Super car, sempre più vicine? (6908)

di Andrea Sorrentino

Quante volte ci è toccato girare a lungo per trovare un parcheggio e magari fare tardi a quell’appuntamento importante? Basta pensare che si calcola che generalmente un’auto occupi 10 metri quadrati di suolo. Ormai le nostre città sono talmente congestionate dal traffico e dal problema del parcheggio che i progetti di costruire posti auto sono in costante aumento e sono spesso oggetto di promesse elettorali di candidati politici. Secondo una stima, presentata dal documentario di Rai1 Super Quark, nel 2050 circa i 2/3 della popolazione globale vivrà negli agglomerati urbani e si pensa che New York arriverà ad ospitare 10 milioni di persone e si può solo immaginare quanto la situazione sia destinata a diventare ancora più caotica. Inoltre non bisogna dimenticare che ormai molte famiglie hanno almeno due automobili di proprietà. Per cercare di arginare questa possibilità, i ricercatori del gruppo Media Lab’s Changing Places del Massachussets Institute of Technology di Boston (USA), diretti dal professore Kent Larson,  stanno sviluppando un prototipo di auto elettrica pieghevole, al quale stanno lavorando ininterrottamente da diversi anni. Queste macchine sono un concetto più evoluto delle normali city-car. Una volta chiusa questa vettura occuperà il 40% in meno di un semplice veicolo e si calcola che in un parcheggio normale ce ne possano stare quattro, una grande capacità di ottimizzare gli spazi. Presenteranno anche un vano bagaglio più ampio di una vettura tradizionale.

Visto che deve essere piegata non può avere un solo motore centrale e pertanto ne ha quattro disposti sulle ruote che permettono di fare manovre molto più ampie, compreso un 360° per uscire più facilmente dal posto. Naturalmente queste auto saranno elettriche. Verranno dotate anche di sensori che riceveranno gli impulsi delle barriere e degli ostacoli esterni e il sogno è quello di collegarlo con l’Iphone del proprietario che potrà indicare all’auto dove parcheggiarsi. Il modello è dotato anche di un sistema che fa scendere direttamente i passeggeri sul marciapiede.

Sulla riuscita dello studio i ricercatori di uno dei centri più avanzati al mondo, il MIT, si dicono speranzosi e fiduciosi: taglieranno l’inquinamento e saranno indispensabili per facilitare i problemi di traffico e congestione.

“Noi non abbiamo una visione utopistica. Noi abbiamo un set di idee di cui pensiamo sia importante discutere. Queste idee hanno largamente a che fare con la sostenibilità delle città” queste sono state le parole riferite dal promotore Mitchell, da poco defunto.

Le prime realizzazioni pratiche di quest’idea verranno eseguite a breve in Spagna per un car sharing. Tuttavia le ricerche non terminano qui.

Chissà se un domani potremmo avere delle super car intelligenti che non inquinino e che ci agevolino la vita quotidiana?


Andrea Sorrentino

redazione centrale gne



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