Hyst, dagli scarti al cibo e all’energia: se ne parla il 12 al Salone del Libro di Torino (7828)

Tecnologia HYST, dagli scarti, cibo ed energia per tutti. Se ne parla al Salone internazionale del Libro di Torino, il 12 maggio alle 15,30 (Salone OFF presso la Biblioteca civica di Villa Amoretti in  Corso Orbassano, 200). Tema della giornata sarà lo “scarto”. Lo scarto è il “rifiuto della società, colui che viene emarginato; è l’edificio industriale abbandonato; è il testo letterario o musicale censurato. Ma è anche il rifiuto che viene riciclato”. Proprio a proposito di un’innovativa utilizzazione degli scarti, nell’ambito della manifestazione trova spazio la tecnologia HYST.

Nell’incontro torinese (organizzato in collaborazione con Chiarelettere) l’ing. Pierpaolo Dell’Omo dell’Università di Roma La Sapienza – DIAEE, e la dott.ssa Francesca Luciani dell’Istituto Superiore di Sanità – CRIVIB, con la partecipazione di Luca Mercalli e Giuseppe Salvaggiulo, illustreranno il funzionamento della HYST e le sue possibili applicazioni nel campo dell’energia e dell’alimentazione umana e zootecnica. Tale tecnologia consente di lavorare a costi irrisori e senza alcun impatto ambientale gli scarti dell’industria molitoria, ricavandone alimenti inediti per valore nutrizionale e contenuto di vitamine e minerali. Dagli scarti delle attività agricole si producono invece mangimi e “basi” che vengono trasformate in biocarburanti a basso costo. Lo scarto, quindi, attraverso la HYST diventa fonte di nutrimento ed energia sostenibile. Questa tecnologia è stata oggetto, il 23 febbraio 2012, di un convegno presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche Roma1. Inoltre, in data 4 maggio 2012, nell’ambito dello European Flour Millers Congress, organizzato dall’Italmopa, il Coordinatore Tecnologie Biomasse e Bioenergie dell’ENEA, dott. Vito Pignatelli, ha citato la tecnologia HYST come esempio di tecnologia italiana all’avanguardia per l’utilizzo a fini energetici delle paglie di cereali, oggi considerate “scarti” di cui disfarsi. L’inventore della rivoluzionaria tecnologia è l’ing. Umberto Manola, la cui ricerca è stata finanziata dall’associazione Scienza per Amore. Nell’ambito della conferenza, sarà presentato il libro che racconta la storia dell’Associazione, nonché le vicissitudini legate al percorso della tecnologia e al progetto Bits of Future: Food for All, ad essa collegato. Un progetto umanitario che ha lo scopo di mettere la HYST a disposizione dei Paesi in via di sviluppo, a partire dall’Africa.


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