I pericoli del pianeta vivente (5274)

Articolo di Martina Filecci, 16 anni, di Monte Compatri (Roma)

Case, alberi, foreste che oscillano per delle scosse or più intense, or più lievi; un’ombra scura, potente che inghiotte intere spiagge e che con la sua violenta ira, lascia il silenzio dietro di sé; scoppi di lava incandescente, fatale che ricopre e distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino.

L’ambiente è una fiera indomabile: è tutto ciò che ci circonda , tutto ciò in cui viviamo.

Il nostro ambiente è una cosa meravigliosa, e come tutte le cose meravigliose, non può essere controllato.

Sulla terra, vivono miliardi di esseri viventi, tra cui l’uomo che, spesso può essere danneggiato dai fenomeni naturali che prevalgono sul pianeta.

Ma in che modo la terra nuoce all’uomo?

Naturalmente la causa di alcune calamità naturali è, spesso e volentieri, l’effetto che le azioni degli uomini hanno sull’ambiente, ma alle volte l’uomo non ha niente a che vedere con l’avvenire di questi “eventi”.

Infatti il nostro pianeta è in continuo movimento ed evoluzione e questo causa terremoti, inondazioni ed eruzioni vulcaniche.

Ecco, volendo soffermarci su queste ultima due calamità, possiamo trovare un esempio molto evidente qui in Italia: a nord delle isole eolie, alcuni geologi che hanno studiato per anni i fondali del Mar Tirreno, si sono accorti della presenza, proprio in quella zona, di un vulcano alto 3 km e lungo 65 km ancora attivo.

Marsili, nome con cui è stato chiamato tale vulcano, potrebbe diventare molto pericoloso; infatti gli studiosi dell’ istituto di geologia marina del CNR hanno affermato: “ Il vulcano deve essere tenuto necessariamente sotto sorveglianza; una sua piccola eruzione potrebbe un maremoto che distruggerebbe le coste bagnate la Tirreno meridionale”

Certamente l’uomo, studiando questi fenomeni, cerca di prevenirli e di minimizzare i loro danni: proprio per questo esiste la prevenzione attiva, basata su interventi che modificano, in modo anche notevole, le caratteristiche del territorio, e la prevenzione passiva che consiste nell’adottare provvedimenti che modificano i comportamenti dell’uomo.

I servizi territoriali di protezione civile possono invece intervenire prima che l’evento accada solo se esso è ben previsto e ritenuto inevitabile ed imminente; di norma agiscono durante o dopo il suo verificarsi.

La previsione dei fenomeni naturali è perciò basata su un complesso studio meteorologico, quindi dell’atmosfera terrestre e delle sue proprietà e fenomeni.

Ma, nonostante tutto, non sempre l’uomo riesce a prevalere positivamente sull’ambiente.

Gli esseri umani stanno pian piano imparando a dominare molte cose, ma per riuscire ad essere preminenti sull’ambiente ne hanno ancora molto di tempo da aspettare.

D’altronde, chi può governare l’impetuosità, la forza e l’anima della natura?

Martina Filecci

cod. conc. 2809145221

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