Cambiamenti climatici e cibo: come arrivare al 2050?

Expo Milano 2015, 30 giugno (dalla nostra inviata Sara Leone) – Il cambiamento climatico è ormai davanti agli occhi di tutti noi, ed è innegabile anche lo stretto rapporto che c’è tra clima e nutrimento del pianeta.

Al Women’s Forum di Expo 2015 le donne, ma non solo, continuano a porre al centro del dibattito il ruolo fondamentale del clima nel mondo di oggi, invitando personaggi illustri per trovare soluzioni al problema. Come si può nutrire il pianeta di fronte al cambiamento climatico?

“La soluzione non è produrre di più, ma livellare le differenze che oggi ci sono nel mondo – ha affermato Marion Guillou, presidente IAVFF (Institut Agronomique, Vétérinaire et Forestier de France) – possiamo ridurre gli sprechi, cambiare le nostre diete, e soprattutto puntare sulla rigenerazione dei terreni, garantendo così un cibo migliore e il risparmio dell’acqua”. Alla grande domanda che tutti oggi ci poniamo, cioè se sia possibile nutrire in modo sostenibile tutte le persone che ci saranno nel 2050, Marion Guillou ha risposto: “Gli OGM possono essere una soluzione, ma non saranno certamente la soluzione. Servirà molto di più”.
Marion_Guillou_a_Womens_Forum_Expo
Un altro grande problema conseguenza del cambiamento climatico è la volatilità dei prezzi. “Il clima avrà innanzitutto un grande impatto sui poveri – sostiene Robin Willoughby, consulente politico di Food and Climate Justice – i prezzi potranno addirittura raddoppiare, influendo così anche sui produttori. Nella parte povera del mondo la situazione peggiorerà ulteriormente, i giovani cercheranno di andare via per trovare condizioni migliori, e così le donne avranno un ulteriore carico: assisteremo ad una femminizzazione dell’agricoltura”.

Solo prestando grande attenzione al cambiamento climatico, cercando soluzioni veramente sostenibili, con cambiamenti concreti e non fermandoci alle semplici parole, possiamo sperare di riuscire a nutrire il pianeta anche tra cinquant’anni. Intanto le donne in prima linea si stanno impegnando nella diffusione della conoscenza di questo problema, sperando che COP21, la conferenza sul clima di Parigi, possa essere un proseguimento del lavoro fatto a Expo Milano 2015, ma anche un nuovo punto di partenza per una cooperazione basata sulla stretta unione tra tutti i paesi, perché nutrire il Pianeta è un dovere di tutti.

Il progetto #gNeLab Expo, che vede un “presidio” di giovani giornalisti Nell’erba a caccia di notizie su sostenibilità, innovazione, greenicità nei sei mesi dell’Esposizione universale, è frutto della partnership con Carlsberg Italia – Birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia)

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