Via col vento, l’auto ad aria compressa (7622)

Articolo di Aureliana La Pusata, 15 anni, della IV ginnasio dell’Istituto Falcone di Barrafranca (Enna)

L’umanità, immersa in un caos di rumori, intrappolata in una vita frenetica, di rado si ferma un momento ad ascoltare ciò che ha veramente intorno. Pian piano il mondo muta il suo aspetto, e si dirige verso un declino irreversibile, a cui l’umanità ormai schiava d’un progresso che giova a pochi, non presta attenzione. Ma se provaste a fermarvi un momento, ad ascoltare il mondo, vi rendereste conto che una voce lontana, indefinibile, sta chiedendo il vostro aiuto… Chiudete gli occhi e immaginate la vostra città dall’alto, una città intrappolata in una nuvola di smog, e voi ci vivete dentro, dentro una foschia che non è nebbia…. senza accorgervene. Ogni giorno prendete la vostra auto per recarvi a lavoro, per accompagnare i vostri figli a scuola, ogni giorno la foschia che vi circonda aumenta, il mondo fatica di più a respirare.

Nel 2001, Guy Negre, un ingegnere progettista di motori di formula 1, presentò al Motorshow di Bologna la “Eolo” un’auto il cui motore funzionava ad aria compressa.

Un veicolo totalmente ecologico, dal cui scarico usciva solo aria, capace di percorrere 100 Km al costo di 0,77 €, avente una autonomia di circa 10 ore e capace di raggiungere la velocità di 100 Km/h, era una rivoluzione nel mondo dei trasporti.

La Eolo, al Motorshow di Bologna fece un tale successo che il sito www.eoloauto.it fu inondato di richieste di prenotazioni, dopo poco, però il sito web e l’auto rivoluzionaria scomparvero senza lasciare traccia. I dipendenti assunti dalla fabbrica sono tutt’ora in cassa Integrazione e l’Eolo Auto Italia rimanda la data di produzione di anno in anno.

Fortunatamente, nel marzo dell’anno scorso, in Svizzera è stata avviata la produzione dell’Airpod una citycar ad aria compressa.

Il funzionamento del motore di questa vettura non si discosta molto da quello di un semplice motore a scoppio. Il carburante, ovvero l’aria compressa, viene immagazzinata all’interno di serbatoi e mantenuta a temperature elevate, in seguito i serbatoi vengono aperti e l’aria è inviata all’interno di una camera, qui alimenta una turbina, la quale, ruotando, mette in funzione l’albero motore che dà il via ai pistoni.

Un’ automobile capace di rendere gli uomini indipendenti da qualsivoglia tipo di carburante, benzina o idrogeno che fosse, non faceva guadagnare abbastanza, doveva essere nascosta con il silenzio dei media, di fatto le TV del nostro paese non hanno nemmeno accennato né alla Eolo Italiana nel 2001, né tanto meno alla più recente Airpod Svizzera.

Sul web, invece, circolavano e circolano tutt’ora informazioni su questa tecnologia rivoluzionaria, capace di cambiare in meglio la vita degli uomini e del nostro pianeta.

 Aureliana La Pusata

 


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