Perchè diventare vegetariani(9438)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9438)

Intervista con Margherita Hack, pubblicata su un periodico (testo di Cinzia Cinque), con la collaborazione di Carlo Maria Guerzoni, 12 anni, di Milano.

Mangiare verde è una scelta legata a ragioni di salute ma anche etiche. Perché comporta
il rispetto degli animali. e il loro diritto di non soffrire. Ce lo spiega una scienziata famosa
in un libro che scuote le coscienze. Comprese quelle dei carnivori convinti

Sono carnivora dall’età della ragione. Da quando cioè il desiderio di riconquistare la taglia 40-42 prima della maternità-killer-del-girovita mi ha fatto scoprire le potenzialità della bistecca in termini di praticità (la prepari velocemente a casa e la trovi, in versione più o meno pregiata, nel primo bar sotto l’ufficio), di utilità (i regimi proteici, dal punto di vista calorico, sono vincenti) e anche di gusto. Sì, perché, dopo un’infanzia da denutrizione (detestavo insieme alla fettina anche tutto il resto) e un’adolescenza e giovinezza “ipercarboidratica”, quando compensavo la voglia d’amore e l’ansia da prestazione universitaria con overdosi di pasta, pane e cioccolato, ho scoperto che la carne mi piace e non mi stufa: confesso che insieme all’insalata è il mio piatto preferito. O forse lo è stato. Perché da quando – al fatidico giro di boa dei 30 – ho reintrodotto ufficialmente entrecôte & co. nella mia piramide alimentare sono passati oltre 15 anni. Un’era geologica per quel che riguarda la società, sempre più sensibile a temi come il benessere individuale e collettivo, la sostenibilità, l’ecologia. Ma un’eternità anche dal punto di vista del mio personale vissuto: ho dovuto fare i conti con il cancro che ha colpito la mia famiglia. E che mi ha portato a pormi delle domande. Perciò, nella speranza di trovare anche delle risposte, ho scelto di indagare il tema del vegetarianesimo, intervistando Margherita Hack, astrofisica e divulgatrice scientifica, sugli scaffali con il suo Perché sono vegetariana (Ed. dell’Altana, e 12). 125 pagine da leggere tutto d’un fiato, che fanno luce su un argomento difficile e dibattuto, ben oltre il discorso alimentare, e ci spingono a riflettere sulle scelte dell’uomo. E sul futuro dell’intero pianeta.

Professoressa Hack, secondo il rapporto Eurispes 2011 in Italia i vegetariani sono circa 6 milioni, destinati ad aumentare.
Un fenomeno di moda o un’esigenza sempre più sentita? (altro…)


Menopermenofapiù, nei supermercati(9436)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9436)

Articoli (in italiano sui supermercati italiani e in tedesco sui supermercati in Austria) di Giovanna Tragni, 12 anni, di Bologna

 

cod. concorrente 1601083738


Rendere utile ciò che non lo è più(9433)

lunedì, marzo 25th, 2013 (9433)

Articolo di Simona Maiorana, 12 anni, di Palermo

Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare della “distilleria impossibile a Partinico”.-
Molti articoli sui quotidiani locali ci hanno raccontato il caso della distilleria Bertolino di Partinico che ha provocato per lungo tempo danni all’ambiente che hanno dato origine a tanti processi e contrasti nel territorio.-
Si legge negli articoli che la emanazione di gas inquinanti provenienti dalla distilleria avrebbe provocato a più persone malattie respiratorie.-
Tutto nasce nel 1935 quando Giuseppe Bertolino crea un’innocua e poco inquinante distilleria artigianale nel Comune di Partinico.
Poi nel 1970 venne costruita la “Distilleria Bertolino S.p.a” che nel 1976 diventò una delle più grandi aziende in Europa per la produzione di alcool. Purtroppo ormai quella che una volta era una semplice e inoffensiva distilleria è diventata una pericolosa azienda che va espandendosi sempre più e che, grazie ai permessi ottenuti dal Comune, è riuscita a mantenere la sua presenza all’interno del centro abitato. (altro…)


La cenere (economia del contadino)(9397)

domenica, marzo 24th, 2013 (9397)

Video di Chiara Colciago, Riccardo Luccarini e Jonathan Minelli, di Fabriano. Hanno intervistato diverse persone anziane del territorio marchigiano sull’utilizzo della cenere, lo scarto della combustione, apparentemente, per i bambini, inutilizzabile.

Hanno quindi incontrato:
Fabrizio di Cupramontana (AN), apicoltore, che vive, senza corrente elettrica e acqua corrente in casa, ad impatto zero.
Pacina, Maria e Rofino di Cerreto d’Esi (AN) dal passato contadino di grande povertà, emigrarono in Svizzera per alcuni anni, per poi tornare richiamati dalla Merloni.
La Bisnonna Nina di Riccardo che vive in Ancona, ma ha origini venete.

Ispirati dalla possibilità dei mille utilizzi della cenere, abbiamo iniziato a produrre, con vari metodi, la lisciva che dovremmo riuscire a portare a maggio.

nota: Il montaggio è stato fatto insieme ai bambini, ma con l’aiuto dei genitori.

Link di riferimento:
Servizio di Geo-Geo su Fabrizio e la tribu’ delle noci sonanti: http://selvatici.wordpress.com/2010/02/18/la-tribu-delle-noci-sognanti/
http://consilviorancati.photoshelter.com/gallery-image/Famiglia-ad-Impatto-Zero-La-Tribu-delle-Noci-Sonanti-Cupramontana-AN/G0000E_TruoHtAss/I0000OlLNtFSYuN0

Smaltimento della cenere:
http://www.ticinoenergia.ch/pdf_downloads/Smaltimento%20cenere.pdf

http://www.informatoreagrario.it/ita/riviste/vitincam/home_consigli/pdf/cenere.pdf

 

codice concorrente 1603053625


Il mare, inesauribile risorsa(9395)

domenica, marzo 24th, 2013 (9395)

Video realizzato dalla redazione della III media dell’Istituto Comprensivo Don Milani – Tuveri di Cagliari, coordinamento professoressa Simona Pilia.

 

 

Cod. Concorrente:  1403200302


A L’Aquila il Terremoto ha fatto tanti danni, ma qualcosa di può riusare…(9392)

domenica, marzo 24th, 2013 (9392)

Articolo di Stella Furnari, 12 anni, dell’Aquila.

La notte del 6 aprile 2009 io il terremoto, per mia fortuna, non l’ho sentito. E nelle ore appena successive non avevo capito bene cosa fosse veramente accaduto, infatti avevamo tutti paura di rientrare in casa per via delle scosse che continuavano e quindi non abbiamo visto subito in televisione le proporzioni della tragedia.
Quando ho visto le immagini mi ha impressionato molto la grande quantità di macerie che c’era, e c’è ancora, in giro. Non si tratta di sassi da buttare via ma di un insieme di legno, ferro, sassi e cemento che può costituire una ricchezza per la quale ancora una volta da un male può venire un bene.
Ora se del riciclaggio del legno e del ferro si sa abbastanza, poco ci si occupa del riutilizzo della muratura. (altro…)


Economia del Contadino(9390)

domenica, marzo 24th, 2013 (9390)

Video realizzato dalla redazione della classe II B del Liceo Scientifico N. Pizi di Palmi, coordinamento della professoressa Maria Anile


cod. concorrente 0603074749


Another way(9387)

domenica, marzo 24th, 2013 (9387)

Video realizzato dalla redazione della II B del Liceo Classico G. Carducci di Comiso, coordinamento della professoressa Mariastella Micieli

cod. concorrente 1203105809


Hari(9369)

domenica, marzo 24th, 2013 (9369)

Inchiesta, e interviste, di Arianna Scartazza, 11 anni, di Livorno.

QUI per scaricare la versione in pdf impaginata e con immagini, sotto per visionarla in formato sfogliabile.

Qui di seguito, il testo.

Chi è Hari? Hari è il nome con cui in India viene chiamata la prima goccia di pioggia, in base ad un’attenta osservazione delle precipitazioni. Qui ogni goccia di pioggia deve essere conservata. L’acqua infatti nella cultura indiana è considerata sacra e, come viene espresso nella Taittiriya Samhita, “Apo hi stha mayobhuvas” (L’acqua è la più grande nutrice ed è quindi come una madre). Anche nella nostra tradizione occidentale l’acqua è da sempre considerata qualcosa di sacro, basti pensare a come San Francesco nel suo Cantico delle Creature descrive questa preziosa risorsa: “ Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”, perciò bisogna usufruirne ma anche conservarla e proteggerla sapendo che da essa dipende la nostra vita presente e futura.

La regione desertica del Rajasthan, stato dell’ India occidentale, presenta precipitazioni molto scarse e temperature molto alte, ma gode di una notevole abbondanza d’acqua. Scarsità ed abbondanza non sono solo dettati dalla Natura ma da come viene usata e conservata l’acqua; infatti, ci sono culture che risparmiano l’acqua fino all’ ultima goccia e  che possono creare abbondanza dalla scarsità. Il Rajasthan è considerato il più fiorente deserto della Terra, grazie ai diversi metodi di raccolta che consentono di utilizzare la poca acqua disponibile con estrema efficienza. (altro…)


MENOPERMENOFAPIU- L’economia del Marinaio(9366)

domenica, marzo 24th, 2013 (9366)

Video realizzato dalla redazione della classe 2A del Liceo scientifico “N.Pizi” Palmi (R.C) Referente Prof.ssa Anile Maria

 

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