Il Paese della Meraviglia (7766)

“Il nostro gruppo di lavoro, come pure per gli anni passati, è composto da un piccolo numero di bambini di origine culturale rom residenti all’interno del Villaggio Attrezzato di Via di Salone 323 di Roma”, scrive la coordinatrice del progetto, Gessica Besson della Cooperativa sociale onlus ERMES…

(nelle foto si vedeno bene i “segnali dal verde” inventati dai bambini: un robot gigante che “beve” l’acqua sporca, la “pulisce” e facendo ciò crea anche energia pulita;  un enorme microfono che catturando l’energia del sole può “parlare” e comunicare con gli animali che  sono in grado così di lavorare da soli in armonia e serenità senza dover essere sfruttati dagli uomini con gli allevamenti e quant’altro; una grande bicicletta che pedalando da sola grazie all’energia del vento crea a sua volta energia).


PRESENTAZIONE DEL LAVORO

Il laboratorio che ha riguardato il percorso conoscitivo sulla “segnali dal verde” ed ha portato alla realizzazione del prodotto inviato al concorso “Giornalisti nell’erba” di quest’anno, si è svolto, anche questa volta, nei locali attrezzati ad asilo e spazio educativo pomeridiano, all’interno dello stesso Villaggio di residenza dei ragazzi coinvolti dal progetto.

Il lavoro svolto dai nostri minori ha riguardato il tema delle soluzioni ed energie pulite alternative a quelle esistenti che inquinano e sfruttano oltremodo l’ambiente. Con l’aiuto di due educatrici della Cooperativa Ermes (quali Gessica Besson, che ha accompagnato per il terzo anno consecutivo i minori dell’insediamento di Salone in questo percorso, e Monia Spadaro) ed all’interno di un percorso ludico-educativo guidato appositamente programmato i bambini hanno conosciuto e scoperto le molteplici energie “alternative” pulite utili e necessarie per non danneggiare la nostra Terra, argomento trattato nella scorsa edizione. Quindi insieme si è pensato alle diverse e possibili soluzioni da adottare per non danneggiare ancora il nostro pianeta. In questo percorso i minori sono stati guidati  inizialmente dalle educatrici che hanno suggerito alcune soluzioni già esistenti fra le più conosciute. Successivamente i minori sono stati esortati ad immaginare altre energie e soluzioni alternative a quelle inquinanti: idee non esistenti nella realtà ma che con un po’ di fantasia e creatività potrebbero esistere o che comunque i minori stessi vorrebbero che esistessero per poter “salvare” ed aiutare a vivere meglio e più a lungo il nostro pianeta. Il compito di immaginare e pensare a delle soluzioni fantastiche, scaturite dalla creatività e dall’immaginazione dei bambini, è stato accolto con entusiasmo dagli stessi, i quali hanno svolto autonomamente questo percorso ludico- educativo nel quale ognuno ha potuto “mettere del suo” con le propria idee giungendo alla fine tutti insieme a tre soluzioni alternative fantasiose.

 METODOLOGIA

La nostra metodologia di lavoro è fondata su una modalità di apprendimento basata sulla valorizzazione della collaborazione all’interno del gruppo di allievi, Collaborative learning. Attraverso l’apprendimento collaborativo, guidato dalle educatrici della cooperativa, si è creata una reale interazione e collaborazione tra i membri del gruppo nella realizzazione del compito comune e si è sviluppato un senso di responsabilità verso il gruppo e i suoi obiettivi e verso i singoli componenti.

A livello pedagogico-didattico le educatrici hanno condotto gli allievi in un percorso, di conoscenza prima e coscientizzazione riguardante i comportamenti negativi dell’uomo, poi che ha utilizzato per la rappresentazione e la rielaborazione dei saperi appresi, la condivisione e l’interazione di più strumenti comunicativi ed espressivi all’interno dello stesso contesto informativo e produttivo, quali: libri didattici, testi, ricerche on-line illustrazioni cartacee e in rete. Nel nostro contesto di lavoro (come generalmente in tutti i contesti collaborativi) di fondamentale importanza è stata la figura del tutor; una figura di mediazione tra l’adulto educatore e gli studenti. Nel nostro caso il ruolo di tutor è stato svolto da due minori di età leggermente superiore a quella dei ragazzi costruenti il gruppo di lavoro specifico. Il compito di questi ultimi è stato quello di organizzare, facilitare e monitorare lo svolgimento delle attività didattiche e il clima di collaborazione.

 

ATTIVITÀ

 

I nuovi saperi e le informazioni appresi su questo tema e quindi i segnali dal verde, cioè le ultime scoperte per l’ambiente che potrebbero cambiare al meglio il nostro futuro, sono stati espressi mediante un unico prodotto realizzato dal gruppo di lavoro attraverso strumenti differenti:

–       Un grande plastico riguardante la realizzazione di un paese di polistirolo, cartapesta e di cartone rappresentante i vari concetti affrontati dai ragazzi che li ha coinvolti in un lavoro cooperativo e divertente di libera espressione e rielaborazione, con un codice diverso dalla scrittura e dalla parola, delle informazioni apprese durante una prima fase di ricerca e studio sull’argomento.

In ultimo i bambini hanno voluto a loro volta dare un nome al loro paese ideale dove ognuno vive in armonia con l’altro e nel rispetto dell’ambiente, animali e persone. Il nome del paese è stato scritto in italiano e in romanès (lingua zingara), lingua conosciuta da tutti i rom anche se ognuno appartenenti a gruppi di origine, cultura e lingua differenti, questa identità multipla e ricca che caratterizza questi ragazzi.

Quindi nel particolare, accanto alle soluzioni esistenti già adottate dall’uomo per non inquinare che i minori hanno inserito nel loro paese come: le pale eoliche, il mulino ad acqua e i pannelli solari, i bambini hanno pensato ad altre soluzioni fantastiche:

–       un robot gigante che “beve” l’acqua sporca, la “pulisce” e facendo ciò crea anche energia pulita

–       un enorme microfono che catturando l’energia del sole può “parlare” e comunicare con gli animali che  sono in grado così di lavorare da soli in armonia e serenità senza dover essere sfruttati dagli uomini con gli allevamenti e quant’altro.

–       una grande bicicletta che pedalando da sola grazie all’energia del vento crea a sua volta energia.

L’intero prodotto, è stato creato solo con materiali di scarto nell’ottica del riciclo e del ri-uso di tutti i materiali presenti nella vita quotidiana.

In questo interessante lavoro di scoperta, di ricerca per trovare le nuove soluzioni possibili, i minori hanno voluto trovare una soluzione che funzionasse con le tre energie naturali già esistenti al mondo: l’energia solare, l’energia del vento e l’energia dell’acqua, proprio per voler sottolineare e comunicare agli adulti che le soluzioni possibili sono accanto a noi, le abbiamo già nella vita quotidiana ed in ogni luogo e che quindi, è assurdo ostinarsi a non volerle utilizzare completamente, ostinandosi, invece, ad impiegare ancora quelle “sporche”, inquinanti e dannose per tutti gli esseri viventi. Una risposta sincera e “pulita”

dai bambini a tutti gli adulti del mondo.

 

L’educatrice di riferimento dell’attività

                                                                                                                      Gessica Besson

 

     ERMES Cooperativa Sociale Onlus Codice fiscale e partita I.V.A. 09111831005 N. R.E.A. 1140623

Iscrizione Albo Società Cooperative n. A180853

Via Cariati, 18 – 00178 Roma Sede operativa: via Statilio Ottato, 33 – 00175 Roma.

Tel: 06/76988239 – Fax 06/7611748 – E-mail: info@ermescooperativa.it


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