Agricoltura e fitotecnologie(12061)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12061)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Valentina Giovinazzi, Francesca D’Ottavi, Alessandra Olivieri, Chiara Santoni, Daniel Nardi, Beatrice Arduini classe II C dell’I. C. di Frascati

 

L’agricoltura biologica deve rispettare certi criteri, per essere tale. Questi criteri sono:

1) Drastica limitazione all’uso di concimi minerali di sintesi

2) Limitazione all’uso dei fitofarmaci di sintesi

3) La rotazione delle colture

4) Utilizzo intensivo di concimi organici

5) La scelta di specie e varietà tradizionali

6) La lotta alle malerbe

7) La protezione dei nemici naturali dei parassiti.

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Il Mater-Bi®, un’innovazione nel campo delle bioplastiche. Conviene davvero usarlo?(12077)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12077)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Patrizio Guerzoni e Lorenzo Menichelli della II media San Nilo, Grottaferrata

Secondo la definizione corrente una  bioplastica è un materiale completamente biodegradabile  derivante integralmente o parzialmente da  risorse rinnovabili  (ovvero vegetali).

Il Mater-Bi® è  il nome commerciale della bioplastica  brevettata da Novamont. Essendo biodegradabile e compostabile ,  consente sempre una buona gestione dei rifiuti. Il Mater-Bi® si ottiene grazie alla trasformazione industriale di  varie risorse rinnovabili tra cui l’amido di mais e oli vegetali di varia natura. . È utilizzato principalmente per la produzione degli shopper,  sacchi per la raccolta differenziata,  ma anche nel catering, prodotti per l’igiene e l’agricoltura.

Presenta vari vantaggi: (altro…)


Falsi miti su chimica e bioplastiche, intervista a Daniela Riganelli di Novamont(12045)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12045)

WORKSHOP – Si presto a dire green

della II C Scuola Media I.C. Frascati via D’Azeglio

 

Perché secondo lei la parola “chimica” sembra che abbia il significato di qualcosa che fa male? 
La consuetudine a vedere la “chimica” come qualcosa di cattivo l’abbiamo imparata a nostre spese dai disastri ambientali, dalle malattie che ne sono derivate e magari anche da un certo tipo di insegnamento che ha fatto vedere questa materia come una delle più difficili e talvolta inutili che abbiamo affrontato nel corso degli studi.

Da cosa possiamo capire se una pubblicità di qualche prodotto ci sta ingannando?
Il problema non è tanto la chimica (termine che viene assolutamente evitato nelle comunicazioni pubblicitarie), quanto l’allusione che in quel determinato prodotto la chimica sia completamente assente. Il consumatore viene quindi accattivato da termini come “naturale” che non vuol dire nulla perché molte cose possono anche essere naturali ma dannose (pensiamo ad un pesce naturale che è andato a male, ha prodotto tossine naturali che possono anche uccidere) o magari scrivono “in assenza di conservanti” quando in alcuni casi non ci sono mai stati in quel prodotto… (altro…)


Progettazione green, in pillole(11982)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11982)

WORKSHOP – Si presto a dire green

Zaninni Caroleo – II A media Istituto Comprensivo Don Milani

Dall’intervista a Paolo Mondini, ingegnere, ecodesigner e docente di “Scienza e Tecnologia dei Materiali”, da noi sentito durante il workshop “Green sin dall’inizio” all’Università di Roma Tor Vergata, ecco qualche pillola di eco-progettazione. (altro…)


Pannelli geniali(11978)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11978)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Noemi Cusimano, Rebecca Gabrieli, Alessio Bultrini, Jacopo Morresi – I E media Ist. Compr. Frascati via D’Azeglio

Possono essere installati sulle pareti degli edifici, anche verso nord con uguale efficienza, e sulle finestre fungendo di giorno da tende e di notte da fonti di luce sostituendo le lampadine. Possono essere installati su strade e ferrovie nonché sui tetti delle automobili. Sono i pannelli fotovoltaici del futuro, che però è molto vicino: questi pannelli infatti verranno perfezionati e si stima che nel 2015 potranno entrare in commercio. Sono definiti organici perché le celle che li compongono si basano su materiali organici. (altro…)


Mirtilli al costo di 2€…a watt(11975)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11975)

WORKSHOP – Si a presto a dire green

Margherita Vinciguerra, Beatrice Cerroni, Simone Cabras e Lorenzo Riccioni – IE scuola media Massimo D’Azeglio, Frascati

 

Il pannello solare al mirtillo è un pannello fotovoltaico organico inventato da CHOSE cioè il polo solare organicofrutto della collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata e la Regione Lazio me sfrutta i meccanismi della fotosintesi clorofilliana. E’ nato tra il 2009 ed il 2010 per utilizzare energie rinnovabili e ricavare energia da materiali naturali. Questo è costituito da un processo di “sinterizzazione” del biossido di titanio e da un colorante preso dai mirtilli o da altri vegetali con simile caratteristiche e sigillato da due vetri. (altro…)


Le grandi aziende vogliono romperci il cellulare(11971)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11971)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Marco Zuaro – III C media Istituto Comprensivo Don Milani, Monte Porzio Catone

La durevolezza dei prodotti della nostra quotidianità è sempre minore.

 

 

Cos’è l’“obsolescenza programmata”? Questa parola così difficile ci dice in sostanza che le aziende realizzano dei prodotti che sono destinati sin dall’inizio a danneggiarsi e rompersi. Come dice Sergio Ferraris, direttore del giornale QualEnergia, “nella storia l’utilizzo degli oggetti prevede che essi si consumino, ed è l’essenza stessa degli oggetti. Ma che si consumino in maniera naturale…” (altro…)


L’inquinamento(11967)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11967)

WORKSHOP – Si fa resto a dire green

Giorgia Dell’Otto – IIA  I. C. Don Milani,  Monte Porzio Catone

L’inquinamento è l’introduzione di sostanze tossiche e nocive nell’ambiente. Nell’aria, per esempio, si possono trovare sostanze tossiche provenienti dalle industrie chimiche; nell’acqua possiamo trovare invece petrolio o detersivi e nella terra sono presenti plastica e detriti che faranno fatica a deteriorarsi per anni o che non riusciranno mai a farlo.

Ma perchè siamo arrivati a queste condizioni? E come possiamo migliorare? Si è arrivati a questi alti livelli di inquinamento perchè l’uomo non pensa abbastanza alle conseguenze delle proprie azioni sporcando l’ambiente con sostanze inquinanti, ma si può migliorare imparando a rispettarlo con un po di senso civico e educazione ambientale che purtroppo la maggior parte di noi non ha per disinteresse e mala informazione.

Ci potrebbe aiutare la diffusione della raccolta differenziata con cui potremmo dividere i rifiuti per genere e poi riciclandoli, quegli stessi rifiuti ci darebbero altri materiali utili. Un’altro modo per aiutare l’ambiente sarebbe quello di usare prodotti di natura biologica come quelli per l’igiene personale (bagno schiuma, shampoo,creme ecc..); mangiare cibi biologici (coltivati in terre non inquinate da discariche per esempio o altro e concimati con fertilizzanti naturali); indossare vestiti creati con fibre naturali (cotone,seta e lana). Secondo me l’uomo pensa ancora troppo poco alle condizioni dell’ambiente e non fa abbastanza ancora per bonificare i territori inquinati pensando così di avere un futuro migliore. “Noi siamo quello che mangiamo” ed è per questo che tante malattie sono aumentate negli ultimi tempi. Quindi aiutare ad avere un ambiente più pulito non può che essere un vantaggio per tutti.

cod. conc. 1604133959


Impatto ambientale, cos’è?(11963)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11963)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Marco Tabarri, Filippo Di Giulio, Christian Cerquetti, Mauro Ferru – I E scuola media Ist. Compr. Frascati via D’Azeglio

Che cos’è l’impatto ambientale? Sono effetti causati da un evento o da un’azione, svolti sull’ambiente; essi possono essere sia negativi sia positivi. L’impatto ambientale coinvolge quindi molti fattori come: l’uomo, la natura, la chimica, l’architettura, l’agricoltura o l’economia. Purtroppo sono tante le azioni a danno dell’ambiente, soprattutto da parte dell’uomo. Una delle cose che incide di più è sicuramente l’inquinamento. Esso è responsabile anche del fenomeno conosciuto come “buco nell’ozono”, che consiste nell’assottigliamento dello strato di ozono, un gas che è presente nella stratosfera e che protegge la Terra dalle radiazioni provenienti dal Sole. La conseguenza è il riscaldamento del pianeta e lo scioglimento dei ghiacciai, che modificano in modo determinante il clima. Un altro elemento a danno della terra è la deforestazione, cioè la progressiva riduzione delle zone verdi del pianeta, a causa della quale molte specie animali si stanno estinguendo e i terreni sono sempre più soggetti a frane e smottamenti. Anche il disboscamento influisce sul clima, basta pensare alla riduzione drastica delle foreste tropicali e alle conseguenze che questa ha portato e sta portando. Un impatto ambientale pesante. L’uso indiscriminato delle risorse primarie del pianeta ha un impatto esponenziale, così come, di conseguenza, i nostri consumi. Produciamo tanti rifiuti e stiamo trasformando il nostro pianeta in una enorme pattumiera. Ciascuno di noi deve rendersi conto di ciò e cercare di cambiare le proprie abitudini, a cominciare dalla raccolta differenziata. È importante il riciclo dei materiali che scartiamo, come plastica, vetro e carta, ma sopratutto la riduzione dei consumi e dei materiali, perché sono l’unico modo che abbiamo per risparmiare materie prime e ridurre almeno il nostro impatto ambientale.

Per poter controllare e prevenire i possibili danni sull’ambiente, nel 1969 negli Stati Uniti è nata la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). La VIA è nata negli anni sessanta con il nome di environmental impact assessment (E.I.A).

 

cod. conc. 1604133129

 

 


Il sole e i mirtilli(11959)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11959)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Daniel Bassi, Nicolò Forti, Valerio Pisaturo, Gabriele Saputo – II media C Istituto Comprensivo via D’Azeglio, Frascati

I pannelli solari organici: li abbiamo conosciuti all’Università di Tor Vergata.

Sono realizzati con materiali organici, ibridi organici, inorganici; servono ad accumulare energia e a distribuirla.

Vengono assemblati con una specie di gelatina, per colorarli si usano mirtilli, fragole, anche melanzane: più green di così…

I ricercatori propongono questi pannelli fotovoltaici organici alle imprese interessate, per uno sviluppo ecosostenibile.

Anche Frascati è interessata al progetto, rispettoso dell’ambiente e bello a vedersi.

cod. conc. 1604122655