La vera fame (5071)

Articolo di Francesco Strambi, 11 anni, di Albiate (Monza-Brianza)

Il nostro pianeta ha dato vita a miliardi e miliardi di individui, oggi su di esso vivono circa sette miliardi di persone divisi in piccole nazione e grandi continenti. Tutt’ora il mondo si può dividere a metà, una parte ricca, piena anche di oggetti inutili e una parte povera, a cui mancano anche gli oggetti utili. Tutto questo non è colpa del nostro pianeta, anzi lui con tutti gli elementi naturali darebbe vita a tutti in modo equo. Soltanto che l’uomo, avido, ha fatto questa suddivisione, causando la fame nel mondo. La fame non è quella che abbiamo noi. Forse anche oggi, anche ora, mentre io scrivo e voi leggete, questa non è fame vera, questa è fame finta. Se facciamo un pranzo normale, noi, europei, statunitensi, insomma tra le persone messe “bene”, la fame riappare dopo 5-6 ore. 925 milioni di persone, sparse nei paesi in via di sviluppo, soffrono la fame, la vera fame, magri come spilli, forse(forse forse) mangiano un pezzetto di pane ogni 4-5 giorni. A livello mondiale il rischio maggiore per la salute degli individui è rappresentato dalla fame (la vera fame) più che dalle malattie. Ci sono persone nei paesi ricchi che usano prodotti buttandoli e sprecandoli, perché sanno che potranno comprarne di nuovi. Invece l’altra metà del mondo è talmente povera da non avere proprio niente. Infatti il cibo che noi abbiamo non è distribuito equamente. Il mondo è pieno di affamati perché le risorse sono mal distribuite. Le principali cause della fame (che la provocano) sono i disastri naturali (terremoti, acquazzoni, eruzioni vulcaniche, inondazioni, incendi naturali, onde anomale, frane ecc. ) le guerre, la povertà, i pochi attrezzi da lavoro per i contadini. È per questo che esiste la fame nel mondo. In molti paesi ci sono problemi di salute che c’entrano con l’alimentazione o eccessiva o scarsa. Nei paesi con tanti beni ci sono molti ammalati a causa del troppo cibo. I bambini, per esempio, mangiano troppo e ingrassando il loro corpo si rallenta, hanno il respiro affannoso e sono senza fiato. Al contrario nei paesi poveri i bambini si ammalano perché mangiano troppo poco. Dimagriscono, non hanno più energia nemmeno per giocare e andare a scuola. Mangiando poco i virus e i batteri entrano con più facilità nel nostro corpo perché le nostre difese non si ricaricano quindi hanno via libera per attaccarci. Tutto questo non è giusto, soprattutto per i bambini che abitano nei paesi poveri. Infatti i diritti e i doveri dovrebbero essere uguali per tutti, mentre in molti paesi la maggior parte dei diritti dei bambini non si rispetta. Art. 31 della convenzione Onu sui diritti dei bambini, diritto al gioco: è molto probabile che nei paesi dove c’è poco denaro le famiglie facciano lavorare anche i bambini, non rispettando anche altri diritti, il diritto all’istruzione, il diritto a non lavorare, il diritto a essere curati quando si è ammalati, il diritto a un sufficiente livello di vita. Mi auguro che tutte queste ingiustizie vengano risolte e che tutti i popoli della Terra vivano rispettando ed amando il prossimo e il nostro bellissimo pianeta.

Francesco Strambi

20 febbraio 2011 Albiate (MB)

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