La Cina alle prese con la peggiore siccità degli ultimi sessant’anni (6381)

di Andrea Sorrentino (redazione centrale gne)

ROMA –  Uno dei segnali del caldo torrido è la siccità, una tematica che spesso ha riguardato anche l’Italia in particolare le regioni meridionali. Quella che la Cina centrale e meridionale sta vivendo in questo periodo è, secondo le stime, la peggiore siccità degli ultimi sessant’anni, da quanto riferisce l’agenzia di stampa Ansa.

Ma che cosa è la siccità? Con questo termine, di origine latina che significa secco, si indica la scarsità e la mancanza per un lungo periodo di acqua causata dalla carenza di precipitazioni atmosferiche.  Al momento, secondo fonti non accertate, sono trentacinque milioni le persone direttamente interessate da quest’aridità e quattro milioni quelle costrette a subire la mancanza d’acqua potabile in questo paese.

Nel frattempo, per cercare di far fronte al dilagante problema, il governo e le autorità del dragone si stanno dando realmente da fare, calmierando anche i prezzi e cercando di rassicurare la popolazione dicendo che non ci dovrebbero essere difficoltà per garantire l’approvvigionamento  di ciascuno, soprattutto gli abitanti delle sei province  più colpite dalla siccità le quali producono il 27% del fabbisogno nazionale di grano.

Liu Changming, un esperto delle accademie delle scienze della capitale, ha riferito, in una conferenza stampa, che ci potrebbero essere collegamenti tra la siccità e i cambiamenti climatici e ha previsto in un prossimo futuro che ci possano essere altri episodi simili se non peggiori dell’attuale.

Tra le varie cause annoverabili  della siccità cinese si trova, secondo una stima effettuata dalla Repubblica del 2 giugno,  anche l’intaccamento delle falde acquifere provocato dalle coltivazioni di cereali che devono provvedere al sostentamento di 130 milioni di persone.

Ma quali possono essere le conseguenze della siccità?

Prime fra tutte sono la disidratazione della popolazione con tutti i risvolti in ambito sanitario che ne deriverebbero e le carestie dovute alla riduzione dei campi coltivabili.

A volte in Italia ci sono siccità non dovute ai cambiamenti climatici mondiali ma sarebbero dovute agli sprechi. Un reportage, firmato dal TG della tv di Murdoch, Sky TG24, del 2 marzo2010 ha così riportato “Una recente indagine della Corte dei Conti mostra un quadro desolante. Nel Centro – Nord su 49 opere finanziate, solo 24 funzionano, a 7 manca il collaudo, 13 sono in corso d’opera, per le altre 5 – nonostante siano già stati erogati il 20% dei finanziamenti – non è stata posta nemmeno la prima pietra. Nel Mezzogiorno, la situazione è affidata ad un commissario: su 48 interventi programmati sono stati emessi 45 decreti di concessione, ma una sola è l’opera ultimata e collaudata, e due sono quelle finite a cui manca il collaudo.”

A ciò vanno aggiunti gli sprechi d’acqua quotidiani presenti in particolar modo nei paesi occidentali. Ciascuno di noi, nei limiti del possibile, dovrebbe cercare di limitare questi inutili sprechi, questa sarebbe già una buona soluzione per cercare di risolvere in parte il problema siccità.



Andrea Sorrentino


Fonti:


  • “Effetto serra” di Maurizio Ricci, la Repubblica 2 giugno 2011
  • Ansa del 3 giugno 2011
  • “Emergenza siccità, l’Italia perde acqua ovunque” di Sky TG 24 del 2 marzo 2010
  • Wikipedia, l’enciclopedia libera

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