Green Social Network: sono davvero così utili? (11948)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Danaè Lizzi, scuola media San Nilo di Grottaferrata

I siti green sono siti che si occupano dell’interesse comune sulla salvaguardia dell’ambiente e quindi sui cambiamenti climatici, sulle energie rinnovabili,sul riciclo creativo.

Essi sono un punto d’incontro per le persone che hanno uno stile di vita green e possono informare le persone interessate. Ci sono alcuni motori di ricerca che controllano le emissioni di CO2, delle community on-line per la ricarica dei veicoli elettrici e la condivisione di notizie eco-friendly, o ancora delle comunità per preservare la salute del pianeta.

I GREEN SOCIAL NETWORK sono una grande occasione per coinvolgere persone di ogni età al fine di promuovere l’urgenza delle tematiche green. Ne citiamo alcuni.

WISEREARTH

WiserEarth è un social network che, nonostante sia sorto da pochi anni, conta già 72mila utenti registrati attivi in tutto il mondo. Unisce le tematiche ambientali a quelle sociali e culturali. E’ più una comunità on-line che un social network : si può sia scrivere o commentare un’opinione, sia informarsi su come risolvere alcuni problemi del nostro pianeta. Questo social network permette di informarsi sul benessere del nostro pianeta prendendo consapevolezza della gravità dei problemi ed ha l’ambizione di riuniure gruppi, comitati, associazioni, cittadini di tutto il mondo intorno alle telmatiche dell’ambiente.

TREE-NATION

Tree-Nation pianta alberi e si dedica al cambiamento climatico e al problema dell’aumento delle temperature. A questi problemi propone delle soluzione che possono essere attuate da chiunque : riciclo corretto dei rifiuti, riduzione dello spreco d’acqua, riduzione o rinuncia della carne in una dieta, spostamento su mezzi pubblici o in bici, insomma azioni di vita quotidiana per migliorare il nostro ecosistema.

Il social network tratta anche di altri temi come la lotta contro la desertificazione e la deforestazione. Come soluzione a questi gravi problemi ha deciso di seminare degli alberi. Ognuno può decidere di piantare un albero : basta segnarsi e prendersene cura nelle zone disponibili. Ad oggi gli alberi piantati sono quasi 760 mila. Entro il 2015 saranno, promettono che ne saranno piantati 8 milioni.

CARE2

Care2 è una grande community, con più di 25 milioni di membri, che parla di tutto ciò che riguarda il vivere green. Tiene aggiornati i suoi utenti sulle battaglie del giorno e sulle petizioni online da firmare per rendere rilevante il proprio contributo per la salvaguardia del pianeta.

BIORADAR

Bioradar è un social network dedicato agli utenti che vogliono rimanere informati su attività ed eventi riguardanti tematiche green. Chiunque può registrarsi gratuitamente per venire a conoscenza delle attività sul territorio riguardanti la salute, la cultura, il benessere e il fai da te. Ma la vera novità è il motore di ricerca TrovaBio su cui è possibile scoprire nuove realtà nelle vicinanze per un corretto stile di vita. La ricerca di queste attività può essere un nuovo modo per rispettare l’ambiente in cui viviamo.

Ma i Green Social Network hanno preso piede nel nostro Paese? E sono influenzati dalle aziende ? Abbiamo fatto qualche domanda a Simona Falasca, direttore responsabile di Greenme.it e Greenbiz.it.

“Se è vero che i social hanno un discreto successo anche in casa nostra, non è altrettanto vero se si parla dei social che si occupano di ambiente. A dire il vero, neppure io ho mai creduto in Social Network tematici (compreso quelli green) in quanto, secondo me, Facebook, Twitter e gli altri tendono a fagocitare un po’ tutto e gli utenti tendono a creare community specifiche all’interno di quelli. Detto ciò, osservando gli esempi che mi hai mandato mi colpisce in particolar modo Bioradar che permette alle piccole aziende green di avere una bella vetrina ed entrare in contatto con utenti interessati. Si tratta di piccole realtà imprenditoriali che non mi pare abbiano “il potere” di influenzare la scelta della linea editoriale. Anche Wiser, ad esempio, che è una realtà più internazionale, dà ampio spazio all’etico e alle associazioni.

I green social network sono davvero così utili o le notizie vanno sempre filtrate e interpretate ?

“Penso che valga il discorso che si fa per tutti i canali di informazione ovvero che le notizie che circolano, dalla televisione, ai giornali al web, vanno sempre “prese con le molle” e, quando si hanno dubbi o voglia di approfondirle, risalire alla fonte. Il fatto che, al contrario di molte altre realtà che operano sul web, tendano a citare e linkare la loro fonte, conferisce maggiore credibilità. Fermo restando che il miglior filtro è quello che fa il lettore e il proprio senso critico”.

I Green Social Network possono essere dunque un nuovo mezzo di diffusione utile per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente, soprattutto perché il Web è il servizio più utilizzato negli ultimi anni e farne anche un uso per questioni importanti e urgenti come quella ambientale è diventato necessario.

cod. conc. 1604115033

 


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