Shopper per la spesa: bioplastica o plastica tradizionale? (12081)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Mattia Spera e Lorenzo di Stefano, Scuola media San Nilo, Grottaferrata

La bioplastica è un materiale innovativo, più sostenibile rispetto alla plastica tradizionale. Ci sono solo vantaggi o adottare la bioplastica presenta anche qualche svantaggio?

La plastica è un materiale utilizzato per creare vari oggetti che possono migliorare la nostra vita. Purtroppo però, inquina molto! Per questo è stata messa a punto la bioplastica, ossia una plastica biodegradabile e compostabile, fatta di materiali che quando vengono buttati, si distruggono più velocemente.

Con questa bioplastica, fatta con amido di mais, vengono prodotte delle buste (shopper). Nei supermercati si possono trovare agevolmente alle casse, per portare a casa i prodotti acquistati. Diverso è il discorso all’interno del supermercato, in particolare per le buste che servono per mettervi dentro frutta e verdura. A differenza delle buste che si acquistano alla cassa a fine spesa, queste non vengono fatte pagare al consumatore e sono quindi a totale carico del supermercato. Per questo motivo, i supermercati utilizzano per frutta e verdura le classiche bustine di plastica non compostabili, contribuendo notevolmente all’inquinamento.

Il discorso delle shopper è molto vario: alcuni supermercati dichiarano di usare shopper in bioplastica, ma non sempre è vero (magari consumano scorte di shopper in plastica tradizionale accumulate negli anni), altri – pur usando shopper in bioplastica – non ne incentivano l’uso fra i clienti, dicendo che sono prodotti di scarsa qualità e che si rompono con facilità. Senza dubbio la bioplastica ha dimostrato di avere molte qualità e di rispettare l’ambiente, potrebbe rivoluzionare il mondo, ma è necessario che venga usata in maniera più capillare e soprattutto che vada a sostituire totalmente la plastica tradizionale nel trasporto della nostra spesa.

 

cod. conc. 2804091726


Leave a Reply


>