racconto di Andrea Anna Carlomagno,V primaria A, “Guglielmo Marconi” di Lauria (Pz)

Ciao, io sono Acqua e oggi è il mio acqua decimo compleanno, la mia amica Erbettina mi ha regalato un diario “segretacqua”. Sono ancora più felice perché mio padre Acquazzone e mia madre Acquarugiola mi hanno regalato la “pennacqua” che ho usato per scrivere la mia pagina di diario.

Tra due giorni mia madre andrà in ospedale perché deve nascere la mia sorellina Acquolina.

Sono passati molti giorni, vi posso dare una buona notizia, è nata la mia sorellina. Sono strafelice, ma anche un po’ infelice, perché tra tre giorni devo partire per la scuola media, dovrò pur sapere qualcosa sul mondo.

Finalmente la mia sorellina è tornata a casa.

Mia madre questa mattina mi ha dato una lettera della mia amica Erbettina. Questa lettera dice: <<il collegio è bruttissimo non mi fanno scrivere nemmeno le lettere, questa è l’ultima volta che ti scrivo>>. Quando ho letto questa lettera, mi sono messa a piangere per mezz’ora, non riuscivo a smettere.

E’ da molto tempo che non vi racconto cosa succede. Ho dovuto lasciare la mia famiglia per andare alla Scuola Media e, un po’ mi manca, ma ho fatto tante amicizie che mi sembra di essere ancora a casa. Le mie cinque migliori amiche sono: Sole, Fiore, Foglia, Nuvola e Bocciolo. Qui la Scuola Media dura solo due anni, un anno è già passato e piano piano anche l’altro passerà.

Adesso io e le mie amiche ci dobbiamo lasciare, perché ognuno deve andare per il mondo, a salvarlo. Io personalmente non sono pronta, ma sono quasi obbligata dai miei genitori.

L’ultima volta che ho visto mia sorella è stato all’inizio del secondo anno di Scuola Media, era cresciuta e andava alla Scuola dell’Infanzia.

Dopo molti giorni, mi trovo in Italia, una nazione dell’Europa, molto bella.

Per prima cosa, sono andata a vedere la Capitale: Roma. Roma dicono che è una città piena di resti antichi, come il Colosseo. Dentro il Colosseo, c’erano milioni e milioni di persone, disperate perché avevano sete. A questo punto ho capito che volevano me, allora mi sono trasformata in super Acqua e ho ordinato al mio amico Muretto di costruire un acquedotto. Il mio amico, è stato così rapido così io mi sono tuffata nell’acquedotto, ho liberato le mie sacche piene d’acqua e le ho sparse per tutto l’acquedotto. Adesso milioni e milioni di persone, non sono dentro il Colosseo, ma a bere la preziosissima acqua.

Da quest’episodio ho capito che senza di me il mondo non può vivere.

Oggi è un altro giorno e infatti sono in un continente: l’Africa.

Mi hanno detto che l’Africa è un continente molto povero. Allora voglio renderlo ricco con la mia acqua.

<<Muretto, Muretto….., Muretto dove ti sei cacciato???>>.

<<Oh, no, Muretto ha perso tutte le sue forze, così non potrà soddisfare l’Africa, l’Oceania, l’Asia…, così rimarranno per sempre le zone povere d’acqua. Dovevo andare prima a dissetare quelle zone, che guaio!!!>>.

<<C’è solo un modo per salvare quelle zone, non dobbiamo sprecare l’acqua, pensiamo un po’ anche agli altri!!!>>

<<Beh, adesso vi devo lasciare, devo tornare dalla mia famiglia. Mi raccomando, non sprecatemi!!>>.



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