Pannelli geniali (11978)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

Noemi Cusimano, Rebecca Gabrieli, Alessio Bultrini, Jacopo Morresi – I E media Ist. Compr. Frascati via D’Azeglio

Possono essere installati sulle pareti degli edifici, anche verso nord con uguale efficienza, e sulle finestre fungendo di giorno da tende e di notte da fonti di luce sostituendo le lampadine. Possono essere installati su strade e ferrovie nonché sui tetti delle automobili. Sono i pannelli fotovoltaici del futuro, che però è molto vicino: questi pannelli infatti verranno perfezionati e si stima che nel 2015 potranno entrare in commercio. Sono definiti organici perché le celle che li compongono si basano su materiali organici. Qualcuno lo chiama “solare al mirtillo” perché una delle sostanze che questo tipo di pannelli usa per “catturare” l’energia solare è il colorante contenuto nei mirtilli.  Il tema è di particolare interesse. Infatti molti architetti si stanno specializzando nella costruzione di  edifici a basso consumo energetico, poiché più del 40% dei danni ambientali è causato dagli edifici. Inoltre, si è alla ricerca di soluzioni per rendere i pannelli solari più facili da smaltire.   Il progetto CHOSE, finanziato dalla regione Lazio, si impegna nella realizzazione di pannelli fotovoltaici organici. Ha già realizzato numerosi prototipi e ha avviato la produzione realizzandoli la prima volta a grandezza naturale nel 2010. Ma perché realizzare questo tipo di pannelli solari quando ce ne sono altri già in commercio? Beh, perché questi pannelli riducono i costi di produzione ed, inoltre, sono ecosostenibili poiché impiegano materiali organici, per questo anche il loro impatto ambientale, i danni che causa all’ambiente la loro produzione, la loro vita e il loro smaltimento, è praticamente nullo, spiega Monica Coppola, ricercatrice del progetto Chose. Questi pannelli possono cambiare le nostre città perché, pur producendo energia e calore come i comuni pannelli solari, sfruttano le antocianine, cioè i pigmenti contenuti in alcuni vegetali, e sono realizzati con sistemi semplici. I coloranti organici sono ottenuti in laboratorio e Chose, che collabora con altri centri di ricerca, ha trovato il modo di realizzare i pannelli in diversi colori a seconda delle piante da cui sono originati. I pannelli organici  potrebbero quindi essere usati al posto dei vetri delle finestre, con il duplice effetto di decorare e di produrre energia sfruttando una superficie degli edifici che non può essere utilizzata con i tradizionali pannelli solari. Inoltre, i pannelli organici possono essere flessibili e  rivestire superfici curve o guard rail, muri urbani e altre superfici, aumentando in questo modo le superfici utili per la produzione di energia. Il loro smaltimento non sarebbe così dannoso per l’ambiente e si risparmierebbero i materiali altrimenti occorrenti.

 

cod. conc. 1604145451


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