Il mostro uccide. E sveglia le coscienze (5791)

Uccide, il mostro. E sveglia le coscienze. Il meraviglioso mostro, il pianeta vivente, si scuote e devasta. La potenza delle sue acque “pacifiche” arriva implacabile sulla grande isola che l’uomo ha reso “civile”. Il mostro non guarda, non vede. Distrugge. Il dolore degli uomini è grande. In queste ore, gli uomini dell’intero pianeta piangono vedendo il fango che nasconde la città e tutti i suoi morti. Piangono per quei bambini sepolti, per quelle donne dilaniate, per quei padri scaraventati come pupazzi. Numeri da apocalisse. Mostro apocalittico, che non vede, non guarda. Si scuote sulla città efficientissima e gli uomini possono solo stare a guardare, se ne hanno il tempo. Gli uomini più lontani guardano piangendo davanti teleschermi.  Vedono l’apocalisse.  Il mostro uccide, senza vedere. I reportage sono sempre più crudeli, gli inviati in Giappone raccontano gli occhi dei bambini senza maschere che vengono passati ai rivelatori di radioattività da uomini con guanti, maschere e tute anticontaminazione. L’isola efficientissima ha tante centrali nucleari per essere efficientissima. Cinquantadue centrali per il 25% del fabbisogno energetico.

Il mostro devasta senza guardare.  I reattori nucleari saltano. Un’esplosione di idrogeno nel reattore n.1 è confermata. Si vocifera di un’altra esplosione al n. 3 della stessa centrale. Si teme per altri reattori, tutti surriscaldati. Si temono, anzi, sono previste altre violente scosse del mostro.

L’uomo può solo stare a guardare, se ne ha il tempo. Ma può evitare di affidarsi alle centrali nucleari per rendere la sua città efficientissima. Questo forse lo può ancora fare. Lo farà? Avrà capito, almeno questo?

(pb)


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