Bonino: “Sono sempre le donne a sacrificare la carriera, eppure i figli si fanno in due”

Expo Milano 2015, 7 luglio (dal nostro inviato Matteo Isidori) – La scienza apre le porte del futuro alla società, ma in questa società il presente è un po’ troppo cristallizzato sul passato. Infatti, ancora oggi le donne incontrano difficoltà sul posto del lavoro, non trovando il giusto riconoscimento, soprattutto nell’ambito scientifico. “È vero che le donne intraprendono sempre meno una carriera scientifica, ma è anche perché gli uomini vogliono un ruolo predominante. Le donne al massimo vengono trattate da collaboratrici, o vice ricercatrici” è questo il monito lanciato da Emma Bonino, Presidente onoraria di Women for Expo, in un incontro promosso da Aspen Institue sul ruolo delle donne nella scienza. Le donne sono sempre più chiamate a conciliare il ruolo di lavoratrice con quello di madre, ma la Bonino non ci sta: “La parola più abusata del nostro tempo è conciliazionePerché deve essere sempre la donna a conciliare? Io preferisco la condivisione, la chiamo condivisione di vita. I figli si fanno in due e ci rimette sempre e solo la carriera della donna”.

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Il problema si traduce naturalmente in problema della politica, che deve venire incontro alle esigenze delle persone, soprattutto delle neo-mamme. In Italia, infatti, sono ancora pochi i bambini dai 0 ai 3 anni che vengono iscritti in un asilo nido per colpa di posti, graduatorie e costi. “È compito della politica dare importanza al ruolo delle donne e del ruolo delle donne nella scienza” – continua Emma Bonino – “Invece vengono fatti ulteriori taglia alla ricerca”.

Quello delle pari opportunità è un problema, dunque, sociale e politico che però non si risolvono automaticamente, ma con l’impegno di tutti, dal singolo cittadino alle istituzioni. “Nel passato” – sottolinea l’ex ministro degli Esteri – “sono state vinte tante battaglie civili grazie all’impegno di gente che le ha poste come obiettivo primario”.

Una battuta la Bonino se la concede anche sull’approccio naturalistico alle scienze: “Osservo oggi un approccio naturalistico esagerato che intende sostituire quello scientifico e un ‘fai-da-te’ medico tramite Internet. È importante avere fiducia nei medici, perché su Internet non si sa cosa si può trovare”. Dura anche contro le scelte integraliste: “Non sono particolarmente a favore degli OGM, ma non sopporto chi è contrario per partito-preso. La pasta di grano duro è un OGM ma la mangiamo tutti i giorni. Sono le scoperte scientifiche che hanno migliorato la vita dell’uomo, non capisco questa voglia di natura a tutti i costi”.

Il progetto #gNeLab Expo, che vede un “presidio” di giovani giornalisti Nell’erba a caccia di notizie su sostenibilità, innovazione, greenicità nei sei mesi dell’Esposizione universale, è frutto della partnership con Carlsberg Italia – Birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia)

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